Compitazione: differenze tra le versioni

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Con '''compitazione''' s'intende un fenomeno linguistico consistente nel pronunciare le [[parola|parole]] lentamente, separando le singole lettere o le sillabe, indicando così vocalmente la trascrittura di una o più parole (inclusi gli eventuali [[segni diacritici]]).<ref>{{cita libro | nome=Nicola | cognome=Zingarelli | titolo=Vocabolario della lingua italiana | anno=1988 | ed=11 | città=Bologna | editore=Zanichelli}}</ref> Si può anche intendere una lettura fatta distinguendo i [[sostantivi|nomi]] o una lettura scandita e marcata, che mostra difficoltà.<ref>{{cita libro | cognome=Devoto | nome=Giacomo | coautori=Gian Carlo Oli| titolo=Dizionario della lingua italiana | editore=Le Monnier | città=Firenze | anno=1971}}</ref>
Con '''compitazione''' s'intende un fenomeno linguistico consistente nel pronunciare le [[parola|parole]] lentamente, separando le singole lettere o le sillabe, indicando così vocalmente la trascrittura di una o più parole (inclusi gli eventuali [[segni diacritici]]).<ref>{{cita libro | nome=Nicola | cognome=Zingarelli | titolo=Vocabolario della lingua italiana | anno=1988 | ed=11 | città=Bologna | editore=Zanichelli}}</ref> Si può anche intendere una lettura fatta distinguendo i [[sostantivi|nomi]] o una lettura scandita e marcata, che mostra difficoltà.<ref>{{cita libro | cognome=Devoto | nome=Giacomo | coautori=Gian Carlo Oli| titolo=Dizionario della lingua italiana | editore=Le Monnier | città=Firenze | anno=1971}}</ref>



Versione delle 15:41, 23 giu 2013

Con compitazione s'intende un fenomeno linguistico consistente nel pronunciare le parole lentamente, separando le singole lettere o le sillabe, indicando così vocalmente la trascrittura di una o più parole (inclusi gli eventuali segni diacritici).[1] Si può anche intendere una lettura fatta distinguendo i nomi o una lettura scandita e marcata, che mostra difficoltà.[2]

Lo scopo principale della compitazione è trascrivere i suoni del linguaggio con lettere dell'alfabeto. La pronuncia cambia di volta in volta in tutte le lingue: nella maggior parte di esse il sistema di scrittura è irregolare e in altre mostra delle eccezioni. Inoltre, le parole da altre lingue possono essere adottate senza essere adattate al sistema ortografico in uso (i cosiddetti forestierismi crudi); in altri casi vengono adottati criteri non corretti una volta che la parola è diventata d'uso comune, oppure differenti significati di una parola o parole omofone possono essere deliberatamente trascritte in un modo diverso per distinguerle a prima vista.

Lo schema di compitazione telefonica

Nella lingua italiana è comune compitare le parole al telefono associandole perlopiù a nomi di città (in altre lingue si associano più frequentemente a nomi di persona). Questo schema è stato reso popolare anche da alcuni giochi a quiz televisivi, come La ruota della fortuna. Lo schema si chiama anche alfabeto telefonico.[3]

Lo spelling

Dato che in italiano non è necessario compitare le parole tranne in casi particolari (per esempio parlando al telefono), ci si riferisce spesso al fenomeno col nome inglese di spelling (pronuncia inglese [ˈspelɪŋ]) dal momento che in questa lingua è molto frequente a causa della scarsa corrispondenza tra lettere e suoni. In realtà in inglese spelling, oltre alla compitazione propriamente intesa, indica anche il modo di scrivere convenzionalmente accettato, quello che in Italia si chiama comunemente ortografia. Uno spelling error o spelling mistake non è un errore di compitazione ma, più spesso, un comune errore ortografico.

Note

  1. ^ Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, 11ª ed., Bologna, Zanichelli, 1988.
  2. ^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971.
  3. ^ Luciano Canepari, Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, p. 539.