I Love the Nightlife (Disco 'Round): differenze tra le versioni

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== Antefatti ==
== Antefatti ==
Alicia Bridges e Susan Hutcheson hanno scritto la canzone nel 1977 per Bill Lowery, fondatore della Southern Music: Bridges aveva suggerito a Hutcheson di scrivere un brano con le parole "[[Disco music|disco]]" e "[[Boogie (genere musicale)|boogie]]" nel titolo dopo aver consultato una top ten musicale in qui vi comparivano solo canzoni con titoli rimandanti ai generi dance.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|url = https://books.google.it/books?id=qOECAAAAMBAJ&pg=PA110&dq=Bridges+write+a+song+with+either+%22disco%22+or+%22boogie%22+in+the+title.&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiVv4WH2PD1AhV3QfEDHWjTA5gQ6AF6BAgCEAI#v=onepage&q=Bridges%20write%20a%20song%20with%20either%20%22disco%22%20or%20%22boogie%22%20in%20the%20title.&f=false|titolo = One Hit Wonder|autore = Jamie Vacca Chambliss|rivista = Atlanta Magazine|volume = 43|numero = 2|editore = Emmis Communications|data = giugno 2003|p = 110|ISSN = 0004-6701|accesso = 8 febbraio 2022}}</ref> Ne è risultato ''Disco 'Round'', che tuttavia è diventato il sottotitolo di ''I Love the Nightlife'', su consiglio del produttore Steve Buckingham che considerava il pezzo un numero [[Rhythm and blues|R&B]] e non disco.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = Farm Lures Hit Producer Here|autore = Walter Carter|rivista = [[The Tennessean]]|editore = [[Gannett]]|data = 5 ottobre 1980|p = 6}}</ref> La stessa Bridges sperava che la canzone ricevesse un'accoglienza da pezzo [[Memphis Soul]], definendolo «un qualcosa che [[Al Green]] poteva cantare».<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = VH1 Looks at Once-Hot Hits|autore = Kevin McDonough|rivista = Daily Record|editore = [[Gannett]]|data = 29 giugno 2002|p = B5}}</ref>
Alicia Bridges e Susan Hutcheson hanno scritto la canzone nel 1977 per Bill Lowery, fondatore della Southern Music: Bridges aveva suggerito a Hutcheson di scrivere un brano con le parole "[[Disco music|disco]]" e "[[Boogie (genere musicale)|boogie]]" nel titolo dopo aver consultato una top ten musicale in cui comparivano solo canzoni con titoli rimandanti ai generi dance.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|url = https://books.google.it/books?id=qOECAAAAMBAJ&pg=PA110&dq=Bridges+write+a+song+with+either+%22disco%22+or+%22boogie%22+in+the+title.&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiVv4WH2PD1AhV3QfEDHWjTA5gQ6AF6BAgCEAI#v=onepage&q=Bridges%20write%20a%20song%20with%20either%20%22disco%22%20or%20%22boogie%22%20in%20the%20title.&f=false|titolo = One Hit Wonder|autore = Jamie Vacca Chambliss|rivista = Atlanta Magazine|volume = 43|numero = 2|editore = Emmis Communications|data = giugno 2003|p = 110|ISSN = 0004-6701|accesso = 8 febbraio 2022}}</ref> Ne è risultato ''Disco 'Round'', che tuttavia è diventato il sottotitolo di ''I Love the Nightlife'', su consiglio del produttore Steve Buckingham che considerava il pezzo un numero [[Rhythm and blues|R&B]] e non disco.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = Farm Lures Hit Producer Here|autore = Walter Carter|rivista = [[The Tennessean]]|editore = [[Gannett]]|data = 5 ottobre 1980|p = 6}}</ref> La stessa Bridges sperava che la canzone ricevesse un'accoglienza da pezzo [[Memphis Soul]], definendolo «un qualcosa che [[Al Green]] poteva cantare».<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = VH1 Looks at Once-Hot Hits|autore = Kevin McDonough|rivista = Daily Record|editore = [[Gannett]]|data = 29 giugno 2002|p = B5}}</ref>


== Accoglienza ==
== Accoglienza ==

Versione delle 01:56, 27 ott 2022

I Love the Nightlife (Disco 'Round)
singolo discografico
ArtistaAlicia Bridges
Pubblicazione19 giugno 1978
Durata5:37
Album di provenienzaAlicia Bridges
GenereDisco[1]
EtichettaPolydor
ProduttoreSteve Buckingham
RegistrazioneStudio One, Doraville (Geogria)
Formati7", 12", CD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 75 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[3]
(vendite: 1 000 000+)
Alicia Bridges - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
Body Heat
(1979)

I Love the Nightlife (Disco 'Round) è un singolo della cantante statunitense Alicia Bridges, pubblicato il 19 giugno 1978 come primo estratto dal primo album in studio eponimo.

Antefatti

Alicia Bridges e Susan Hutcheson hanno scritto la canzone nel 1977 per Bill Lowery, fondatore della Southern Music: Bridges aveva suggerito a Hutcheson di scrivere un brano con le parole "disco" e "boogie" nel titolo dopo aver consultato una top ten musicale in cui comparivano solo canzoni con titoli rimandanti ai generi dance.[4] Ne è risultato Disco 'Round, che tuttavia è diventato il sottotitolo di I Love the Nightlife, su consiglio del produttore Steve Buckingham che considerava il pezzo un numero R&B e non disco.[5] La stessa Bridges sperava che la canzone ricevesse un'accoglienza da pezzo Memphis Soul, definendolo «un qualcosa che Al Green poteva cantare».[6]

Accoglienza

Il 26 agosto 1998 MTV ha posizionato il brano al numero 37 della lista delle 54 migliori canzoni dell'era disco.[7]

