L'ebreo errante (film 1948): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Feli70 (discussione | contributi)
+cat
fix link
Riga 42: Riga 42:
==Trama==
==Trama==


Soggetto tratto dal romanzo di [[Eugène Sue]]<ref>Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982</ref>, narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo.
Soggetto tratto dal [[L'ebreo errante (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Eugène Sue]]<ref>Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982</ref>, narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo.


Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena, con l'arrivo dei tedeschi Mathieu, si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester.
Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena, con l'arrivo dei tedeschi Mathieu, si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester.

Versione delle 08:11, 29 ago 2012

{{{titolo italiano}}}
Paese di produzioneItalia
Durata100 min
Generedrammatico
RegiaGoffredo Alessandrini
SoggettoGiovan Battista Angioletti dal romanzo di Eugène Sue
SceneggiaturaGoffredo Alessandrini, Ennio De Concini, Flaminio Bollini, Anton Giulio Majano
ProduttoreNino Angioletti per C.D.I cinematografica
FotografiaVaclav Vich
MontaggioOtello Colangeli
MusicheEnzo Masetti
ScenografiaArrigo Equini
Interpreti e personaggi

L'ebreo errante è un film del 1949 diretto da Goffredo Alessandrini.

Trama

Soggetto tratto dal romanzo omonimo di Eugène Sue[1], narra le vicissitudini di un ebreo, Mathieu Blumenthal condannato a vagabondare per le vie del mondo, sia nello spazio che nel tempo.

Nel secondo conflitto mondiale vive a Parigi insieme ad Elena, con l'arrivo dei tedeschi Mathieu, si rifugia nella Sinagoga, dove incontra altri componenti della comunità, tra cui Ester.

Il gruppo arrestato dai tedeschi verrà deportato in un campo di concentramento, dove Mathieu, innamoratosi di Ester, organizza una fuga portando con sé la ragazza.

Ma per evitare la ritorsione dei tedeschi che minacciano la fucilazione di 500 deportati l'ebreo errante si consegna e viene fucilato, e con la sua morte riesce ad espiare le sue colpe.

La critica

Arturo Lanocita nel Il Corriere della Sera del 8 febbraio 1949, "L'ebreo errante di Alessandrini è uno strano film. Sbanda curiosamente tra l'allegoria e il documentario, valutato in sede estetica il film è piuttosto enfatico. Interpreti maggiori Gassman e la Cortese"

Note

  1. ^ Vittorio Gassman a cura di Giacomo Gambetti Gremese editore Roma 1982

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema