Terra battuta
La terra battuta è una pavimentazione realizzata normalmente in argilla (da cui anche il nome inglese della pavimentazione, clay, che in italiano significa, appunto, argilla). Viene utilizzata come superficie per campi sportivi il cui manto è realizzato utilizzando refrattario triturato con varie granulometrie (tipo mattoni o simile) come materiale principale, prevalentemente usata nello sport del tennis, ma anche in altri sport quali le bocce, il baseball o il calcetto [1].
Nella lingua italiana, a differenza delle altre lingue europee ove se ne considera solo il significato sportivo del termine, talvolta ci si riferisce alla terra battuta anche per definire la superficie di alcune strade o ville comunali ove si pratica il jogging, anche se in realtà in questi casi il manto è solitamente in terra vegetale "battuto" solamente dalle persone che lo calpestano o dai veicoli che vi transitano.
La terra battuta nel tennis[modifica | modifica wikitesto]
Tipi di terra battuta[modifica | modifica wikitesto]
Esistono sette tipi di campi di tennis la cui superficie sia in terra battuta:
- terra rossa
- terra verde
- terra blu
- terra grigia
- terra gialla
- terra marrone
- terra sintetica
Principali tornei in terra battuta[modifica | modifica wikitesto]
Specialisti della terra battuta[modifica | modifica wikitesto]
Nel tennis moderno ormai la specializzazione va via via scomparendo, ma negli anni 1980 molti giocatori erano specialisti esclusivamente della terra battuta: uno dei primi fu l'austriaco Thomas Muster, ma si ricorda la serie di spagnoli quali Carlos Moyá o Sergi Bruguera, vincitore di due Roland Garros.
Il tennista considerato il più forte della storia su questa superficie è lo spagnolo Rafael Nadal, soprannominato "The King of Clay", vincitore di 13 Roland Garros, 11 Monte Carlo Masters, 9 Internazionali d'Italia, 4 Madrid Open (torneo che ha vinto precedentemente 1 volta quando si svolgeva sul cemento indoor) e 11 volte il torneo di Barcellona.
Terra battuta e infortuni[modifica | modifica wikitesto]
In ragione della possibilità del cosiddetto scivolamento controllato e del maggior tempo di frenata, la terra battuta è considerata la superficie meno traumatica per gli arti inferiori e per l'apparato locomotore in toto.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Campi da tennis, calcetto o polivalenti Archiviato il 2 aprile 2010 in Internet Archive.
- ^ Rodolfo Lisi, Patologie degli arti inferiori nel tennista, Aracne Editrice, 01/03/2016, ISBN 978-88-548-9063-3.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Tecnica della terra battuta, su labiolca.it. URL consultato il 1º aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2009).