Teorema di Noether: differenze tra le versioni

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tre derivazione bastano
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==Simmetrie dell'azione==
==Simmetrie dell'azione==
Il teorema di Noether può essere enunciato considerando, in luogo delle simmetrie della lagrangiana, il funzionale integrale [[Azione (fisica)|azione]] <math>I</math>:
Il teorema di Noether può essere enunciato considerando, in luogo della lagrangiana, il funzionale integrale [[Azione (fisica)|azione]] <math>I</math>:


:<math>I = \int L(\mathbf q, \mathbf \dot q,t) dt</math>
:<math>I = \int L(\mathbf q, \mathbf \dot q,t) dt</math>
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==Dimostrazione==
==Dimostrazione==
=== Dimostrazione 1===
=== Dimostrazione 1===
Per l'invarianza della lagrangiana è possibile scrivere:

: <math>\frac{\partial}{\partial s} \mathcal{L}(\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}})|_{s=0} = \sum_{i} \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial \mathbf{q}_i} (\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}}) \frac{\partial \mathbf{q}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) + \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial \mathbf{\dot{q}}_i} (\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}}) \frac{\partial \mathbf{\dot{q}}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) = 0</math>

ma, dato che

: <math>\frac{\partial \mathbf{\dot{q}}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) = \frac{\operatorname d}{\operatorname d t} \frac{\partial \mathbf{q}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0)</math>

si ha che, invertendo l'ordine di derivazione,

: <math>\sum_{i} \left[ \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial \mathbf{q}_i} (\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}}) \frac{\partial \mathbf{q}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) - \frac{\operatorname d}{\operatorname d t} \frac{\partial \mathcal{L}}{\partial \mathbf{\dot{q}}_i} (\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}}) \frac{\partial \mathbf{q}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) + \frac{\operatorname d}{\operatorname d t} \left(\frac{\partial \mathcal{L}}{\partial \mathbf{\dot{q}}_i} (\mathbf{q}, \mathbf{\dot{q}}) \frac{\partial \mathbf{q}_i}{\partial s} (\mathbf{Q},0) \right) \right]=0</math>

L'asserto, quindi, segue direttamente dalle equazioni della meccanica: infatti, i primi due addendi della sommatoria costituiscono le [[equazioni di Eulero Lagrange]]; quindi, la loro somma algebrica risulta zero per ogni indice; rimane, quindi, la derivata totale rispetto al tempo dell'ultima quantità che è uguale a zero; pertanto, dalle note regole di derivazione tale quantità e necessariamente costante, il che dimostra il teorema.

===Dimostrazione 2===
Si consideri un sistema fisico descritto da un [[Campo (matematica)|campo]] <math>\psi</math>. Quando una certa quantità è invariante per una trasformazione del sistema allora la corrispondente [[lagrangiana]] è simmetrica, ossia se <math>\psi</math> si trasforma per una trasformazione infinitesima <math>\alpha</math> come:
Si consideri un sistema fisico descritto da un [[Campo (matematica)|campo]] <math>\psi</math>. Quando una certa quantità è invariante per una trasformazione del sistema allora la corrispondente [[lagrangiana]] è simmetrica, ossia se <math>\psi</math> si trasforma per una trasformazione infinitesima <math>\alpha</math> come:


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:<math>\partial _\mu \left( \frac {\partial \mathcal {L}}{\partial ( \partial_\mu \psi)} \Delta \psi - \mathcal {J}^\mu \right) = 0</math>
:<math>\partial _\mu \left( \frac {\partial \mathcal {L}}{\partial ( \partial_\mu \psi)} \Delta \psi - \mathcal {J}^\mu \right) = 0</math>


===Dimostrazione 2===
Questo risultato dimostra il teorema di Noether.

==Derivazioni==
Il caso più semplice è quello di un sistema di una variabile indipendente, il tempo. Si può ricavare il teorema anche a partire da una [[varietà differenziabile]].

===Una variabile indipendente===
Si supponga che le variabili dipendenti <math>\mathbf q</math> siano tali che l'[[Azione (fisica)|azione]], data dall'integrale della [[lagrangiana]]:
Si supponga che le variabili dipendenti <math>\mathbf q</math> siano tali che l'[[Azione (fisica)|azione]], data dall'integrale della [[lagrangiana]]:


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Nella derivazione si è assunto che il flusso non varia nel tempo, ed un risultato più generale si ottiene in un modo equivalente.
Nella derivazione si è assunto che il flusso non varia nel tempo, ed un risultato più generale si ottiene in un modo equivalente.


===Dimostrazione 3===
===Varietà differenziabili===
Si consideri una [[Varietà differenziabile|varietà liscia]] <math>M</math> ed una varietà bersaglio <math>T</math>. Sia <math>\mathcal{C}</math> lo [[spazio delle configurazioni]] delle [[funzione liscia|funzioni lisce]] da <math>M</math> a <math>T</math>. In modo più generale si possono considerare sezioni del [[fibrato]] lungo <math>M</math>. In [[meccanica classica]], ad esempio, <math>M</math> è la varietà monodimensionale <math>\mathbb{R}</math> che rappresenta il tempo, e lo spazio bersaglio è il [[fibrato tangente|fibrato cotangente]] dello spazio delle [[coordinate generalizzate|posizioni generalizzate]].
Si consideri una [[Varietà differenziabile|varietà liscia]] <math>M</math> ed una varietà bersaglio <math>T</math>. Sia <math>\mathcal{C}</math> lo [[spazio delle configurazioni]] delle [[funzione liscia|funzioni lisce]] da <math>M</math> a <math>T</math>. In modo più generale si possono considerare sezioni del [[fibrato]] lungo <math>M</math>. In [[meccanica classica]], ad esempio, <math>M</math> è la varietà monodimensionale <math>\mathbb{R}</math> che rappresenta il tempo, e lo spazio bersaglio è il [[fibrato tangente|fibrato cotangente]] dello spazio delle [[coordinate generalizzate|posizioni generalizzate]].


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Se si integra la corrente di Noether su una sezione [[spaziotempo|di tipo tempo]] si ottiene una quantità conservata detta ''carica di Noether''.
Se si integra la corrente di Noether su una sezione [[spaziotempo|di tipo tempo]] si ottiene una quantità conservata detta ''carica di Noether''.


== Esempi ==
== Esempio ==


Supponiamo di trattare un sistema bidimensionale, e di considerare una trasformazione di coordinate <math>\vec{x}=(x,y) \rightarrow \vec{f}</math> così definita:
Supponiamo di trattare un sistema bidimensionale, e di considerare una trasformazione di coordinate <math>\vec{x}=(x,y) \rightarrow \vec{f}</math> così definita:

Versione delle 16:00, 20 set 2015

In matematica e fisica, il teorema di Noether, il cui nome è dovuto a Emmy Noether, stabilisce che ad ogni simmetria della lagrangiana, ovvero ad ogni trasformazione continua delle coordinate generalizzate e (ed eventalmente del tempo ) che lascia inalterata la lagrangiana , corrisponde una quantità conservata. Ad esempio, se in seguito alla trasformazione , dove è una quantità infinitesima, si ha che:

ovvero è una coordinata ciclica (la lagrangiana non dipende esplicitamente da essa), allora si conserva:

dove è il momento coniugato alla coordinata .

Il teorema, che viene anche formulato per le simmetrie del funzionale azione, fu pubblicato da Emmy Noether nel 1918 nell'articolo "Invariante Variationsprobleme", apparso sul Gottinger Nachrichten.[1][2]

Introduzione

Nel caso più semplice si può considerare un punto materiale di massa in una dimensione con posizione e velocità , descritto dalla lagrangiana . La quantità di moto del punto materiale e la forza agente su di esso:

sono legate dall'equazione di Eulero-Lagrange:

che costituisce l'equazione del moto del sistema. Si supponga di traslare la posizione del punto da a con una trasformazione spaziale parametrizzata dalla variabile , ovvero . Se la lagrangiana rimane inalterata in seguito alla trasformazione allora la sua derivata rispetto a è nulla:

Il teorema di Noether afferma che in tal caso la quantità si conserva, cioè . Si dice che è una costante del moto.

In modo equivalente, se il punto materiale ha una posizione e se la lagrangiana non dipende da una qualche variabile le equazioni di Eulero-Lagrange:

mostrano che implica che la quantità si conserva, avendo derivata temporale nulla. Quando la lagrangiana è invariante rispetto ad una trasformazione continua che coinvolge una o più variabili si dice che possiede una o più simmetrie.

Il teorema di Noether si può anche enunciare dicendo che se l'azione associata al moto del sistema (l'integrale rispetto al tempo della lagrangiana) ha una proprietà di simmetria continua allora vi sono delle corrispondenti quantità il cui valore rimane costante nel tempo, ovvero che si conservano.[3] Nello specifico imponendo l'invarianza dell'azione invece che della sola lagrangiana la quantità conservata presenta un termine aggiuntivo.

Enunciato

Dato un sistema ad gradi di libertà (coordinate generalizzate) con velocità ed una funzione , se in seguito alla trasformazione infinitesima:

la lagrangiana non cambia, allora le quantità:

sono costanti del moto, ovvero si conservano.[4]

Nel caso di una trasformazione che coinvolge anche il tempo, ovvero , si ha che:

e dal momento che l'equazione del moto ha la forma (equazione di Eulero-Lagrange):

il primo termine tra parentesi può essere riscritto in modo da avere:

ovvero:

dove è l'hamiltoniana, la trasformata di Legendre della lagrangiana:

Se dunque non dipende esplicitamente dal tempo () allora si conserva (, ovvero ).

Simmetrie dell'azione

Il teorema di Noether può essere enunciato considerando, in luogo della lagrangiana, il funzionale integrale azione :

Si supponga che è invariante rispetto alla trasformazione:

dove è un parametro continuo, ovvero si verifica:

dove gli estremi di integrazione variano durante la trasformazione. Considerando una variazione infinitesima:

la quantità conservata è:

dove è detta hamiltoniana e è il momento coniugato alla coordinata .[5]

Dimostrazione

Dimostrazione 1

Si consideri un sistema fisico descritto da un campo . Quando una certa quantità è invariante per una trasformazione del sistema allora la corrispondente lagrangiana è simmetrica, ossia se si trasforma per una trasformazione infinitesima come:

la lagrangiana , dovendo essere invariante, deve diventare:

dove rappresenta una corrente di una qualche quantità che fluisce attraverso la superficie dell'integrale che definisce l'azione.

In generale, la variazione di si può scrivere come:

Considerando la derivata di un prodotto, il secondo termine si può riscrivere come:

Sostituendo e prendendo a fattor comune si ottiene:

Ricordando l'equazione di Eulero-Lagrange, quanto sopra diventa:

ossia:

Riscrivendo il tutto, si può vedere come ci sia una conservazione della corrente notando che:

Dimostrazione 2

Si supponga che le variabili dipendenti siano tali che l'azione, data dall'integrale della lagrangiana:

sia invariante rispetto a variazioni infinitesime di esse. In altre parole, deve essere soddisfatta l'equazione di Eulero-Lagrange:

Si supponga che l'integrale azione sia invariante rispetto ad una simmetria continua. Una tale simmetria è rappresentata da un flusso che agisce sulle variabili nel seguente modo:

dove è una variabile reale che quantifica l'incremento del flusso, mentre è una costante reale relativa alla traslazione del flusso nel tempo (può essere nulla). Si ha:

e l'integrale azione diventa:

L'azione può essere considerata in funzione soltanto di . Calcolandone la derivata in e sfruttando la simmetria si ottiene:

L'equazione di Eulero–Lagrange implica che:

e sostituendo nella precedente equazione si giunge a:

Utilizzando quindi nuovamente l'equazione di Eulero–Lagrange:

ed inserendo nella precedente relazione si può scrivere:

da cui si evince che la quantità:

è una costante del moto, ovvero è una quantità conservata.

