Stilpnolepis centiflora

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Stilpnolepis centiflora
Immagine di Stilpnolepis centiflora mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeAsian-southern African grade
SottotribùArtemisiinae
Genere Stilpnolepis
Krasch., 1946
Specie S. centiflora
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAstereae
Genere Stilpnolepis
Specie S. centiflora
Nomenclatura binomiale
Stilpnolepis centiflora
(Maxim.) Krasch., 1946

Stilpnolepis centiflora (Maxim.) Krasch., 1946 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (clade Asian-southern African grade) e sottotribù Artemisiinae. Stilpnolepis centiflora è anche l'unica specie del genere Stilpnolepis Krasch., 1946.[1][2][3][4]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Carl Johann Maximowicz (1827-1891) e Ippolit Mikhailovich Krascheninnikov (1884-1947) nella pubblicazione " Botanicheskie Materialy Gerbariya Botanicheskogo Instituta Imeni V. L. Komarova Akademii Nauk S S S R. Leningrad. Leningrad [St. Petersburg]" ( Bot. Mater. Gerb. Bot. Inst. Komarova Akad. Nauk S.S.S.R. 9: 209) del 1946.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Portamento. La specie di questa voce è un'erba annuale. L'indumento consiste in brevi peli medifissi. [6][7][8][9][10][4][11]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa; i fusti sono striati. La parte sotterranea consiste in robuste radici a fittone fusiformi. Altezza media: 40 cm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono sessili disposte in modo alterno o opposto con lamina intera (strettamente lanceolata o lineare) o con pochi lobi (forma pennatosetta). Dimensione delle foglie: 3,5 - 10 × 0,2 - 0,4 cm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino annuente terminale peduncolato di tipo discoide. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a urceolate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 4 a 5). Il ricettacolo, da convesso a subconico, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Le brattee esterne hanno delle forme ovate con ampi margini scariosi, quelle interne hanno delle ampie forme da ellittiche a obovate completamente scariose. Lunghezza del peduncolo: 1,5 - 3 cm. Dimensione dell'involucro: 0,8 - 2 cm di diametro.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
  • Corolla: (solamente fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore in genere è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi e sottili; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che medifissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[13] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Normalmente le antere variano da ottuse (arrotondate) a leggermente appuntite alla base (o anche caudate); in alcune piante le appendici sono triangolari, lineari o ellittiche. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è più o meno echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni hanno una forma cilindrica; sono privi di coste; l'apice in genere è arrotondato. Il pericarpo può possedere delle cellule mucillaginifere, mentre le sacche di resina sono assenti. Dimensione degli acheni: 5 - 6 mm.

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce è distribuita in Mongolia e Cina.[3]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

l gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Stilpnolepis (insieme alla sottotribù Artemisiinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[4].

Da un punto di vista filogenetico il genere Stilpnolepis occupa, nell'ambito della sottotribù, una posizione più o meno centrale e insieme ai generi Neopallasia, Artemisia, Picrothamnus, Filifolium e Sphaeromeria fa parte del "Artemisia Group". In particolare con il genere Filifolium forma un "gruppo fratello".[4] In alcune checklist[17] all'interno del genere Stilpnolepis è descritta anche la specie Stilpnolepis intricata (Franch.) C.Shih considerata da altri Autori un sinonimo di Elachanthemum intricatum (Franch.) Y.Ling & Y.R.Ling, 1978 (separazione fatta sulla base del polline liscio di quest'ultimo).[10][4][11]

I caratteri distintivi della specie Stilpnolepis centiflora sono:[10]

  • l'indumento si compone di peli medifissi;
  • i lobi delle corolle sono privi di sacche di resina;
  • gli acheni, con forme cilindriche, sono privi di coste e troncati (o arrotondati) all'apice;
  • il pericarpo possiede delle righe longitudinali di cellule mucillaginifere.

In base all'"orologio molecolare" questa specie ha iniziato a divergere tra 4 e 3 milioni di anni fa.[4]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Artemisia centiflora Maxim.
  • Artemisia centiflora var. pilifera Y.Ling
  • Stilpnolepis centiflora var. pilifera (Y.Ling) H.C.Fu
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ Nesom 2020
  3. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 6 agosto 2024.
  4. ^ a b c d e f Oberprieler et al. 2022
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6 agosto 2024.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 644.
  10. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 364.
  11. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 6 agosto 2024.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Musmarra 1996.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 6 agosto 2024.

Voci correlate

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