Tracce

7"
  1. I Love the Nightlife (Disco 'Round) – 3:10
  2. Self Applause – 3:23
12" (1978)
  1. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Special Disco Mix) – 5:37
  2. City Rhythm – 3:38
12" (1994)
  1. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Original) – 3:25
  2. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Rapino Brothers Night of The Disco Trash 12" Mix) – 4:47
  3. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Trash Europe Express 12" Mix) – 5:18
  4. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Phillip Damien Extended Vox) – 6:20
CD
  1. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Original) – 3:29
  2. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Real Rapino 7" Mix) – 3:32
  3. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Phillip Damien 7" Mix) – 3:24
  4. I Love the Nightlife (Disco 'Round) (Real Rapino 7" Instrumental) – 3:29

Successo commerciale

Il singolo ha raggiunto la top ten della Billboard Hot 100 nel novembre 1978, dopo ventuno settimane di permanenza in classifica.[8]

Classifiche

Classifiche settimanali

Classifica (1978-95) Posizione
massima
Australia[9] 9
Belgio (Fiandre)[10] 7
Canada[11] 3
Germania[10] 35
Islanda[12] 5
Nuova Zelanda[10] 4
Paesi Bassi[10] 11
Regno Unito[13] 32
Stati Uniti[14] 5
Sudafrica[15] 7

Classifiche di fine anno

Classifica (1978) Posizione
Canada[16] 75
Stati Uniti[17] 88
Classifica (1979) Posizione
Australia[9] 48
Belgio (Fiandre)[18] 77
Canada[19] 107
Paesi Bassi[20] 85
Stati Uniti[21] 64
Classifica (1994) Posizione
Australia[22] 52
Classifica (1995) Posizione
Nuova Zelanda[23] 45

Cover e utilizzo nei media

Nel corso degli anni il brano è stato oggetto di numerose cover da parte di altri artisti, tra cui i Bronski Beat, Tom Jones e Lola Falana, e La India e Nuyorican Soul.[24] Nel 1994 è stato utilizzato nella colonna sonora del film Priscilla - La regina del deserto, che gli ha permesso di rinnovare la sua popolarità.[25] Altri utilizzi noti del brano sono nella commedia del 1979 Amore al primo morso, nella pellicola del 1998 The Last Days of Disco e in varie serie televisive come I Simpson.[26][27]

Note

  1. ^ (EN) Kristina Tunzi, Mileposts, in Billboard, vol. 120, n. 2, Nielsen Business Media, Inc, 12 gennaio 2008, p. 110, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato l'8 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) I Love the Nightlife – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Alicia Bridges - I Love the Nightlife – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Jamie Vacca Chambliss, One Hit Wonder, in Atlanta Magazine, vol. 43, n. 2, Emmis Communications, giugno 2003, p. 110, ISSN 0004-6701 (WC · ACNP). URL consultato l'8 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Walter Carter, Farm Lures Hit Producer Here, in The Tennessean, Gannett, 5 ottobre 1980, p. 6.
  6. ^ (EN) Kevin McDonough, VH1 Looks at Once-Hot Hits, in Daily Record, Gannett, 29 giugno 2002, p. B5.
  7. ^ (EN) Richard L. Eldredge, Peach Buzz, in The Atlanta Journal-Constitution, Cox Enterprises, 26 agosto 1998, p. 38.
  8. ^ (EN) Chartbeat, in Billboard, vol. 94, n. 13, Nielsen Business Media, Inc, 3 aprile 1982, p. 16, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato l'8 febbraio 2022.
  9. ^ a b (EN) Every AMR Top 100 Single in 1979, su top100singles.net. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  10. ^ a b c d (NL) Alicia Bridges – I Love The Nightlife (Disco Round), su Ultratop. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  11. ^ (EN) RPM 100 Singles, su Library and Archives Canada, RPM. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  12. ^ (IS) Íslenski Listinn Topp 40 (Vikuna 18.2 '95 – 25.2 '95), su Timarit, Dagblaðið Vísir. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  13. ^ (EN) I Love the Nightlife - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  14. ^ (EN) Alicia Bridges - Chart history (Hot 100), su Billboard. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  15. ^ (EN) SA Charts 1969 - 1989: Acts B, su rock.co.za. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  16. ^ (EN) Top 200 Singles of '78, su Library and Archives Canada, RPM. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  17. ^ (EN) Top 100 Hits of 1978/Top 100 Songs of 1978, su musicoutfitters.com. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  18. ^ (NL) Jaaroverzichten 1979, su Ultratop. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  19. ^ (EN) 1979 Top 200 Singles, su Library and Archives Canada, RPM. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  20. ^ (NL) Jaaroverzichten – Single 1979, su Dutch Charts. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  21. ^ (EN) Top 100 Hits of 1979/Top 100 Songs of 1979, su musicoutfitters.com. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  22. ^ (EN) ARIA Top Singles of 1994, su top100singles.net. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  23. ^ (EN) Top Selling Singles of 1995, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  24. ^ (EN) Covers of I Love the Nightlife (Disco Round) by Alicia Bridges, su WhoSampled. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  25. ^ (EN) Brent Mann, 99 Red Balloons And 100 Other All Time Great One-Hit Wonders, Citadel Press, 2003, p. 88, ISBN 0806525169.
  26. ^ 1978. Alicia Bridges sfonda con I Love the Nightlife (Disco 'Round), pluricolonna sonora di successo, su 70-80.it, 23 aprile 2020. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  27. ^ (EN) Gilav Padva, Straight Skin, Gay Masks and Pretending to be Gay on Screen, Routledge, 11 maggio 2020, ISBN 1000057674. URL consultato l'8 febbraio 2022.

Collegamenti esterni

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