Giacomo Francesco Edoardo Stuart: differenze tra le versioni

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Versione delle 01:10, 3 mar 2014

Giacomo Francesco Edoardo
Giacomo III e VIII
James Francis Edward Stuart, "Il vecchio Pretendente"
Pretendente giacobita
Stemma
Stemma
PredecessoreGiacomo II e VII
SuccessoreCarlo III
Nome completoJames Francis Edward Stuart
TrattamentoAltezza Reale
Altri titoliPrincipe di Galles
Duca di Cornovaglia
Duca di Rothesay
Duca di Chester
Principe di Scozia
NascitaSt. James's Palace, Londra, Regno d'Inghilterra, 10 giugno 1688
MortePalazzo Muti, Roma, Stato della Chiesa, 1 gennaio 1766
Luogo di sepolturaBasilica di San Pietro, Città del Vaticano
DinastiaStuart
PadreGiacomo II e VII
MadreMaria di Modena
ConsortePrincipessa Maria Clementina Sobieska
FigliCarlo Edoardo Stuart
Enrico Benedetto Stuart
ReligioneCattolicesimo

Giacomo Francesco Edoardo Stuart (Londra, 10 giugno 1688Roma, 1º gennaio 1766) era figlio di Giacomo II Stuart, re di Scozia e d’Inghilterra, e della sua seconda moglie, Maria Beatrice d’Este, dei duchi di Modena e Reggio, entrambi esiliati dopo la Gloriosa rivoluzione. Fu il pretendente giacobita al trono d'Inghilterra (Giacomo III) e di Scozia (Giacomo VIII).

Biografia

Seguì ancora in fasce i genitori nell’esilio in Francia. Alla morte del padre, avvenuta nel 1702, ne ereditò i diritti al trono e fu riconosciuto dai giacobiti e da Luigi XIV, presso cui viveva, come re d’Inghilterra, con il nome di Giacomo III, e di Scozia, come Giacomo VIII. Fra i sostenitori degli Hannover fu successivamente conosciuto come Vecchio Pretendente. Per ben due volte, nel 1708 e nel 1715, tentò di sbarcare in Scozia con l'aiuto del nobile John Erskine ma tutte e due le volte l’impresa finì male e il principe non riuscì mai a recuperare il trono dei suoi avi.

Tra il 1717 e il 1718 trascorse parte dell'esilio nella città di Urbino, all'epoca facente parte dello Stato Pontificio[1].

Nel 1719 si trasferì a Roma, nel palazzo dei marchesi Muti Papazzurri a piazza Santi Apostoli, dove fu accolto amabilmente da Papa Clemente XI che riconobbe a Giacomo Edoardo ed alla moglie i titoli di re e regina di Inghilterra e di Scozia. La protezione dei pontefici proseguì con il successore di Clemente, Innocenzo XIII che, a seguito della mediazione del cardinale Filippo Antonio Gualterio, stabilì per gli Stuart un vitalizio di ottomila scudi romani, che permisero loro di organizzare una piccola corte: Francesco Maria Conti, di Siena, cugino del papa, fu gentiluomo di camera della corte stuardiana. La protezione dei papi continuò con i papi successivi, almeno fino a Benedetto XIV, che volle conferire la porpora cardinalizia al figlio minore di Giacomo Edoardo, Enrico Benedetto, nel 1747 quando questi era appena ventunenne: per festeggiare il giovane che si recava a ricevere il galero cardinalizio, il papa stabilì lo sparo di salve di cannone da Castel Sant'Angelo "trattandosi di un figlio di re". Con l’avvento al soglio pontificio di Clemente XIII, la situazione mutò in quanto il nuovo papa non volle più accordare agli Stuart trattamenti regali.

Nel 1743 Giacomo Edoardo nominò reggente il figlio primogenito, Carlo Edoardo, il Giovane Pretendente, con l’incarico di restaurare il trono degli Stuart, nomina che fu preludio allo sbarco del principe in Scozia nel 1744 ed alla guerra civile che si concluse con la sconfitta di Carlo Edoardo nella brughiera di Culloden, il 16 aprile 1746.

Matrimonio ed eredi

Arma di Giacomo Francesco Edoardo Stuart, principe di Galles

Giacomo Edoardo Stuart sposò, il 3 settembre 1719 nella cappella del palazzo episcopale di Montefiascone, la principessa Maria Clementina Sobieski (18 luglio 1702 – 18 gennaio 1735), nipote del re di Polonia Giovanni III Sobieski, vincitore dei turchi a Vienna nel 1683. Da questo matrimonio nacquero due figli:

Dopo la morte della moglie, Giacomo Edoardo continuò a vivere a Roma in grande ritiratezza e fervore religioso.

Successione giacobita

Alla sua morte il figlio Carlo Edoardo fu riconosciuto dai giacobiti come re Carlo III d’Inghilterra e di Scozia. Morto costui senza discendenza legittima, il fratello Enrico Benedetto, cardinale e vescovo di Frascati gli succedette nella pretensione col nome di re Enrico IX d’Inghilterra e I di Scozia. Con la morte del cardinale, avvenuta nel 1807, si estinse la linea reale maschile degli Stuart.

Onorificenze

Gran Maestro dell'Ordine del Cardo (giacobita) - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia

  • Rizzatti M. L., Gli Stuart – I Tudor, Arnoldo Mondadori Editore, Verona 1972.
  • McCrimmon R., La lunga battaglia. Mille anni di storia scozzese, Tarab Edizioni, Firenze 1998.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Pretendente al trono d'Inghilterra Successore
Giacomo II 1701-1766
Giacomo III
Carlo Edoardo Stuart

Predecessore Pretendente al trono di Scozia Successore
Giacomo VII 1701-1766
Giacomo VIII
Carlo Edoardo Stuart

Predecessore Pretendente al trono d'Irlanda Successore
Giacomo II 1701-1766
Giacomo III
Carlo Edoardo Stuart

Predecessore Pretendente al trono di Francia Successore
Giacomo II d'Inghilterra 1701-1766 Carlo Edoardo Stuart

Predecessore Erede al trono inglese, scozzese e irlandese Successore
Maria, principessa d'Orange Erede apparente
1688-1689
Guglielmo III e Maria II
Eredi reciproci poiché entrambi regnanti

Predecessore Principe di Galles Successore
Carlo, principe di Galles 1688-1701 Giorgio, principe del Galles

Predecessore Duca di Cornovaglia Successore
Carlo, duca di Cornovaglia 1688-1701 Giorgio, duca di Cornovaglia

Predecessore Duca di Rothesay Successore
Carlo, duca di Rothesay 1688-1701 Giorgio, duca di Rothesay

Note

  1. ^ Urbino riscopre il suo re: Giacomo III Stuart, su ilrestodelcarlino.it, 7 gennaio 2014. URL consultato il 13 gennaio 2014.
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