Stella Pende
Stella Pende (Roma, 24 febbraio 1951) è una giornalista, autrice televisiva e conduttrice televisiva italiana.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nipote dell'endocrinologo Nicola Pende[1], frequenta il liceo classico e in seguito la Facoltà di Lettere e filosofia della Sapienza - Università di Roma. Nel 1974 entra come collaboratrice a Panorama, dove trascorrerà gran parte della propria vita professionale. Diventa giornalista professionista nel 1979. Nel 1982 conduce su Raidue la rubrica Sí però..., all'interno della trasmissione Mixer di Giovanni Minoli, e, nel 1984, la rubrica Sotto a chi tocca... all'interno del programma musicale Blitz condotto da Gianni Minà. Viene allontanata dalla Rai subito dopo la bestemmia pronunciata in diretta da Leopoldo Mastelloni nel suo microfono[2].
Nel 1986 pubblica per Longanesi il libro L'ho fatto per amore. Due anni dopo passa a L'Europeo come inviata. Torna in televisione nel 1992 con Le ragioni del cuore, su Raidue. Nello stesso anno torna a Panorama, come inviata, ruolo che mantiene fino al 2009. È tra i pochi giornalisti italiani ad aver intervistato Mu'ammar Gheddafi[3].
Nell'estate del 2010 ha curato, insieme a Sandra Magliani, il programma d'attualità Storie di Confine-Barriere Invisibili,[4] trasmesso su Rete 4. Scrive per Panorama e Donna Moderna. Nel 1983 ha recitato una parte nel film "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"
Dopo la pubblicazione del suo terzo libro, Confessione reporter, dal 2012 è autrice e conduttrice del programma televisivo omonimo trasmesso in seconda serata su Italia 1, poi passato a Rete 4 con il suo spin off con sottotitolo Incontri (intervista ai grandi giornalisti televisivi).
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Ha un figlio, Nicola, nato dalla relazione con il calciatore e allenatore Marco Tardelli.[5]
Opere principali[modifica | modifica wikitesto]
- L'ho fatto per amore (Milano, Longanesi, 1986)
- Voglia di madre (Milano, Corbaccio, 1995)
- Confessione reporter: quello che non ho mai scritto, Milano, Ponte alle Grazie, 2011
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Altri mondi, su gazzetta.it. URL consultato il 2007.
- ^ Aldo Grasso, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 2000
- ^ L'intervista
- ^ La scheda della trasmissione, su tv.mediaset.it. URL consultato il 13 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2010).
- ^ Simone Marchetti, Nicola Tardelli: modello per caso, su d.repubblica.it, 21 giugno 2011.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Barbara Alberti, La donna è un animale stravagante davvero, Frontiera Editore, 1998.
- Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3ª ed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- La scheda di Stella Pende sul sito della Rai, Rai Educational. URL consultato il 23-1-2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 170003005 · SBN IT\ICCU\CFIV\041066 · LCCN (EN) no2011057134 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2011057134 |
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