Affricata postalveolare sorda
Affricata postalveolare sorda | |
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IPA - numero | 103 (134) |
IPA - testo | t͡ʃ |
IPA - immagine | ![]() |
Unicode | U+02A7 |
Entity | ʧ |
SAMPA | tS
|
X-SAMPA | tS
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Kirshenbaum | tS
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Ascolto | |
L'affricata postalveolare sorda è una consonante affricata presente in molte lingue, che in base all'alfabeto fonetico internazionale è rappresentata con la sequenza t͡ʃ (in passato, con la legatura ʧ).
Nella lingua italiana tale fono, detto anche C dolce, è reso ortograficamente con la lettera ⟨c⟩ seguita dalle vocali e, i, oppure col digramma ⟨ci⟩ seguito dalle vocali a, o, u. Corrisponde alla c di amici.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
L'affricata postalveolare sorda presenta le seguenti caratteristiche:
- il suo modo di articolazione è affricato, perché questo fono è dovuto alla sequenza di una fase occlusiva e di una fase fricativa;
- il suo luogo di articolazione è postalveolare, perché per produrre tale suono occorre appoggiare la lingua al di là degli alveoli;
- è una consonante sorda, in quanto viene prodotta senza l'ausilio delle corde vocali.
Altre lingue[modifica | modifica wikitesto]
Catalano e basco[modifica | modifica wikitesto]
Nelle lingue catalana e basca, corrisponde al digramma ⟨tx⟩.
Francese[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua francese tale fono è reso con la grafia ⟨tch⟩, ma è presente solo in parole straniere:
- tchao /t͡ʃaˈo/. Però la pronuncia effettiva fatta imitando l'originale è piuttosto [kʃ] senza toccare i denti colla lingua: [kʃaˈo]. Così è fisicamente più economico, ma la differenza è poco sensibile all'udito.
Friulano[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua friulana il fono è reso: con il grafema ⟨ç⟩, cioè una c con cediglia, sempre in fine di parola, e davanti ad a, o, u:
- glaç "ghiaccio"
- çate "zampa"
- çontefûr "attraverso" [ʧɔŋtɛfʊ:r]
- çuet "zoppo"
È reso anche con il grafema ⟨c⟩ di fronte a e ed i:
- ciale "cicala", un'eccezione in cui il suono è reso con ⟨ci⟩ (invece di ⟨ç⟩) davanti ad a
- cenzi "circondare, accerchiare" [ʧɛnʤi]
- cidin "silenzio, silenzioso"
Inglese[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua inglese tale fono è reso con i grafemi ⟨ch⟩ (che comunque può indicare anche altri suoni) o ⟨tch⟩. Si noti che il primo, in italiano, è invece riservato alla "c dura" (occlusiva velare sorda). Un esempio inglese è:
- such "tale" /ˈsʌt͡ʃ/
Lingue slave e baltiche[modifica | modifica wikitesto]
Nelle lingue slave che utilizzano l'alfabeto latino (ceco, slovacco sloveno, croato ma non il polacco che non possiede questo suono, sostituito da un'affricata retroflessa sorda), tale fono è sempre reso con la lettera ⟨č⟩. La lettera ⟨č⟩ è analogamente utilizzata nelle lingue baltiche (ossia lettone e lituano).
In alcune delle lingue slave che utilizzano l'alfabeto cirillico (bielorusso, ucraino, bulgaro, serbo), tale fono è sempre reso con la lettera ⟨ч⟩
Spagnolo[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua spagnola (castigliano) il fono [t͡ʃ] è reso col digramma ⟨ch⟩:
- chafar "disordine, confusione" [t͡ʃaˈfar]
Tedesco[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua tedesca è rappresentata da un insieme di quattro lettere ⟨tsch⟩:
- Deutschland "Germania" /'dɔʏ̯tʃˌlant/
- Tschüss "arrivederci" /t͡ʃʏs/
Ungherese[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua ungherese è rappresentata col digramma ⟨cs⟩.
Turco[modifica | modifica wikitesto]
Nella lingua turca è rappresentata con ⟨ç⟩.
Esperanto[modifica | modifica wikitesto]
In esperanto è rappresentata dal grafema ⟨ĉ⟩.