Rodolfo Ferrari (farmacologo): differenze tra le versioni

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Prof Ferrari nel suo primo laboratorio a Milano in SPA

Professor Rodolfo Ferrari (Canneto sull'Oglio, 12 febbraio 1904Londra, 30 ottobre 1975) è stato un fisiologo, biologo e farmacologo italiano, noto per avere prodotto la prima penicillina italiana. Fondò a Milano la SPA Società Prodotti Antibiotici[1] insieme al microbiologo Dottor Carlo Callerio.

Biografia

Infanzia e adolescenza

Rodolfo Ferrari nasce il 12 febbraio 1904 a Canneto sull'Oglio in provincia di Mantova. Suo padre si chiamava Carlo Ferrari, figlio di Ferrari Michele Pietro (studente di chimica farmaceutica nel 1863 all’Università di Pavia) e sua madre Clelia Gattinoni. Nel 1765 la sua famiglia si trasferisce da Ferrara a Brescia .

Studi

Consegue la maturità classica al Liceo Parini di Milano e successivamente frequenta il corso della Facoltà di Medicina e Chirurgia all'Università di Pavia dove si laurea con lode nel 1928. Nel 1923, dopo un concorso per esami, ottiene un posto gratuito come alunno nel Collegio Ghislieri di Pavia per studenti universitari che conserva, per merito, fino alla Laurea.[2] Si addestra nella ricerca di Istologia, frequenta l'Istituto di Patologia Medica e quello di Anatomia Patologica a Pavia. Nel 1928 a Torino supera l'esame di Stato. Considerati i brillanti risultati accademici ottenuti, viene subito nominato aiuto provvisorio (fino all'aprile del 1929), presso l’Istituto di Fisiologia di Pavia, su proposta del dottor Tullio Gayda.

Con le sue ricerche sulla rigenerazione del sangue nella rana salata, sull’edema da perfusione in diverse condizioni sperimentali, sull'origine dell'emoglobina, sui rapporti tra gonadi e milza, sulla formazione del sangue nello sviluppo ontogenico, sulla coagulazione del sangue, sulla funzione del timo, sui movimenti dei vasi sanguigni, sul riflesso patellare, sulla fisiologia della tiroide, sul glutatione del sangue e degli organi, vince nel 1930 il premio Lepetit per laureati del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un premio di perfezionamento all'estero dell'Istituto Franchetti di Mantova e un ulteriore premio di perfezionamento all'estero del Collegio Ghislieri.                            

Trasferimento in Germania

Nel 1931, col consenso del Ministero dell'Educazione Nazionale, Rodolfo Ferrari si trasferisce in Germania presso l’istituto di Fisiologia dell'Università di Amburgo diretto dal Prof. Otto Kestner, per uno scambio di studiosi con l’Italia, e lì conclude le sue ricerche sulla digestione delle alimentazioni miste nel cane e nell’uomo, sull’allevamento muscolare, sul ricambio gassoso della talpa. Nel 1932 ottiene un incarico presso l'Istituto Fisiologico di Kiel e, sotto la direzione del Prof. R. Hober, porta a termine le ricerche sperimentali sul lavoro di secrezione del fegato, del rene e delle ghiandole salivari isolate.

Ritorno in Italia

Nel 1933 Rodolfo Ferrari ottiene l'abilitazione alla libera docenza in Fisiologia Sperimentale e continua la sua attività presso l'Istituto Fisiologico di Pavia [3], dedicandosi a ricerche sull’azione degli ormoni sulla secrezione dei fermenti dei succhi digestivi, grazie all’assistenza finanziaria del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sempre a Pavia, nel 1934-1935, su proposta della Facoltà, e con l’approvazione Ministeriale, viene incaricato dell’insegnamento ufficiale della Fisiologia Generale, un corso fondamentale per gli studenti di Farmacia e Chimica. Durante l’anno accademico 1935-1936, per la morte improvvisa del Prof. Tullio Gayda, su proposta della Facoltà Medica, continua l'insegnamento al corso di Fisiologia iniziato dal suo compianto maestro e ne assume provvisoriamente la direzione di istituto.

Costituzione dell'azienda SPA Società Prodotti Antibiotici

Supercillin - prima penicillina italiana prodotta da SPA Società Prodotti Antibiotici

Il 24 maggio 1947 Rodolfo Ferrari insieme al microbiologo Carlo Callerio, costituisce a Milano la SPA Società Prodotti Antibiotici[4], contribuendo alla ricostruzione sanitaria dell’Italia del dopoguerra, grazie a  una scoperta rivoluzionaria che giunse dal Nord America con le truppe alleate: la penicillina.

In Italia, la poca penicillina circolante in quel momento storico, era tutta di produzione americana e solo sporadicamente arrivavano confezioni dall'Inghilterra e dalla Francia sotto controllo militare. L’esigenza di poter disporre di un efficiente produzione di penicillina italiana, spinge Rodolfo Ferrari e Carlo Callerio a produrre in SPA Società Prodotti Antibiotici la prima penicillina nazionale, la Supercillin.[5] [6]

Collaborazione con medici e biologi italiani nel 1949 e 1950

Nel mese di aprile del 1949 Rodolfo Ferrari stringe una collaborazione col dottore Carlo Cattaneo dell'Istituto Carlo Forlanini di Roma ed inizia a lavorare per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la produzione della penicillina, grazie al brevetto di Robert Lachmann e Rudolf Zennig di Amburgo. La penicillina prodotta con questo procedimento conteneva circa l’80% di penicillina G. Molte sono le formulazioni a base di penicillina studiate tra cui, la penicillina procaina e sale di potassio (Spacillin), e il Nubicillin per la somministrazione antibiotica per via aerea, il Prontocillin per uso pediatrico.[5]

Nel settembre dello stesso anno si dedica alla sintesi della Cloromicetina, avvalendosi della collaborazione clinica del dottore Aminta Fieschi, direttore dell'Istituto di Patologia Medica di Siena. Fieschi considerato il miglior giovane clinico italiano dell'epoca, mette a disposizione di Rodolfo Ferrari la sua clinica di Siena per le sperimentazioni dei prodotti. In quel periodo Rodolfo Ferrari sperimenta nuovi preparati a base di penicillina per la terapia orale, nella fattispecie una chino-penicillina e una alluminio-penicillina. Si tratta di nuovi composti di penicillina pufferati, che tanta diffusione avevano avuto in America, ma che ancora non esistevano in Italia, e che necessitavano dell'approvazione dalla Sanità.

In ottobre Rodolfo Ferrari e Aminta Fieschi, preparano un nuovo sale di penicillina composto da chinino e penicillina (già di uso comune in America). Ferrari è convinto che la nuova chino-penicillina possa essere indicata per la terapia orale antibiotica, per il trattamento preventivo anti-venereo oppure per la terapia penicillinica con assorbimento rallentato per via parenterale.

Nel 1950, Rodolfo Ferrari stipula una convenzione con il dottore Mario Ottelli (Brescia), rappresentante esclusivo ed unico agente in Italia della ditta Consolidated Midland Corporation (NY USA), ottenendo il permesso di distribuire e vendere in Italia penicillina cristallizzata per iniezioni (penicillina semplice, penicillina procaina, penicillina procaina in olio come essenza monastearato di alluminio, penicillina in compresse per uso orale e diidrostreptomicina).

L'incontro con Alexander Fleming

Sir Alexander Fleming-in SPA Società Prodotti Antibiotici nel 1950

Nel 1950, grazie alla conoscenza e ai rapporti di consulenza scientifica con Alexander Fleming), Rodolfo Ferrari produce e mette in commercio un'altra sostanza antibatterica scoperta dallo scienziato britannico: il Lisozima.

Lisozima prodotto e commercializzato da SPA Società Prodotti Antibiotici

Fleming l'aveva scoperto nel 1922 e rispetto alla penicillina presentava una grande differenza: il Lisozima attaccava principalmente germi non patogeni per l’uomo, mentre la penicillina attaccava potentemente molte delle più comuni infezioni umane.[7]

Il Lisozima viene posto in commercio per la umanizzazione biologica del latte di vacca e come integratore dell'alimentazione artificiale del lattante. [8] [9]

Nello stesso anno il Premio Nobel Alexander Fleming è l'ospite d'onore al II° Congresso Nazionale Antibiotici-Milano; con l'occasione incontra Rodolfo Ferrari e visita i laboratori della SPA Società Prodotti Antibiotici.

Lo studio delle tetracicline

Gradociclina prodotta e commercializzata da SPA Società Prodotti Antibiotici

Conducendo studi accurati sulle tetracicline, Ferrari crea nuove molecole, tra cui una tetraciclina semi-sintetica più facilmente assorbibile, cloramfenicolo succinato di pirrolidino-metil-tetraciclina, la (Gradociclina) , la tetraciclina (Spaciclina), il fenossimetil penicillinato di tetraciclina (Sepsimicina).

Titoli e Pubblicazioni

Titoli

  1. Certificato di alunno del Regio Collegio Ghislieri di Pavia.
  2. Certificato di internato nell’Istituto di Anatomia e Istologia Patologica della Università di Pavia, diretto dal prof. Achille Monti.
  3. Certificato di Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita con 110 su 110 e lode, con le votazioni ottenute negli esami speciali.
  4. Certificato dell’esame di Stato, superato nella R. Università di Torino con punti 130 su 130.
  5. Certificato del servizio prestato quale aiuto provvisorio e aiuto di ruolo presso l’Istituto di Fisiologia della R. Università di Pavia diretto dal prof. Tullio Gayda.
  6. Lettera del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comitato Nazionale per la medicina, inviata da S. E. De Blasi, accademico d’Italia
  7. Certificato rilasciato dal prof. O. Kestner, direttore dell’Istituto Fisiologico di Amburgo
  8. Certificato rilasciato dal prof. R. Hober, direttore dell’Istituo di Fisiologia di Kiel
  9. Certificati di conferimento dell’incarico di insegnamento della Fisiologia Generale per gli anni 1934-1935 e 1935-1936
  10. Certificato di conferimento dell’incarico della direzione dell’Istituto di Fisiologia della R. Università di Pavia e dell’insegnamento della Fisiologia Umana per l’anno 1936
  11. Dichiarazione della Facoltà di Farmacia circa lo svolgimento del corso di Fisiologia Generale negli anni 1934-1935 e 1935-1936
  12. Voto di plauso della Facoltà di Farmacia e lettera del Magnifico Rettore della R. Università di Pavia

Pubblicazioni

Qui di seguito le pubblicazioni di Rodolfo Ferrari nei primi anni della sua carriera dal 1927 al 1930:

  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico Chirurgica Bresciana Anno I Numero 6, Brescia, Tip. Orfanotrofio Vittorio Eman. III, 1927.
    • Su la diagnosi clinica di due casi di tumore addominale extra viscerale.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia Anno XLIII dalla fondazione della Società Fasc.3, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1929.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia Anno XLIII dalla fondazione della Società Fasc.4, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1929.
    • Sulla funzione clinica del caso periocardico.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico-Chirurgica di Pavia Vol. VII fasc. 5, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1929.
    • Ricerche ematologiche sulla rana salata.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia Anno XLIII fasc. 5, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1929.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Medico Chirurgica di Pavia Anno XLIV fasc.1, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1930.
    • Sulla divisione diretta degli eritrociti circolanti della rana.
  • Rodolfo Ferrari, Haematologica Archivio Estratto Volume XI fasc. IV, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1930.
    • Sulla formazione della emoglobina nel nucleo degli eritroblasti di rana.
  • Rodolfo Ferrari, Haematologica Archivio Estratto Volume XI fasc. V, Pavia, Tipografia Cooperativa, 1930.
  • Rodolfo Ferrari, Estratto dall'Archivio di Fisiologia Volume XXIX fasc. 2°, Firenze, Tipografia Luigi Niccolai, 1930.
    • Influenza della tiroide sull’edema da perfusione con soluzioni saline.
  • Rodolfo Ferrari, Bollettino della Società Italiana di Biologia Sperimentale Volume V fasc. 6, Milano, S.A. Officina d'Arti Grafiche di G. Monfrini, 1930.

Premi

Note

  1. ^ Sito istituzionale della SPA, su spafarma.com. URL consultato il 22 aprile 2021.
  2. ^ Ghislierisettanta a cura di Associazione Alunni del Collegio Ghislieri, su books.google.it. URL consultato il 22 aprile 2021.
  3. ^ Scheda del Professor Ferrari presso l'Università di Pavia, su prosopografia.unipv.it. URL consultato il 3 maggio 2021.
  4. ^ Pagina "storia" del sito web della società Bioseutica, su bioseutica.com. URL consultato il 21 aprile 2021.
  5. ^ a b Vittorio Sironi, Capitolo III Dal dopoguerra alla nuda Europa: l’esplosione farmacoterapica, in Le officine della salute. Storia del farmaco e della sua industria in Italia, Bari, Gius. Laterza & figli, 1992, p. 164.
  6. ^ Pagina "penicillina", su treccani.it. URL consultato il 22 aprile 2021.
  7. ^ La storia italiana del lisozima, su microbiologiaitalia.it. URL consultato il 22 aprile 2021./
  8. ^ Vittorio Sironi, Capitolo III Dal dopoguerra alla nuda Europa: l’esplosione farmacoterapica, in Le officine della salute. Storia del farmaco e della sua industria in Italia, Bari, Gius. Laterza & figli, 1992, p. 165.
  9. ^ Pagina "penicillina", su treccani.it. URL consultato il 22 aprile 2021.

Bibliografia

  • Vittorio Sironi, Le officine della salute. Storia del farmaco e della sua industria in Italia, Bari, Gius.Laterza & figli, 1992.
  • Boris Sokoloff, La storia della penicillina edizione integrale, Milano, Biblioteca moderna Mondadori, 1949.

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