Dato che si ha:

e la quantità conservata si semplifica assumendo la forma:

Nella derivazione si è assunto che il flusso non varia nel tempo, ed un risultato più generale si ottiene in un modo equivalente.

Dimostrazione 3

Si consideri una varietà liscia ed una varietà bersaglio . Sia lo spazio delle configurazioni delle funzioni lisce da a . In modo più generale si possono considerare sezioni del fibrato lungo . In meccanica classica, ad esempio, è la varietà monodimensionale che rappresenta il tempo, e lo spazio bersaglio è il fibrato cotangente dello spazio delle posizioni generalizzate.

L'azione è un funzionale del tipo:

che mappa su (e non su per ragioni fisiche). Affinché l'azione sia locale è necessario imporre ulteriori restrizioni sul funzionale: se si assume che sia l'integrale su della lagrangiana , che è funzione di , delle sue derivate e della posizione. Esplicitamente, l'azione è definita nel seguente modo:

La maggior parte delle volte si assume che la lagrangiana dipenda soltanto dal valore del campo e dalla sua derivata prima, sebbene questo non sia vero in generale.

Se è compatto, le condizioni al contorno si ottengono specificando i valori di sulla frontiera. In caso contrario si possono fornire opportuni limiti per quando tende all'infinito. Questo rende possibile ottenere l'insieme delle funzioni tali che tutte le derivate funzionali di su sono nulle e soddisfa le condizioni al contorno date. Tale insieme è determinato, considerando le condizioni al contorno, dalle soluzioni on shell delle equazioni di Eulero-Lagrange:

Il membro sinistro è la derivata funzionale dell'azione rispetto a . In meccanica classica la lagrangiana è data dalla differenza tra l'energia cinetica e l'energia potenziale .

Si consideri una trasformazione infinitesima su generata da un funzionale tale che:

per ogni sottovarietà . In modo equivalente:

dove:

Se questo vale on shell ed off shell allora genera una simmetria off shell. Se invece vale solo on shell, allora genera una simmetria on shell. Il funzionale è un generatore un gruppo di simmetria di Lie ad un parametro.

Per il teorema di Eulero–Lagrange per ogni si ha, on shell:

Dato che questo vale per ogni vale la relazione:

che è l'equazione di continuità per la corrente di Noether associata alla simmetria, definita da:[6]

Se si integra la corrente di Noether su una sezione di tipo tempo si ottiene una quantità conservata detta carica di Noether.

Esempio

Supponiamo di trattare un sistema bidimensionale, e di considerare una trasformazione di coordinate così definita:

Secondo il teorema, si ha che:

Quindi, automaticamente si conserverà la quantità:

Questo significa che per un sistema che ha un'invarianza per traslazioni nella direzione , si conserverà il momento lineare (quantità di moto) in quella direzione.

Note

  1. ^ Yvette Kosmann-Schwarzbach - The Noether Theorems
  2. ^ E. Noether, Invariante Variationsprobleme. Göttingen 1918, pp. 235-257. Traduzione di M.A. Tavel in Transport Theory and Statistical Mechanics (1971), pp. 183-207
  3. ^ Thompson, W.J., Angular Momentum: an illustrated guide to rotational symmetries for physical systems, vol. 1, Wiley, 1994, p. 5, ISBN 0-471-55264-X.
  4. ^ Alberto Nicolis - The Noether theorem
  5. ^ www-physics.ucsd.edu - Noether’s Theorem
  6. ^ Michael E. Peskin, Daniel V. Schroeder, An Introduction to Quantum Field Theory, Basic Books, 1995, p. 18, ISBN 0-201-50397-2.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni