Toxoplasmosi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
amplio incipit e aggiungo qualche note (da en.wiki)
Riga 62: Riga 62:


== Note ==
== Note ==
<references />
{{references}}

==Collegamenti esterni==

* {{cita web|http://www.intechopen.com/books/toxoplasmosis-recent-advances|Toxoplasmosis - Recent advances, Open access book published in September 2012}}
* {{cita web|http://www.intechopen.com/books/toxoplasmosis-recent-advances|Toxoplasmosis - Recent advances, Open access book published in September 2012}}



Versione delle 01:01, 28 feb 2016

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Toxoplasmosi
Toxoplasma gondii da una goccia di liquido peritoneale ottenuto da un topo inoculato con T. gondii.
Specialitàinfettivologia e ostetricia e ginecologia
EziologiaToxoplasma gondii
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM130
ICD-10B58
MeSHD014123
MedlinePlus000637
eMedicine229969

La toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata dal parassita Toxoplasma gondii.[1] Le infezioni da toxoplasmosi solitamente non causano sintomi negli esseri umani adulti.[2] Talvolta si possono riscontrare un paio di settimane o un mese di lieve malattia simil-influenzale, come dolori muscolari e linfoadenopatia.[3] In pochi casi si sviluppano problemi agli occhi. In coloro con un sistema immunitario debole, possono verificarsi sintomi gravi come le convulsioni e una scarsa capacità di coordinamento. Se una donna viene infettata durante la gravidanza, una condizione nota come "toxoplasmosi congenita" può influenzare il nascituro.[3]

La toxoplasmosi solitamente si contrae dopo aver mangiato cibo mal cotto contenente cisti, con il contatto con le feci di un gatto infetto e con la trasmissione da madre al figlio durante la gravidanza. Raramente la malattia si trasmette in seguito ad una trasfusione di sangue, ne su diffonde tra le persone.[1] Il parassita è noto per riprodursi sessualmente nei felidi. Tuttavia, è in grado di infettare la maggior parte degli animali a sangue caldo, compresi gli esseri umani.[4] La diagnosi viene tipicamente formulata testando il sangue per la presenza di anticorpi oppure verificando la presenza nel liquido amniotico del DNA del parassita.[5]

La principale forma di prevenzione consiste nel preparare e cuocere adeguatamente gli alimenti. Si raccomanda inoltre che le donne in gravidanza non puliscano le cuccie dei gatti.[6] Nelle persone altrimenti sane, non è solitamente necessario alcun trattamento. Durante la gravidanza, possono essere prescritti la spiramicina o la pirimetamina/sulfadiazina e l'acido folinico.[7]

Fino a metà della popolazione mondiale è infettatta da toxoplasmosi, ma risulta asintomatica.[8] Negli Stati Uniti, circa il 23% della popolazione ha il parassita,[9] un dato che in alcune zone del mondo arriva fino al 95%.[1] Circa 200.000 casi di toxoplasmosi congenita si verificano ogni anno.[10] Il parassita è stato descritto per la prima volta nel 1908 da Charles Nicolle e Louis Manceaux. Nel 1941, la trasmissione durante la gravidanza, da madre a bambino, è stato confermata.[11]

Eziologia

Il Toxoplasma gondii vive in genere nel tratto intestinale del gatto, che si infetta cibandosi di carne di piccoli roditori. Esso rappresenta l'animale serbatoio per la riproduzione del protozoo, in quanto nel suo intestino il toxoplasma svolge il suo ciclo di riproduzione sessuata. Le ovocisti vengono emesse con le feci del gatto e possono essere ingerite da un altro animale o rarissimamente dall'uomo, i quali rappresentano quindi i suoi ospiti intermedi

La coabitazione tra gatti e uomo non è un fattore di rischio importante per l'infezione di Toxoplasma, in quanto il gatto elimina le ovocisti solo per 1-2 settimane in seguito all'infezione, e le stesse non sono ancora infettanti, poiché sporulano nel terreno nell'arco di 1-5 giorni; quindi con una regolare pulizia della lettiera e dell'ambiente si annulla il rischio[12]. Molto più pericoloso, è cibarsi di carni crude o poco cotte (specie di agnello e suino), di insaccati, di verdure lavate male o di latticini non pastorizzati[13].

