Riserva naturale regionale Grotte di Luppa: differenze tra le versioni
Riga 46: | Riga 46: | ||
Nel bosco di Luppa, a nord del monte Guardia d'Orlando, si apre a circa 1315 {{mslm}} l'inghiottitoio di Luppa, una grotta attraversata da un torrente sotterraneo e circondata da una vegetazione ubertosa. |
Nel bosco di Luppa, a nord del monte Guardia d'Orlando, si apre a circa 1315 {{mslm}} l'inghiottitoio di Luppa, una grotta attraversata da un torrente sotterraneo e circondata da una vegetazione ubertosa. |
||
L'origine del nome dell'inghiottitoio non è chiara, potrebbe essere collegata al nome dialettale dell'[[upupa]], al termine latino "lapis" (ovvero "pietra") oppure a "scyphus" ("scifo", "vaso"). Di certo il toponimo "Uppa" o "Ippam" risulta citato in alcuni documenti ecclesiastici risalenti tra l'XI e il XII secolo<ref>{{cita web|url=http://www.rilievoarcheologico.it/marsica_g000003.pdf|titolo=Edilizia storica della Marsica occidentale|autore=Marco Bianchini|editore=rilievoarcheologico.it|pagina=95|accesso=11 ottobre 2016}}</ref> e successivamente nelle opere ''Historiae Marsorum'' di [[Muzio Febonio]], ''Memorie Istoriche delle tre Provincie d'Abruzzo'' di [[Anton Ludovico Antinori]] e in una carta della [[diocesi dei Marsi]] del 1735 di Diego (Didacus) de Revillas, in cui nell'area denominata Luppa appariva chiara una consistente circolazione idrica sotterranea. L'ingresso della cavità fu scoperto alla fine del 1800 da due escursionisti, Giovanni Voltan e Ignazio Carlo Gavini, molto attivi nella [[Marsica]]. |
L'origine del nome dell'inghiottitoio non è chiara, potrebbe essere collegata al nome [[Dialetti marsicani|dialettale]] dell'[[upupa]] o del [[Canis lupus|lupo]], al termine latino "lapis" (ovvero "pietra"), oppure a "scyphus" ("scifo", "vaso"). Di certo il toponimo "Uppa" o "Ippam" risulta citato in alcuni documenti ecclesiastici risalenti tra l'XI e il XII secolo<ref>{{cita web|url=http://www.rilievoarcheologico.it/marsica_g000003.pdf|titolo=Edilizia storica della Marsica occidentale|autore=Marco Bianchini|editore=rilievoarcheologico.it|pagina=95|accesso=11 ottobre 2016}}</ref> e successivamente nelle opere ''Historiae Marsorum'' di [[Muzio Febonio]], ''Memorie Istoriche delle tre Provincie d'Abruzzo'' di [[Anton Ludovico Antinori]] e in una carta della [[diocesi dei Marsi]] del 1735 di Diego (Didacus) de Revillas, in cui nell'area denominata Luppa appariva chiara una consistente circolazione idrica sotterranea. L'ingresso della cavità fu scoperto alla fine del 1800 da due escursionisti, Giovanni Voltan e Ignazio Carlo Gavini, molto attivi nella [[Marsica]]. |
||
Tuttavia le esplorazioni dell'area ebbero inizio soltanto alla fine degli anni venti del secolo successivo grazie al circolo speleologico [[roma]]no guidato dal [[Carlo Franchetti]]. Furono esplorati inizialmente 400 metri, mentre negli anni successivi si arrivò ad avere una descrizione topografica di almeno 2000 metri<ref>{{cita web|url=https://collidimontebove-maurizio.blogspot.it/2010/09/quanti-feudatari-colli-nel-1280_07.html|titolo=Quanti Feudatari nel 1280 a Colli di Monte Bove|autore=Maurizio Anastasi|editore=Blogspot|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.carsoli.aq.it/archivio17_turismo-luoghi-da-visitare_0_14_145_2.html|titolo=Riserva Naturale delle Grotte di Luppa|editore=Comune di Carsoli|accesso=}}</ref>. |
Tuttavia le esplorazioni dell'area ebbero inizio soltanto alla fine degli anni venti del secolo successivo grazie al circolo speleologico [[roma]]no guidato dal [[Carlo Franchetti]]. Furono esplorati inizialmente 400 metri, mentre negli anni successivi si arrivò ad avere una descrizione topografica di almeno 2000 metri<ref>{{cita web|url=https://collidimontebove-maurizio.blogspot.it/2010/09/quanti-feudatari-colli-nel-1280_07.html|titolo=Quanti Feudatari nel 1280 a Colli di Monte Bove|autore=Maurizio Anastasi|editore=Blogspot|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.carsoli.aq.it/archivio17_turismo-luoghi-da-visitare_0_14_145_2.html|titolo=Riserva Naturale delle Grotte di Luppa|editore=Comune di Carsoli|accesso=}}</ref>. |
Versione delle 00:17, 6 ago 2020
Riserva naturale regionale Grotte di Luppa | |
---|---|
Ingresso dell'inghiottitoio di Luppa | |
Tipo di area | Riserva naturale regionale |
Codice WDPA | 390440 |
Codice EUAP | EUAP1203 |
Class. internaz. | Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie |
Stati | Italia |
Regioni | Abruzzo |
Province | L'Aquila |
Comuni | Sante Marie |
Superficie a terra | 435 ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 8 febbraio 2005, n. 6 |
Gestore | Comune di Sante Marie |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
La riserva naturale regionale Grotte di Luppa è un'area naturale protetta situata nel comune di Sante Marie, in provincia dell'Aquila. La riserva occupa circa 435 ettari ed è stata istituita nel 2005[1]. La riserva prende il nome dalla valle di Luppa, località situata al confine dei comuni marsicani di Sante Marie e Carsoli.
