Concilio di Efeso: differenze tra le versioni

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== Le cause del Concilio ==
== Le cause del Concilio ==
===Diatriba tra Nestorio e Cirillo d'Alessandria===
===Diatriba tra Nestorio e Cirillo d'Alessandria===
{{Vedi anche|Nestorianesimo}}L'unità della Chiesa era minacciata da un aspro dibattito che riguardava la persona e la divinità di [[Gesù Cristo]]. Si confrontavano due scuole: quella antiochena, capeggiata dal monaco [[Nestorio]], e quella alessandrina, che vedeva alla testa il principale oppositore delle tesi di Nestorio, ovvero [[Cirillo di Alessandria]]. Se Nestorio sosteneva che Cristo avesse sì due nature, ma non fossero unite fra di loro nel vincolo ipostatico<ref>{{cita web|url = http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=30320&menuR=2&menuS=2|titolo = Nestorianesimo|accesso = |editore = |data = }}</ref>, Cirillo sottolineava invece con forza la natura divina di Cristo<ref name=":0">{{cita libro|autore = G.Filoramo - D.Menozzi|titolo = L'Antichità|collana = Storia del Cristianesimo|p = 345}}</ref>. Connessa alla disputa su Gesù Cristo, vi era quella legata all'appellativo ''Theotokos'' relativo alla Madonna: i nestoriani affermavano infatti che Maria fosse solamente ''Christotokos''<ref name=":1">{{cita libro|titolo = Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci|curatore = Georges Gharib|p = 451|url = https://books.google.it/books?id=fq-udoKHH5wC&pg=PA451&dq=Concilio+di+Efeso+431&hl=it&sa=X&ei=wB0PVdb0K4T2Uv7ngyg&ved=0CCgQ6AEwAQ#v=onepage&q=Concilio%20di%20Efeso%20431&f=false|accesso=22 marzo 2015}}</ref>, Madre di Gesù-Uomo e non Madre di Dio (cioè Colei che ha accolto in sé, con l'Uomo-Messia anche il Figlio di Dio unito all'Uomo)<ref name=":0" /><ref>La parola "[[Theotokos]]" non significa "Madre di Dio" ma è un sostantivo maschile della [[lingua greca]] che significa letteralmente "divinparto", cioè la divina maternità di Maria; di per sé infatti già nel [[Vangelo di Luca]] [[Elisabetta (madre del Battista)|Santa Elisabetta]] si rivolge a Maria come "Meter tu Kuriu" ovvero "Madre del Signore", richiamo che tuttavia è coerente anche con la definizione proposta da Nestorio di ''Christotokos''.</ref>. La disputa teologica tra le due scuole divenne più violenta allorché Nestorio divenne [[Patriarca di Costantinopoli]] nel 428<ref>{{cita libro|autore = G.Filoramo - D. Menozzi|titolo = L'Antichità|collana = Storia del Cristianesimo|p = 343}}</ref>, ribadendo le sue posizioni teologiche. Ciò suscitò le ire di Cirillo, il quale si rivolse a [[papa Celestino I]] (422-432) e all'imperatore Teodosio II della questione<ref name=":0" />, spingendo quest'ultimo a convocare un concilio perché mettesse pace nella cristianità intera.
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== Il Concilio ==
== Il Concilio ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|curatore= Giuseppe Alberigo, Perikle P. Joanou, Claudio Leonardi e Paolo Prodi |titolo=Conciliorum Oecumenicorum Decreta|editore=Istituto per le Scienze Religiose|città=Bologna|anno=1962|SBN=IT\ICCU\MOD\0218700}}
* {{Cita libro|curatore= Giuseppe Alberigo, Perikle P. Joanou, Claudio Leonardi e Paolo Prodi |titolo=Conciliorum Oecumenicorum Decreta|editore=Istituto per le Scienze Religiose|città=Bologna|anno=1962|SBN=IT\ICCU\MOD\0218700}}
* {{Cita libro|autore = Karl Baus ed Eugen Ewig|titolo = L'Epoca dei Concili|anno = 2007|editore = Jaca Book|città = Milano|opera = Storia della Chiesa|volume = II|ISBN = 978-88-16-30235-8}}
* {{Cita libro|autore = Karl Baus ed Eugen Ewig|titolo = L'Epoca dei Concili|anno = 2007|editore = Jaca Book|città = Milano|collana= Storia della Chiesa|volume = II|ISBN = 978-88-16-30235-8}}
* {{Cita libro|autore=Franca Avonzo De Marini|titolo=Codice Teodosiano e Concilio di Efeso|editore=Maggioli|dataoriginale=Atti dell'Accademia romanistica costantiniana, V Convegno Internazionale 1981|città=Rimini|anno=1984|pagine=106–122|SBN=IT\ICCU\UFI\0413812}}
* {{Cita libro|autore=Franca Avonzo De Marini|titolo=Codice Teodosiano e Concilio di Efeso|editore=Maggioli|dataoriginale=Atti dell'Accademia romanistica costantiniana, V Convegno Internazionale 1981|città=Rimini|anno=1984|pagine=106–122|SBN=IT\ICCU\UFI\0413812}}
* {{Cita libro|autore = Guillen Perez e Maria Gloria De Ploch|titolo = Hombres de Fe, hombres politicos: El Concilio de Efeso (431) y sus partecipantes|collana= Antiguedad y cristianismo|numero= 18|editore = Universidad de Murcia|città = Murcia|anno = 2001|ISBN=9788483716779|lingua=ES}}
* {{Cita libro|autore = Guillen Perez e Maria Gloria De Ploch|titolo = Hombres de Fe, hombres politicos: El Concilio de Efeso (431) y sus partecipantes|collana= Antiguedad y cristianismo|numero= 18|editore = Universidad de Murcia|città = Murcia|anno = 2001|ISBN=978-84-8371-677-9|lingua=ES}}
* {{Cita libro|autore = Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi|titolo = L'Antichità|anno = 2010|editore = Editori Laterza|città = Bari|collana = Storia del Cristianesimo|volume = I|ISBN = 978-88-420-6558-6}}
* {{Cita libro|autore = Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi|titolo = L'Antichità|anno = 2010|editore = Editori Laterza|città = Bari|collana = Storia del Cristianesimo|volume = I|ISBN = 978-88-420-6558-6}}
* {{Cita libro|autore = Georges Gharib|titolo = Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci|anno = Roma|editore = Città Nuova|città = 2001|url = https://books.google.it/books?id=fq-udoKHH5wC&pg=PA289&dq=Concilio+niceno-costantinopolitano&hl=it&sa=X&ei=aNAOVe3BHoOvU5CSg6gM&ved=0CDoQ6AEwAw#v=onepage&q=Concilio%20niceno-costantinopolitano&f=false|accesso = 9 maggio 2015|ISBN = 88-311-9215-9}}
* {{Cita libro|autore = Georges Gharib|titolo = Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci|anno = Roma|editore = Città Nuova|città = 2001|url = https://books.google.it/books?id=fq-udoKHH5wC&pg=PA289&dq=Concilio+niceno-costantinopolitano&hl=it&sa=X&ei=aNAOVe3BHoOvU5CSg6gM&ved=0CDoQ6AEwAw#v=onepage&q=Concilio%20niceno-costantinopolitano&f=false|accesso = 9 maggio 2015|ISBN = 88-311-9215-9}}

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Disambiguazione – Se stai cercando il concilio di Efeso del 449, vedi Secondo concilio di Efeso.
Concilio di Efeso
Concilio ecumenico delle Chiese cristiane
Data431
Accettato dacattolici, ortodossi, vetero-cattolici (III)
Concilio precedentePrimo Concilio di Costantinopoli
Concilio successivoConcilio di Calcedonia
Convocato daImperatore Teodosio II
Presieduto daCirillo di Alessandria
Partecipanti200-250
ArgomentiNestorianesimo, Theotokos, Pelagianesimo
Documenti e pronunciamentile dottrine di Cirillo di Alessandria furono dichiarate consone al Credo Niceno

Il concilio di Efeso fu il terzo concilio ecumenico e si tenne nel 431 a Efeso, in Asia Minore, sotto il regno dell'imperatore d'Oriente Teodosio II (408-450); vi parteciparono approssimativamente 200 vescovi e si occupò principalmente del nestorianesimo.

Le cause del Concilio

Diatriba tra Nestorio e Cirillo d'Alessandria

Lo stesso argomento in dettaglio: Nestorianesimo.

L'unità della Chiesa era minacciata da un aspro dibattito che riguardava la persona e la divinità di Gesù Cristo. Si confrontavano due scuole: quella antiochena, capeggiata dal monaco Nestorio, e quella alessandrina, che vedeva alla testa il principale oppositore delle tesi di Nestorio, ovvero Cirillo di Alessandria. Se Nestorio sosteneva che Cristo avesse sì due nature, ma non fossero unite fra di loro nel vincolo ipostatico[1], Cirillo sottolineava invece con forza la natura divina di Cristo[2]. Connessa alla disputa su Gesù Cristo, vi era quella legata all'appellativo Theotokos relativo alla Madonna: i nestoriani affermavano infatti che Maria fosse solamente Christotokos[3], Madre di Gesù-Uomo e non Madre di Dio (cioè Colei che ha accolto in sé, con l'Uomo-Messia anche il Figlio di Dio unito all'Uomo)[2][4]. La disputa teologica tra le due scuole divenne più violenta allorché Nestorio divenne Patriarca di Costantinopoli nel 428[5], ribadendo le sue posizioni teologiche. Ciò suscitò le ire di Cirillo, il quale si rivolse a papa Celestino I (422-432) e all'imperatore Teodosio II della questione[2], spingendo quest'ultimo a convocare un concilio perché mettesse pace nella cristianità intera.

Il Concilio

Partecipazione

Furono invitati tutti i metropoliti risiedenti all'interno dei confini dell'impero romano; fra gli altri, anche papa Celestino, che inviò come suoi legati due vescovi e il presbitero Filippo, e Agostino d'Ippona. Quest'ultimo però in realtà non partecipò perché morì prima dell'inizio del concilio[6]. A causa delle difficoltà del viaggio, i legati romani arrivarono a dibattito già avviato[3]. Ma anche il patriarca Giovanni di Antiochia ed i vescovi siriani, cioè i maggiori sostenitori delle tesi di Nestorio, arrivarono in ritardo[3], nonostante fossero passate due settimane dall'inizio ufficiale del concilio (7 giugno)[3]. Disattendendo le proposte del comes Candidiano (rappresentante imperiale) e di 68 vescovi, il 21 giugno[7] Cirillo decise di aprire ufficialmente il concilio, per far sì che il peso dei vescovi nestoriani non ancora giunti non fosse d'ostacolo per la vittoria delle sue posizioni dogmatiche. Estromesso Candidiano e protetto dai parabalani che s'era portato dietro da Alessandria[8], Cirillo poté dare inizio alle sessioni conciliari.

Charles-Antoine Bridan, Condanna di Nestorio al Concilio di Efeso nel 431, Bassorilievo, 1787, coro della cattedrale di Notre-Dame di Chartres.

Svolgimento

La prima sessione: la condanna di Nestorio e la definizione dogmatica della Theotókos

Il 22 giugno 431 Cirillo, in qualità di presidente, chiese per tre volte al latitante Nestorio di comparire davanti al concilio per discolparsi[7]. Visto che Nestorio si rifiutava di comparire, Cirillo chiese ai padri conciliari di confrontare le due dichiarazioni di fede proposte da lui medesimo (supportate da papa Celestino I[8]) e da Nestorio, e decidere quale delle due fosse più vicina alla dichiarazione di Nicea[7][9]. Inoltre, i padri presenti quel giorno fecero propria la tesi contenuta nella Seconda lettera di Cirillo[10] a Nestorio, in cui il patriarca alessandrino affermava che Maria è “genitrice di Dio”, Theotókos, perché ha dato alla luce non un uomo, ma Dio come uomo. Accogliendo la dottrina di Cirillo, 197 padri conciliari[6][11] condannarono gli insegnamenti del nestorianesimo e stabilì che Gesù è una persona sola, non due persone distinte, completamente Dio e completamente uomo, con un'anima e un corpo razionali.

La reazione dei nestoriani e la conclusione del concilio

Quando Giovanni di Antiochia giunse il 26 giugno[6] ad Efeso per controbattere alle posizioni di Cirillo, si rese conto che era troppo tardi[6]. Prontamente, il patriarca antiocheno organizzò un contro-sinodo per rispondere alle definizioni dogmatiche dei filo-niceni, deponendo e scomunicando Cirillo e il principale vescovo a lui fedele, Memnone di Efeso[11]. Benché gli ultimi canoni fossero stati già sottoscritti dai padri il 31 luglio[12] al termine delle cinque sessioni[12], le continue tensioni politiche e gli stati di agitazione anche tra la popolazione di Efeso e di Costantinopoli non permisero una conclusione effettiva dei lavori sinodali, fatto che costrinse Teodosio II ad imporsi con autorità proclamando il Concilio sciolto nell'ottobre del medesimo anno[11].

Canoni e decreti conciliari

L'unione di due nature in Cristo si è compiuta in modo perfetto nel seno di Maria, con la precisazione che la divinità del Verbo non ha avuto inizio nel corpo di Maria, ma ha preso da lei quella natura umana completa che in lei ha unita a sé:

«Noi quindi confessiamo che il nostro signore Gesù figlio unigenito di Dio, è perfetto Dio e perfetto uomo, (composto) di anima razionale e di corpo; generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, nato, per noi e per la nostra salvezza, alla fine dei tempi dalla vergine Maria secondo l'umanità; che è consostanziale al Padre secondo la divinità, e consostanziale a noi secondo l'umanità, essendo avvenuta l'unione delle due nature. Perciò noi confessiamo un solo Cristo, un solo Figlio, un solo Signore.»

Il concilio dichiarò inoltre come completo il testo del Credo Niceno del 325 e vietò qualsiasi ulteriore cambiamento (aggiunta o cancellazione) ad esso. Il concilio condannò inoltre il pelagianismo[13]. Vennero approvati sei canoni[14], con due dichiarazioni finali:

  • Il canone 1 decretava l'anatema sul pelagiano Celestio[15].
  • I canoni da 2 a 5 decretavano l'anatema sul nestorianesimo, specialmente verso quegli ecclesiastici coinvolti con Nestorio[16].
  • Il canone 6 decretava che chi non si atteneva ai canoni di Efeso era scomunicato[16].

Seguono, poi, la professione di fede stabilita a Nicea e il suo valore ecumenico; una condanna contro la setta dei Messaliani; ed infine si ribadisce la suddivisione ecclesiastica nei vari patriarcati e le rispettive province.[16]

Cirillo d'Alessandria, in una vecchia icona.

Conseguenze

I destini dei protagonisti del Concilio

Nestorio, dopo la conclusione del concilio, fu rimosso dal seggio patriarcale costantinopolitano e inviato prima, come monaco, in Siria e poi in Egitto, ove morirà nel 450[11]. Cirillo fu accolto ad Alessandria come un trionfatore, mentre Memnone continuò ugualmente a guidare la sua diocesi fino alla morte[11]. La disputa dottrinale tra le parti fu invece superata solo nel 433 quando, grazie all'intervento del vescovo Acacio di Beroea e dell'eremita Simeone Stilita, Giovanni di Antiochia e Cirillo di Alessandria raggiunsero un accordo detto della Formula di unione[11]. Giovanni accettò l'attribuzione alla Vergine del titolo di theotòkos, Cirillo rinunciò agli anatemi contro Nestorio[11]. Naturalmente l'attribuzione cristologica a Maria è di rilevanza teologica superiore all'anatematismo comminato e poi ritirato.

Conseguenze a lungo termine

Cirillo e il monofisismo

Lo stesso argomento in dettaglio: Monofisismo.

Cirillo, nel sottolineare la dimensione divina del Cristo a discapito di quella umana proposta da Nestorio, finì per gettare le basi del movimento monofisita, che tanto seguito troverà nelle regioni medio-orientali, nell'Egitto e presso l'archimandrita costantinopolitano Eutiche. Il monofisismo, sostenitore dell'unica natura divina del Cristo, susciterà quella pericolosa controversia teologica che porterà a Calcedonia.

Il nestorianesimo

Il nestorianesimo non fu colpito mortalmente. Benché fosse stato dichiarato illegale anche dalle leggi imperiali, i nestoriani riuscirono a riorganizzarsi all'interno dell'impero Sasanide, ove fu definita, nel sinodo di Seleucia del 486, la teologia nestoriana[17]. Da quel momento, i nestoriani continuarono la loro attività missionaria, estendendosi per tutto l'impero Sasanide fino a raggiungere la Cina[18].

Quadro storico

16 luglio 1054


Note

  1. ^ Nestorianesimo, su thes.bncf.firenze.sbn.it.
  2. ^ a b c G.Filoramo - D.Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, p. 345.
  3. ^ a b c d Georges Gharib (a cura di), Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci, p. 451. URL consultato il 22 marzo 2015.
  4. ^ La parola "Theotokos" non significa "Madre di Dio" ma è un sostantivo maschile della lingua greca che significa letteralmente "divinparto", cioè la divina maternità di Maria; di per sé infatti già nel Vangelo di Luca Santa Elisabetta si rivolge a Maria come "Meter tu Kuriu" ovvero "Madre del Signore", richiamo che tuttavia è coerente anche con la definizione proposta da Nestorio di Christotokos.
  5. ^ G.Filoramo - D. Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, p. 343.
  6. ^ a b c d Gianni Gennari, Il Concilio di Efeso (431 d.C.), in Vatican Insider, 19 settembre 2012. URL consultato il 23 marzo 2015.
  7. ^ a b c Georges Gharib (a cura di), Testi mariani del primo millennio, p. 452. URL consultato il 23 marzo 2015.
  8. ^ a b G.Filoramo - D.Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, p. 346.
  9. ^ G.Filoramo - D.Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, pp. 346-347.
  10. ^ La Terza lettera di Cirillo a Nestorio fu letta e poi messa agli atti. Per il testo, si veda qui.
  11. ^ a b c d e f g G.Filoramo - D.Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, p. 347.
  12. ^ a b Concilio di Efeso su intratext, su intratext.com, Eulogos, 2007. URL consultato il 23 marzo 2015.
  13. ^ Si fa, infatti, il nome di Celestio, uno dei principali partigiani di Pelagio.
  14. ^ Su intratext e su documenta catholica omnia vengono riportati 6 canoni, mentre su Christian Classics Ethereal Library ne vengono riportati 8 canoni. Tenendo conto che i primi due siti si affidano a studi patristici di alto livello quali quelli compiuti dal Migne e da altri studiosi tedeschi dell'800, e facendo un confronto tra le due proposte, si può concludere che il sito Christian Classics Ethereal Library aggiunga come settimo e ottavo canone ulteriori due dichiarazioni conciliari finali.
  15. ^ Karl Baus-Eugen Ewig, Storia della Chiesa, vol. 2, p. 191.
  16. ^ a b c Concilio di Efeso, su documentacatholicaomnia.eu. URL consultato il 23 marzo 2015.
  17. ^ G.L.Potestà - G.Vian, Storia del Cristianesimo, p. 108.
  18. ^ G.Filoramo - D.Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, pp. 347-348.

Bibliografia

  • Giuseppe Alberigo, Perikle P. Joanou, Claudio Leonardi e Paolo Prodi (a cura di), Conciliorum Oecumenicorum Decreta, Bologna, Istituto per le Scienze Religiose, 1962, SBN IT\ICCU\MOD\0218700.
  • Karl Baus ed Eugen Ewig, L'Epoca dei Concili, collana Storia della Chiesa, II, Milano, Jaca Book, 2007, ISBN 978-88-16-30235-8.
  • Franca Avonzo De Marini, Codice Teodosiano e Concilio di Efeso, Rimini, Maggioli, 1984 [Atti dell'Accademia romanistica costantiniana, V Convegno Internazionale 1981], pp. 106–122, SBN IT\ICCU\UFI\0413812.
  • (ES) Guillen Perez e Maria Gloria De Ploch, Hombres de Fe, hombres politicos: El Concilio de Efeso (431) y sus partecipantes, collana Antiguedad y cristianismo, n. 18, Murcia, Universidad de Murcia, 2001, ISBN 978-84-8371-677-9.
  • Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi, L'Antichità, collana Storia del Cristianesimo, I, Bari, Editori Laterza, 2010, ISBN 978-88-420-6558-6.
  • Georges Gharib, Testi mariani del primo Millennio: Padri e altri autori greci, 2001, Città Nuova, Roma, ISBN 88-311-9215-9. URL consultato il 9 maggio 2015.
  • Gian Luca Potestà e Giovanni Vian, Storia del Cristianesimo, Bologna, Il Mulino, 2010, ISBN 978-88-15-13763-0.
  • Luigi Scipioni, Nestorio e il concilio di Efeso: storia, dogma, critica, collana Studia Patristica Mediolanensia, Milano, Vita e pensiero, 1974, SBN IT\ICCU\SBL\0466358.
  • Francesco Erasmo Sciuto, Un episodio sconosciuto della controversia cristologica durante il Concilio d'Efeso: Euterio di Tiana contro Teodoto d'Ancira, Catania, Libreria Urzi, 1984, SBN IT\ICCU\CFI\0060655.

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