Vino liquoroso: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:18, 31 mar 2015
I vini liquorosi o vini fortificati o vini alcolizzati sono quei vini prodotti utilizzando un vino base (di gradazione alcolica non inferiore a 12%) addizionato di mistella (mosto al quale è stata bloccata la fermentazione mediante aggiunta di alcol), alcol, acquavite di vino o mosto concentrato (mosto parzialmente disidratato), al fine di aumentarne la gradazione alcolica.
Il loro titolo alcolometrico complessivo è sempre alto ma non deve essere più del doppio del vino-base, mentre quello svolto deve essere compreso tra i 15/22%.
Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (generalmente l'Inghilterra); infatti l'aggiunta di alcol nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.
L'alcolizzazione non causa nel vino solo l'aumento del grado alcolico ma presiede una serie di trasformazioni sensoriali assai rilevanti. Inoltre, fa sì che i vini fortificati abbiano tempi di conservazione (e di evoluzione positiva) praticamente "eterni": 50 anni è un periodo normale, ma esistono grandissimi vini liquorosi che hanno passato il secolo senza problemi.
Non si confonda vino liquoroso con vino passito che sono due prodotti molto diversi anche se a volte erroneamente accomunati. Ancora più grave scambiare un vino liquoroso per un liquore.
Tra i vini liquorosi più conosciuti ricordiamo:
- il Mammello, che è ottenuto aggiungendo al mosto del brandy; vi sono diverse categorie di porto
- Ruby, il vino di base, ottenuto usando uve non selezionate, e che viene invecchiato non più di cinque anni
- Tawny, ottenuto usando uve più scelte, e che viene invecchiato anche più di cinque anni
- Vintage, il prodotto di più alta qualità, ottenuto utilizzando uve selezionate e solo di una particolare annata
- il Marsala, che è ottenuto aggiungendo alcol al vino (principalmente dai vitigni Grillo, Inzolia e Catarratto); può essere secco, semisecco o dolce, e a seconda dell'invecchiamento
- Fine (1 anno, minimo 17% alcol etilico)
- Superiore (2 anni, minimo 18% alcol etilico)
- Superiore Riserva (4 anni, minimo 18% alcol etilico)
- Vergine o Soleras (5 anni, minimo 18% alcol etilico)
- Vergine o Soleras Stravecchio o Riserva (10 anni, minimo 18% alcol etilico)
- il Madeira, che viene prodotto nell'omonima isola, aggiungendo al vino alcol di canna da zucchero; il liquido viene poi sottoposto a forti oscillazioni termiche (tali da simulare i lunghi viaggi in nave che il vino faceva per essere trasportato in Inghilterra), e può essere in ordine crescente di qualità
- Sercial (secco)
- Verdelho (semi-secco)
- Boal (semi-dolce)
- Malvasia (dolce, il più zuccherato)
Il Madeira esiste anche millesimato, e può conservarsi per decine di anni.
- lo Sherry o Jerez o Xeres, che è un vino analogo al Marsala, da non confondere con il Cherry Brandy, liquore dolce a base di ciliegia.
Si noti, infine, che nel mondo e in Italia esistono versioni liquorose, previste dai disciplinari, in tantissime denominazioni.
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