Descrizione
«…Un sedimento, di varia consistenza e natura, onnipresente, che si stratifica anno dopo anno… È questa l'unica testimonianza del trascorrere di un tempo che altrimenti non potresti definire.»
Nel territorio della riserva naturale controllata ricade l'inghiottitoio della Val di Luppa immerso tra i castagneti di cui è ricco il territorio dei monti Carseolani, situati al confine dell'Abruzzo con il Lazio. I confini sono rappresentati dal tracciato della via variante (denominata "quater") della strada statale 5 Via Tiburtina Valeria e dalle località di Valle Malifracia e Fonte Meschino e dai rilievi di Colle delle Pagliare (1206 m s.l.m.), Monte Puzzillo (1046 m s.l.m.) e Pietra Pizzuta (1264 m s.l.m.)[3]. Il sentiero principale, lungo circa cinque chilometri con un dislivello pari a 200 metri, collega i due ingressi principali della riserva situati sulla via variante della Tiburtina Valeria, tra i centri di Sante Marie e Castelvecchio. Esso conduce all'inghiottitoio di Luppa, alla falesia di Pietra Pizzuta, alla grotta del Tesoro, alla Fonte della Rocca, alla Fonte Lattéro e alle chiese di San Quirico e degli Alpini nella parte alta dell'abitato di Sante Marie. Non distante dall'area protetta di Sante Marie si estende la riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca situata nel comune limitrofo di Carsoli, mentre in territorio laziale si trovano le grotte di Val de' Varri.
Grotte di Luppa
Grotte di Luppa | |
---|---|
L'inghiottitoio di Luppa | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Province | L'Aquila |
Altitudine | 1315 m s.l.m. |
Altri nomi | Inghiottitoio di Luppa |
Nel bosco di Luppa, a nord del monte Guardia d'Orlando, si apre a circa 1315 m s.l.m. l'inghiottitoio di Luppa, una grotta attraversata da un torrente sotterraneo e circondata da una vegetazione ubertosa.
L'origine del nome dell'inghiottitoio non è chiara, potrebbe essere collegata al nome dialettale dell'upupa o del lupo, al termine latino "lapis" (ovvero "pietra"), oppure a "scyphus" ("scifo", "vaso"). Di certo il toponimo "Uppa" o "Ippam" risulta citato in alcuni documenti ecclesiastici risalenti tra l'XI e il XII secolo[4] e successivamente nelle opere Historiae Marsorum di Muzio Febonio, Memorie Istoriche delle tre Provincie d'Abruzzo di Anton Ludovico Antinori e in una carta della diocesi dei Marsi del 1735 di Diego (Didacus) de Revillas, in cui nell'area denominata Luppa appariva chiara una consistente circolazione idrica sotterranea. L'ingresso della cavità fu scoperto alla fine del 1800 da due escursionisti, Giovanni Voltan e Ignazio Carlo Gavini, molto attivi nella Marsica.
Tuttavia le esplorazioni dell'area ebbero inizio soltanto alla fine degli anni venti del secolo successivo grazie al circolo speleologico romano guidato dal Carlo Franchetti. Furono esplorati inizialmente 400 metri, mentre negli anni successivi si arrivò ad avere una descrizione topografica di almeno 2000 metri[5][6].
Ambiente
Flora
Il paesaggio vegetale è caratterizzato dalla presenza di castagneti, faggete e orno-ostrieti. Oltre alla distribuzione preponderante di Castanea sativa e Fagus sylvatica nel territorio si trova anche l'Acer pseudoplatanus e il Corylus avellana.
Fauna
- Avifauna: upupe, poiane, ghiandaie, gazze, gheppi, allocchi, civette, picchi, merli, fringuelli.
- Mammiferi: volpi, faine, martore, lepri, scoiattoli, tassi, istrici e ricci.
Note
- ^ L. R. 8 febbraio 2005, N. 6, Articolo 138., su www2.consiglio.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 24 agosto 2018.
- ^ Inghiottitoio di Luppa, su terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
- ^ Riserva naturale Grotte della Luppa, su comune.santemarie.aq.it, Comune di Sante Marie. URL consultato il 1º novembre 2016.
- ^ Marco Bianchini, Edilizia storica della Marsica occidentale (PDF), su rilievoarcheologico.it, p. 95. URL consultato l'11 ottobre 2016.
- ^ Maurizio Anastasi, Quanti Feudatari nel 1280 a Colli di Monte Bove, su collidimontebove-maurizio.blogspot.it, Blogspot.
- ^ Riserva Naturale delle Grotte di Luppa, su comune.carsoli.aq.it, Comune di Carsoli.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su riserva naturale regionale Grotte di Luppa
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su riserva naturale regionale Grotte di Luppa
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su grottediluppa.it.
- (EN) Riserva naturale regionale Grotte di Luppa, su Sistema informativo europeo della natura - Common Database on Designated Areas, EEA.
- Regione Abruzzo: rete riserve naturali, su riserveabruzzo.it.