Fromboliere: differenze tra le versioni
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* {{cita libro|Thom|Richardson|The Ballistics of the Sling Vol. 3|1998|Royal Armouries Yearbook|lingua=inglese}} |
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* [[Andrea Frediani]], ''Le grandi battaglie dell'antica Grecia'', Newton & Compton Editori |
* [[Andrea Frediani]], ''Le grandi battaglie dell'antica Grecia'', Newton & Compton Editori |
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== Voci correlate == |
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Versione delle 08:03, 25 mag 2017
Il fromboliere è colui che usa una fionda chiamata frombola. Il fromboliere più conosciuto è il re biblico Davide.
Storia
Nell'antichità grandi frombolieri furono i Rodii, ma soprattutto gli abitanti delle Isole Baleari, i quali vennero ampiamente utilizzati come mercenari dai siracusani, dai cartaginesi e infine dai Romani, che arrivarono a costituire intere coorti di frombolieri
I Balearici erano soliti andare in battaglia con tre tipi di frombola, attorcigliati intorno alla testa - usate per il lungo, medio e corto raggio. La loro preparazione iniziava prestissimo. Il padre obbligava il figlioletto a colpire un pezzo di pane posto ad una certa distanza. Il ragazzino non poteva mangiarlo fino a quando non fosse riuscito a colpire il bersaglio.
Le unità di frombolieri cessarono di esistere nel Medioevo, quando la tecnica di costruzione delle armi rese più conveniente e più facile addestrare all'uso degli archi e delle balestre.
Nei secoli successivi si hanno pochissime notizie di frombolieri e dell'uso della frombola, limitate a episodi sporadici o a utilizzi molto specifici. In rete per esempio è possibile trovare fotografie che mostrano giovani palestinesi che durante l'Intifada lanciano sassi usando le frombole.
Caratteristiche
Negli eserciti antichi i frombolieri erano fanti leggeri, specializzati nell'uso del frombolo o funda, una particolare fionda che scagliava proiettili anche a 400 metri di distanza. In genere portavano con sé una borsa a tracolla con i proiettili di pietra, argilla o palline di piombo a forma di prugna del peso di 20-50 grammi, la cui forza d'urto poteva anche sfondare un elmo, arrecando ferite letali agli avversari. Tali ogive generalmente venivano decorate con una dedica particolare.
La fionda veniva dotata di laccetto per evitare che essa sfuggisse durante i volteggi del lancio.
Il fromboliere si distingueva dal cappello in uso a falde larghe, dalla tunica di lana o lino senza maniche; il vestiario contemplava poi dei calzari e il pelta come difesa.
La frombola era diffusa sia tra gli ausiliari che tra i legionari romani, sovente in ambito archeologico sono stati rinvenute "ghiande-missili" di frombole romane in bronzo, talvolta con iscrizioni (nel caso dei conflitti civili di carattere decisamente propagandistico, e quindi implicita dimostrazione della diffusione dell'alfabetismo, almeno in ambito militare), talvolta a uso specialistico. Per esempio attorno al Vallo di Adriano i romani usavano spesso proiettili con un buco e uno spazio contenente una più piccola biglia, in modo che il proiettile fischiasse terrorizzando i nemici. Spesso i legionari romani pare utilizzassero le frombole durante gli assedi, o nella difesa di fortezze.
Bibliografia
- Arnold M. Snodgrass, Armi ed armature dei Greci, L'erma di Bretshneider, 1991, ISBN 88-7062-726-8.
- (EN) Thom Richardson, The Ballistics of the Sling Vol. 3, Royal Armouries Yearbook, 1998.
- Andrea Frediani, Le grandi battaglie dell'antica Grecia, Newton & Compton Editori
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su fromboliere
Collegamenti esterni
- (EN) Robert Dohrenwend, The Sling. Forgotten Firepower of Antiquity - Journal of Asian Martial Arts, Vol. 11, No. 2 (2002) (PDF), su journalofasianmartialarts.com. URL consultato il 20 ottobre 2009.