Arturo Checchi: differenze tra le versioni

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== Attività espositiva ==
== Attività espositiva ==
Tenne svariate esposizioni personali a Firenze; partecipò alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] (nel 1926, 1928, 1932, 1934, 1936 e 1940), alle prime otto edizioni della [[Quadriennale di Roma]]<ref>{{Cita|Archivio Biblioteca Quadrennale}}.</ref> e a collettive di grafica a Firenze, [[New York]], [[Parigi]], [[Varsavia]], [[Riga]].Fu inoltre presente all'Esposizione internazionale d'arte di Barcellona, indetta nel 1931 dal [[Sindacalismo fascista|Sindacato nazionale Fascista]]. Noto anche come acquafortista e disegnatore, ha preso parte alla [[Mostra Internazionale della Grafica di Palazzo Strozzi]] del 1968-69 e pubblicato ''Immagini'', 33 litografie originali, ''Fucecchio di allora'', 44 acqueforti e xilografie giovanili, oltre ad altre incisioni.<ref name=DBI></ref>
Tenne svariate esposizioni personali a Firenze; partecipò alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] (nel 1926, 1928, 1932, 1934, 1936 e 1940), alle prime otto edizioni della [[Quadriennale di Roma]]<ref>{{Cita|Archivio Biblioteca Quadrennale}}.</ref> e a collettive di grafica a Firenze, [[New York]], [[Parigi]], [[Varsavia]], [[Riga]].Fu inoltre presente all'Esposizione internazionale d'arte di Barcellona, indetta nel 1931 dal [[Sindacalismo fascista|Sindacato nazionale Fascista]]. Noto anche come acquafortista e disegnatore, ha preso parte alla [[Mostra Internazionale della Grafica di Palazzo Strozzi]] del 1968-69 e pubblicato ''Immagini'', 33 litografie originali, ''Fucecchio di allora'', 44 acqueforti e xilografie giovanili, oltre ad altre incisioni.<ref name=DBI/>


== Premi e riconoscimenti ==
== Premi e riconoscimenti ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*{{DBI|nome = CHECCHI, Arturo|nomeurl = arturo-checchi|autore = Antonio Pandolfelli|anno = 1980|volume = 24|accesso = 20 settembre 2014|cid=A.Pandolfelli,DBI }}
*{{DBI|nome = CHECCHI, Arturo|nomeurl = arturo-checchi|autore = Antonio Pandolfelli|anno = 1980|volume = 24|accesso = 20 settembre 2014|cid=A.Pandolfelli,DBI }}
* {{Cita libro|autore=[[Luciano Caramel]]|autore2=Carlo Pirovano|titolo=Opere del Novecento|editore= Electa|città = Milano|anno=1974|opera = Galleria d'arte moderna |cid=Caramel-Pirovano|sbn= IT\ICCU\LO1\0624854}}
* {{Cita libro|autore=[[Luciano Caramel]]|autore2=Carlo Pirovano|titolo=Opere del Novecento|editore= Electa|città = Milano|anno=1974|collana= Galleria d'arte moderna |cid=Caramel-Pirovano|sbn= IT\ICCU\LO1\0624854}}
*{{Cita libro|autore = Giovanna Uzzani|titolo = La pittura in Italia. Il novecento/1|curatore = Carlo Pirovano |editore = Mondadori Electa|città = |anno = 1997|annooriginale = |volume = I|edizione = |capitolo = La pittura del primo Novecento in Toscana (1900-1945)|cid=G.Uzzani |ISBN = 8843539639}}
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* {{Cita libro|autore=Vittorio Pica|titolo=Gli impressionisti francesi|url=https://archive.org/details/glimpressionist00picagoog|editore=Istituto Italiano D'arti Grafiche|città = Bergamo|anno=1908|cid=V.Pica|sbn= IT\ICCU\CUB\0502735}}
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* {{Cita libro|curatore=[[Piero Bargellini]]|titolo=I piatti spezzati di Arturo Checchi|editore= Nuovedizioni Vallecchi|
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 13:01, 26 giu 2017

Un paesaggio di Arturo Checchi

Arturo Checchi (Fucecchio, 29 settembre 1886Perugia, 24 dicembre 1971) è stato un pittore italiano.

Biografia

Iniziò dodicenne lo studio del disegno con un insegnante privato e nel 1902 frequentò per tre anni l'Accademia di belle arti di Firenze sotto la guida di Alfonso De Carolis. Terminata l'Accademia iniziò l'attività di decoratore e proseguì gli studi di disegno fino alla scoppio della Prima Guerra Mondiale, che lo costrinse al ritorno a Fucecchio.

Dopo la sua prima formazione artistica, compie un viaggio in Germania, dove conosce i pittori della Jugend e gli espressionisti.

Insegnò alle Accademie di Perugia (dal 1925, e dove sposò una sua allieva, Zena Fettucciari), di Brera (dal 1939) e Firenze (dal 1942 al 1961)[1]

Stile pittorico

Aderente al gusto pittorico toscano dell'epoca, Checchi fu tra i primi pittori ad orientarsi allo stile di Cézanne, che Vittorio Pica fece conoscere in Italia nel 1908 con la pubblicazione Gli Impressionisti francesi, «suggestionati dalla mirabile capacità di sintesi e dalla volontà del francese di creare astratte armonie di masse e di toni». La sua tavolozza risultava però anche arricchita da un'incisività coloristica attinta da Van Gogh e Gauguin.[2][3]

Opere in collezioni pubbliche

Sue opere sono conservate nelle seguenti collezioni pubbliche:

Dal 1975 sono esposte a Vallombrosa due sculture: La sirena (1932) e Bimba al sole (1935). A Perugia sono esposte Il violino (giardini di piazza Italia) e La chitarra (foyer del Teatro Morlacchi).

Attività espositiva

Tenne svariate esposizioni personali a Firenze; partecipò alla Biennale di Venezia (nel 1926, 1928, 1932, 1934, 1936 e 1940), alle prime otto edizioni della Quadriennale di Roma[5] e a collettive di grafica a Firenze, New York, Parigi, Varsavia, Riga.Fu inoltre presente all'Esposizione internazionale d'arte di Barcellona, indetta nel 1931 dal Sindacato nazionale Fascista. Noto anche come acquafortista e disegnatore, ha preso parte alla Mostra Internazionale della Grafica di Palazzo Strozzi del 1968-69 e pubblicato Immagini, 33 litografie originali, Fucecchio di allora, 44 acqueforti e xilografie giovanili, oltre ad altre incisioni.[1]

Premi e riconoscimenti

  • Medaglia d'oro alla Internazionale di grafica a Palazzo Pitti (1927)
  • Medaglia d'oro dal Centro internazionale per la cultura e per le arti di Montenero (1970)

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN29804802 · ISNI (EN0000 0000 6631 0977 · SBN CFIV030468 · BAV 495/144607 · ULAN (EN500029226 · LCCN (ENn50036249 · GND (DE119361213 · BNF (FRcb14971574w (data)