Carbonio-14: differenze tra le versioni
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La principale fonte di carbonio-14 sulla Terra è la reazione tra i [[raggi cosmici]] e l'[[azoto]] gassoso presente nell'[[Atmosfera terrestre|atmosfera]] (nella [[troposfera]] e nella [[stratosfera]]): l'inglobamento di [[Neutrone termico|neutroni termici]] da parte dell'azoto forma un atomo di carbonio-14: |
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Grazie alla sua lunga emivita rispetto alla vita degli organismi viventi, il carbonio-14 rimane integrato in ogni sistema organico vivente. Dopo la morte, l'organismo smette di assumere carbonio-14. La quantità dell'isotopo presente nell'organismo nell'istante della sua morte andrà via via affievolendosi negli anni a causa del decadimento radioattivo. |
Grazie alla sua lunga emivita rispetto alla vita degli organismi viventi, il carbonio-14 rimane integrato in ogni sistema organico vivente. Dopo la morte, l'organismo smette di assumere carbonio-14. La quantità dell'isotopo presente nell'organismo nell'istante della sua morte andrà via via affievolendosi negli anni a causa del decadimento radioattivo. |
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Questo principio è sfruttato nella [[datazione radiometrica]] di campioni organici, tecnica con la quale si misura la quantità residua di carbonio-14 presente in un reperto archeologico organico (come un fossile o una struttura in legno): conoscendo la curva di decadimento e la quantità iniziale di carbonio-14 presente quando la sua struttura organica era ancora vitale (ovvero un istante prima di morire), si può facilmente stabilire quanti anni sono trascorsi dalla morte dell'organismo. In generale, è possibile radiodatare solo reperti risalenti fino a 40 000-60 000 anni fa.<ref name=Bosco/> |
Questo principio è sfruttato nella [[datazione radiometrica]] di campioni organici, tecnica con la quale si misura la quantità residua di carbonio-14 presente in un reperto archeologico organico (come un fossile o una struttura in legno): conoscendo la curva di decadimento e la quantità iniziale di carbonio-14 presente nel reperto quando la sua struttura organica era ancora vitale (ovvero un istante prima di morire), si può facilmente stabilire quanti anni sono trascorsi dalla morte dell'organismo. In generale, è possibile radiodatare solo reperti risalenti fino a 40 000-60 000 anni fa.<ref name=Bosco/> |
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La maggior parte dei prodotti chimici prodotti dall'uomo sono ottenuti a partire da [[combustibili fossili]] come il [[petrolio]] o il [[carbone]], dove il carbonio-14 è [[Decadimento beta|decaduto]]. La presenza di tracce isotopiche di carbonio-14 in un campione di materiale carbonaceo indica quindi una possibile origine biogenica. |
La maggior parte dei prodotti chimici prodotti dall'uomo sono ottenuti a partire da [[combustibili fossili]] come il [[petrolio]] o il [[carbone]], dove il carbonio-14 è [[Decadimento beta|decaduto]]. La presenza di tracce isotopiche di carbonio-14 in un campione di materiale carbonaceo indica quindi una possibile origine biogenica. |
Versione delle 16:01, 6 set 2016
Carbonio-14 | |
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Generalità | |
Simbolo | 14C |
Protoni | 6 |
Neutroni | 8 |
Peso atomico | 14,0032419887 |
Abbondanza isotopica | <10−12% |
Proprietà fisiche | |
Spin | 0 |
Emivita | 5 700 anni |
Decadimento | β− |
Prodotto di decadimento | 14N |
Energia di legame | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. |
Energia in eccesso | 3,01989305 MeV |
Il carbonio-14, 14C (o radiocarbonio) è un isotopo radioattivo del carbonio avente 6 protoni e 8 neutroni. Il carbonio-14 fu scoperto il 27 febbraio 1940 da Martin Kamen e Sam Ruben al laboratorio radiologico dell'Università della California a Berkeley, ma la sua esistenza era già stata ipotizzata da Franz Kurie nel 1934.[1]
Presenza in natura
I tre isotopi del carbonio naturalmente presenti sulla Terra sono: 12C (99%), 13C (<1%) e in tracce il 14C. Il carbonio-14 è presente in natura con un'abbondanza relativa di 1 parte su mille miliardi di tutto il carbonio presente sulla Terra, a causa di un tempo di dimezzamento di soli 5 700 anni[2]. La principale fonte di carbonio-14 sulla Terra è la reazione tra i raggi cosmici e l'azoto gassoso presente nell'atmosfera (nella troposfera e nella stratosfera): l'inglobamento di neutroni termici da parte dell'azoto forma un atomo di carbonio-14:
La produzione maggiore di carbonio-14 avviene ad una quota tra i 9 e i Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. e ad alte latitudini geomagnetiche. Il carbonio-14 così prodotto reagisce con l'ossigeno per dare anidride carbonica 14CO2, che viene riutilizzata dalle piante durante la fotosintesi clorofilliana. In questo modo il carbonio-14 si trasferisce nei composti organici e, attraverso la rete alimentare, è presente ovunque secondo un preciso rapporto (abbondanza isotopica).[6] Essa penetra anche negli oceani, sciogliendosi nell'acqua.
Il carbonio-14 è anche prodotto nel ghiaccio da neutroni che causano reazioni di spallazione nucleare nell'ossigeno.
Usi
Grazie alla sua lunga emivita rispetto alla vita degli organismi viventi, il carbonio-14 rimane integrato in ogni sistema organico vivente. Dopo la morte, l'organismo smette di assumere carbonio-14. La quantità dell'isotopo presente nell'organismo nell'istante della sua morte andrà via via affievolendosi negli anni a causa del decadimento radioattivo.
Questo principio è sfruttato nella datazione radiometrica di campioni organici, tecnica con la quale si misura la quantità residua di carbonio-14 presente in un reperto archeologico organico (come un fossile o una struttura in legno): conoscendo la curva di decadimento e la quantità iniziale di carbonio-14 presente nel reperto quando la sua struttura organica era ancora vitale (ovvero un istante prima di morire), si può facilmente stabilire quanti anni sono trascorsi dalla morte dell'organismo. In generale, è possibile radiodatare solo reperti risalenti fino a 40 000-60 000 anni fa.[6]
La maggior parte dei prodotti chimici prodotti dall'uomo sono ottenuti a partire da combustibili fossili come il petrolio o il carbone, dove il carbonio-14 è decaduto. La presenza di tracce isotopiche di carbonio-14 in un campione di materiale carbonaceo indica quindi una possibile origine biogenica.
Formazione durante test nucleari
I test nucleari superficiali che vennero eseguiti in molti paesi tra il 1945 e il 1980 hanno drammaticamente aumentato la quantità di carbonio-14 nell'atmosfera e quindi anche nella biosfera. Da quando i test sono stati sospesi la concentrazione dell'isotopo ha cominciato a diminuire.
Decadimento e radioattività
Il carbonio-14 ha un'attività specifica di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido./g[2] e decade per emissione di elettrone ad azoto-14:
Note
- ^ Science, pagg. 584–590
- ^ a b c Wolfram Alpha Computational Knowledge Engine - Carbon-14
- ^ Atmospheric δ14C record from Wellington, in Trends: A Compendium of Data on Global Change. Carbon Dioxide Information Analysis Center, Oak Ridge National Laboratory, 1994. URL consultato l'11 giugno 2007.
- ^ Levin, I., δ14C record from Vermunt, in Trends: A Compendium of Data on Global Change. Carbon Dioxide Information Analysis Center, 1994.
- ^ University of Utrecth
- ^ a b P. Bosco, A. Giovannini, G. Plancher, M. Vulcan
Bibliografia
- (EN) Martin D. Kamen, Early History of Carbon-14: Discovery of this supremely important tracer was expected in the physical sense but not in the chemical sense, in Science, vol. 140, n. 3567, 1963, DOI:10.1126/science.140.3567.584.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Wolfram Aplha LLC, Carbon-14 - WolframAlpha Computational Knowledge Engine, su wolframalpha.com. URL consultato il 24 giugno 2011.
- (EN) National Ocean Sciences Accelerator Mass Spectrometry Facility, What is carbon dating?, su nosams.whoi.edu. URL consultato l'11 giugno 2007.
- P. Bosco, A. Giovannini, G. Plancher, M. Vulcan, Atomi, isotopi, datazioni radiometriche, su ips.it. URL consultato il 24 giugno 2011.
- (EN) University of Utrecht, Radiocarbon dating, su www1.phys.uu.nl. URL consultato il 19 febbraio 2008.