Nell'uomo la toxoplasmosi può manifestarsi in forma acquisita o connatale. L'infezione può causare schizofrenia.[14][15]

La toxoplasmosi acquisita

La toxoplasmosi acquisita è una infezione primaria contratta sia con l'ingestione di ovocisti tramite cibo (carni bovine e suine non sufficientemente cotte o crude, verdure crude non lavate), sia più raramente per ingestione di ovocisti mature di Toxoplasma gondii a seguito del contatto con oggetti, terreno o altro materiale contaminato dalle ovocisti di toxoplasma.

Penetrate nell'organismo, le ovocisti danno origine a forme asessuate che si diffondono con il sangue a tutto l'organismo e quindi penetrano e si moltiplicano nelle cellule di organi e tessuti sotto forma di pseudocisti. L'infezione decorre generalmente in forma asintomatica o con sintomi lievi caratterizzati da interessamento linfoghiandolare (linfoadenopatia simil-mononucleosica). Nelle forme più gravi, soprattutto in soggetti immunodepressi (per esempio AIDS), si possono manifestare meningoencefalite, polmoniti atipiche, retinocoroidite, miocardite ed epatite.

La toxoplasmosi connatale

La toxoplasmosi è una delle malattie infettive facenti parte del complesso TORCH per cui è necessario lo screening durante la gravidanza. Se l'infezione interessa una gestante, i rischi e le possibili complicanze feto-neonatali date dal passaggio dei trofozoiti al feto possono essere aborto o morte fetale; prematurità, ritardato accrescimento intrauterino; letargia (patologia specifica dell'adattamento postnatale).

Inoltre, a carico del sistema reticoloendoteliale, si possono manifestare: epatosplenomegalia; calcificazioni epatiche; ittero; anemia emolitica; petecchie, ecchimosi. Possono insorgere polmonite, miocardite, lesioni ossee, lesioni nervose quali encefalite; microcefalia; idrocefalia; calcificazioni intracraniche; ritardo dello sviluppo psicomotorio; sordità. A carico del sistema oculare possono insorgere corioretinite e alterazioni visive. Dal punto di vista immunologico, infine, possono insorgere anomalie immunologiche umorali e/o cellulo-mediate.

Profilassi e accertamento diagnostico

Si considerano non protetti dalla toxoplasmosi gli individui con titolo anticorpale specifico inferiore a 1/64 (corrispondente a 10 U.I./ml).

L'identificazione delle gestanti non premunite, ossia non protette, può permettere un'efficace profilassi della fetopatia toxoplasmica, dato che soltanto nelle gestanti che non hanno subito la primoinfezione può verificarsi l'infezione dell'embrione.

In caso di primo-infezione materna accertata, è possibile attuare la diagnosi prenatale della eventuale infezione fetale mediante la ricerca degli anticorpi IgM specifici e il tentativo di isolamento del toxoplasma nel sangue fetale (prelevato con fetoscopia o funicolocentesi ecoguidata), anche se l'alto rischio fetale legato a queste metodiche diagnostiche invasive può essere considerato sproporzionato rispetto allo scopo che si intende conseguire, considerato anche il fatto che con i medesimi farmaci che si somministrano alla madre infetta è possibile anche curare l'eventuale fetopatia toxoplasmica.

L'accertamento diagnostico si attua effettuando l'isolamento del Toxoplasma gondii in colture di tessuti o nel topo; i metodi sierologici utilizzati sono Dye- Test (Sabin-Feldman), emoaglutinazione indiretta (o passiva), fissazione del complemento, agglutinazione diretta, immunofluorescenza (IgM, IgG, IgA), metodi immunoenzimatici, intradermoreazione e infine con metodi di biologia molecolare come RT-PCR o Nested PCR.

