Vino liquoroso: differenze tra le versioni

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Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (generalmente l'[[Inghilterra]]); infatti l'aggiunta di alcol nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.<br />
Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (generalmente l'[[Inghilterra]]); infatti l'aggiunta di alcol nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.<br />


L'alcolizzazione non causa nel vino solo l'aumento del grado alcolico ma presiede una serie di trasformazioni sensoriali assai rilevanti. Inoltre, fa si che i vini fortificati abbiano tempi di conservazione (e di evoluzione positiva) praticamente "eterni": 50 anni è un periodo normale, ma esistono grandissimi vini liquorosi che hanno passato il secolo senza problemi.
L'alcolizzazione non causa nel vino solo l'aumento del grado alcolico ma presiede una serie di trasformazioni sensoriali assai rilevanti. Inoltre, fa che i vini fortificati abbiano tempi di conservazione (e di evoluzione positiva) praticamente "eterni": 50 anni è un periodo normale, ma esistono grandissimi vini liquorosi che hanno passato il secolo senza problemi.


Non si confonda vino liquoroso con [[vino passito]] che sono due prodotti molto diversi anche se a volte erroneamente accomunati. Ancora più grave scambiare un vino liquoroso per un [[liquore]].
Non si confonda vino liquoroso con [[vino passito]] che sono due prodotti molto diversi anche se a volte erroneamente accomunati. Ancora più grave scambiare un vino liquoroso per un [[liquore]].

Versione delle 05:23, 8 feb 2015

Un bicchiere di porto

I vini liquorosi o vini fortificati o vini alcolizzati sono quei vini prodotti utilizzando un vino base (di gradazione alcolica non inferiore a 12%) addizionato di mistella (mosto al quale è stata bloccata la fermentazione mediante aggiunta di alcol), alcol, acquavite di vino o mosto concentrato (mosto parzialmente disidratato), al fine di aumentarne la gradazione alcolica.
Il loro titolo alcolometrico complessivo è sempre alto ma non deve essere più del doppio del vino-base, mentre quello svolto deve essere compreso tra i 15/22%.
Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (generalmente l'Inghilterra); infatti l'aggiunta di alcol nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.

L'alcolizzazione non causa nel vino solo l'aumento del grado alcolico ma presiede una serie di trasformazioni sensoriali assai rilevanti. Inoltre, fa sì che i vini fortificati abbiano tempi di conservazione (e di evoluzione positiva) praticamente "eterni": 50 anni è un periodo normale, ma esistono grandissimi vini liquorosi che hanno passato il secolo senza problemi.

Non si confonda vino liquoroso con vino passito che sono due prodotti molto diversi anche se a volte erroneamente accomunati. Ancora più grave scambiare un vino liquoroso per un liquore.

Tra i vini liquorosi più conosciuti ricordiamo:

  • il Porto, che è ottenuto aggiungendo al mosto del brandy; vi sono diverse categorie di porto
    • Ruby, il vino di base, ottenuto usando uve non selezionate, e che viene invecchiato non più di cinque anni
    • Tawny, ottenuto usando uve più scelte, e che viene invecchiato anche più di cinque anni
    • Vintage, il prodotto di più alta qualità, ottenuto utilizzando uve selezionate e solo di una particolare annata
  • il Marsala, che è ottenuto aggiungendo alcol al vino (principalmente dai vitigni Grillo, Inzolia e Catarratto); può essere secco, semisecco o dolce, e a seconda dell'invecchiamento
    • Fine (1 anno, minimo 17% alcol etilico)
    • Superiore (2 anni, minimo 18% alcol etilico)
    • Superiore Riserva (4 anni, minimo 18% alcol etilico)
    • Vergine o Soleras (5 anni, minimo 18% alcol etilico)
    • Vergine o Soleras Stravecchio o Riserva (10 anni, minimo 18% alcol etilico)
  • il Madeira, che viene prodotto nell'omonima isola, aggiungendo al vino alcol di canna da zucchero; il liquido viene poi sottoposto a forti oscillazioni termiche (tali da simulare i lunghi viaggi in nave che il vino faceva per essere trasportato in Inghilterra), e può essere in ordine crescente di qualità
    • Sercial (secco)
    • Verdelho (semi-secco)
    • Boal (semi-dolce)
    • Malvasia (dolce, il più zuccherato)

Il Madeira esiste anche millesimato, e può conservarsi per decine di anni.

  • lo Sherry o Jerez o Xeres, che è un vino analogo al Marsala, da non confondere con il Cherry Brandy, liquore dolce a base di ciliegia.

Si noti, infine, che nel mondo e in Italia esistono versioni liquorose, previste dai disciplinari, in tantissime denominazioni.

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