Aiuto:IPA per l'italiano: differenze tra le versioni
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m aggiunta la voce mancante per la monovibrante alveolare /ɾ/ |
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| '''R'''oma; mo'''r'''te; |
| '''R'''oma; mo'''r'''te; '''r'''iso<ref name=":0">La [[Consonante vibrante|vibrante]] può essere realizzata come [[Monovibrante alveolare|monovibrante]] in sillaba non accentata quando non è geminata, mentre in sillaba accentata e quando è geminata è sempre realizzata come polivibrante.</ref> |
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| '''R'''oma; mo'''r'''te; quatt'''r'''o<ref name=":0">La [[Consonante vibrante|vibrante]] può essere realizzata come [[Monovibrante alveolare|monovibrante]] in sillaba non accentata quando non è geminata, mentre in sillaba accentata e quando è geminata è sempre realizzata come polivibrante.</ref> |
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|align="center" |<big>[[Fricativa alveolare sorda|s]]</big> |
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Versione delle 23:02, 14 mag 2023
La tabella seguente riporta i simboli dell'alfabeto fonetico internazionale (AFI) utilizzati per la lingua italiana. Questi simboli sono usati nelle trascrizioni fonetiche e fonemiche della lingua italiana.
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Note
- ^ Se le consonanti sono scritte doppie, sono geminate: per esempio gatto /ˈɡatto/, acqua /ˈakkwa/. Con le consonanti affricate la geminazione si segnala raddoppiando il monogramma (pazzo /ˈpaʦʦo/, laccio /ˈlaʧʧo/) oppure raddoppiando il primo simbolo della legatura (pazzo /ˈpatt͡so/ o /ˈpattso/, laccio /ˈlatt͡ʃo/ o /ˈlattʃo/); in questa tabella viene utilizzata la prima convenzione.
- ^ a b Più precisamente le consonanti /t/ e /d/ dell'italiano sono dentali e andrebbero segnalate con [t̪] e [d̪]; per semplicità sono usate le lettere senza il diacritico.
- ^ a b c d e /ʎ/, /ɲ/, /ʃ/, /ʦ/ e /ʣ/ sono sempre geminate tra vocali.
- ^ a b c La nasale si assimila sempre per luogo di articolazione a quello della consonante successiva. Quindi la n in /nk/ o /nɡ/ è velare [ŋ], quella in /nf/ o /nv/ è labiodentale [ɱ], e solo [m] si trova davanti /p/ o /b/.
- ^ a b La vibrante può essere realizzata come monovibrante in sillaba non accentata quando non è geminata, mentre in sillaba accentata e quando è geminata è sempre realizzata come polivibrante.
- ^ L'italiano contrasta distintivamente sette vocali nelle sillabe toniche, che si riducono a cinque in quelle atone, dove non compaiono mai le vocali medio-basse /ɛ/ e /ɔ/: per esempio, posso /ˈpɔsso/ (e non /ˈpɔssɔ/). Tali vocali possono comparire in sillabe su cui cade un accento secondario (portasapone /ˌpɔrtasaˈpone/, sempreverde /ˌsɛmpreˈverde/).
- ^ a b In aggiunta ai monottonghi ci sono dittonghi, composti dalla sequenza di una vocale e [i̯] o [u̯]:
- /ai/ di baita
- /ei/ di potei
- /ɛi/ di sei
- /oi/ di voi
- /ɔi/ di poi
- /ui/ di lui
- /au/ di auto
- /eu/ di pleurite
- /ɛu/ di neutro
- /iu/ di riuscire
- ^ Le vocali accentate in sillaba che termina con una vocale singola, tranne che per l'ultima sillaba di una parola, sono sempre lunghe: fato [ˈfaːto] ~ fatto [ˈfatto]. Mioni (2001:175), Kramer (2009:51), Albano Leoni e Maturi (2007:72) riportano che l'allungamento avviene in qualunque sillaba aperta non finale; Rogers e D'Arcangeli (2004) affermano invece che l'allungamento vocalico è un fenomeno controverso.
Bibliografia
- Kramer M. (2009). The phonology of Italian, Oxford: Oxford University Press.
- Mioni A. M. (2001). Elementi di fonetica, Padova: Unipress.
- Albano Leoni F., Maturi P. (1995). Manuale di fonetica, Roma: La Nuova Italia Scientifica.
- Rogers D., D'Arcangeli L. (2004). Illustrations of the IPA: Italian, in Journal of the International Phonetics Association, Cambridge: Cambridge University Press, pp. 117–121.