Statuto di Westminster del 1931
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Lo Statuto di Westminster del 1931 (in lingua inglese: Statute of Westminster 1931) è un atto del Parlamento del Regno Unito che riconosceva l'indipendenza in ambito legislativo dei dominion britannici, quali il Canada, l'Irlanda, Terranova, l'Unione Sudafricana, la Nuova Zelanda e l'Australia.
Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]
Dopo le conferenze imperiali, riunite per riconoscere l'indipendenza dei dominions - al cui nome si sostituiva quello di Reame del Commonwealth - la modificazione dei rapporti tra il Regno Unito e i suoi paesi satelliti fu codificata dal Parlamento inglese nel 1931. Questo insieme di leggi prese il nome di Statuto di Westminster.
In questo atto vengono precisate le attribuzioni dei Parlamenti di ciascun dominion. Non viene approvata una costituzione per ciascuna colonia, bensì sancita la facoltà per ciascuno di questi paesi di annullare le leggi votate appunto a Westminster, ossia a Londra. Precedentemente all'approvazione dello Statuto non era ammessa incompatibilità tra le leggi del parlamento britannico e quelle dei parlamenti coloniali.
Lo Statuto, dopo il voto del Parlamento britannico, fu in seguito votato e approvato da tutti i paesi coinvolti. A sollevare delle obiezioni furono Irlanda e Sudafrica.
Ratifica[modifica | modifica wikitesto]
Lo Statuto si applicava, al momento della sua emanazione, ai sei dominions che esistevano nel 1931: Canada, Australia, Irlanda, Terranova, Nuova Zelanda e l'Unione Sudafricana.
L'Australia ratificò lo Statuto nel 1942. La Nuova Zelanda lo ratificò nel 1947.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Statuto di Westminster del 1931, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN, FR) Statuto di Westminster del 1931, su Enciclopedia canadese.