Terapia specifica

Pirimetamina associata a sulfamidici (per esempio sulfadiazina). Durante il primo trimestre di gravidanza si sostituisce la pirimetamina (teratogena) con la Spiramicina. In ogni caso è opportuno somministrare acido folico per tutta la durata del trattamento.

La toxoplasmosi del cane

Da non confondere con la neosporosi, nel cane la toxoplasmosi si può manifestare in tre forme:

  • acuta;
  • subacuta;
  • cronica (sintomatica o asintomatica)

La forma acuta è caratterizzata da febbre elevata (41-41,5 °C), vomito, diarrea e segni di broncopolmonite. Spesso si conclude con la morte dell'animale. La forma subacuta presenta gli stessi sintomi di quella acuta ma in forma attenuata. La forma cronica sintomatica è caratterizzata da anemia e dimagrimento.

Il cimurro ed altre virosi si possono associare alla toxoplasmosi, mascherando il quadro di quest'ultima.

Note

  1. ^ a b c Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Epidemiology & Risk Factors, su cdc.gov, March 26, 2015. URL consultato il 22 August 2015.
  2. ^ Modulation of innate immunity by Toxoplasma gondii virulence effectors, in Nature Reviews Microbiology, vol. 10, n. 11, November 2012, pp. 766–78, DOI:10.1038/nrmicro2858.
  3. ^ a b Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Disease, su cdc.gov, July 10, 2014. URL consultato il 22 August 2015.
  4. ^ Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Biology, su cdc.gov, March 17, 2015. URL consultato il 22 August 2015.
  5. ^ Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Diagnosis, su cdc.gov, January 10, 2013. URL consultato il 22 August 2015.
  6. ^ Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Prevention & Control, su cdc.gov, January 10, 2013. URL consultato il 22 August 2015.
  7. ^ Parasites - Toxoplasmosis (Toxoplasma infection) Resources for Health Professionals, su cdc.gov, April 14, 2014. URL consultato il 22 August 2015.
  8. ^ Flegr J, Prandota J, Sovičková M, Israili ZH, Toxoplasmosis--a global threat. Correlation of latent toxoplasmosis with specific disease burden in a set of 88 countries, in PLoS ONE, vol. 9, n. 3, March 2014, pp. e90203, DOI:10.1371/journal.pone.0090203.
  9. ^ Jones JL, Parise ME, Fiore AE, Neglected parasitic infections in the United States: toxoplasmosis, in Am. J. Trop. Med. Hyg., vol. 90, n. 5, 2014, pp. 794–9, DOI:10.4269/ajtmh.13-0722.
  10. ^ The global burden of congenital toxoplasmosis: a systematic review., in Bulletin of the World Health Organization, vol. 91, n. 7, 1º July 2013, pp. 501–8, DOI:10.2471/blt.12.111732.
  11. ^ Ferguson DJ, Toxoplasma gondii: 1908-2008, homage to Nicolle, Manceaux and Splendore, in Memórias Do Instituto Oswaldo Cruz, vol. 104, n. 2, 2009, pp. 133–48, DOI:10.1590/S0074-02762009000200003.
  12. ^ M.A. Taylor, R.L Coop, R.L. Wall, Parassitologia e Malattie Parassitarie degli Animali, EMSI, Roma 2010
  13. ^ Sources of Toxoplasma gondii infection in pregnancy, su bmj.com. URL consultato il 27 settembre 2011.
  14. ^ J. Flegr, Influence of latent Toxoplasma infection on human personality, physiology and morphology: pros and cons of the Toxoplasma-human model in studying the manipulation hypothesis., in J Exp Biol, vol. 216, Pt 1, gennaio 2013, pp. 127-33, DOI:10.1242/jeb.073635, PMID 23225875.
  15. ^ JP. Webster, M. Kaushik; GC. Bristow; GA. McConkey, Toxoplasma gondii infection, from predation to schizophrenia: can animal behaviour help us understand human behaviour?, in J Exp Biol, vol. 216, Pt 1, gennaio 2013, pp. 99-112, DOI:10.1242/jeb.074716, PMID 23225872.

Collegamenti esterni

Altri progetti

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina