Smilo von Lüttwitz

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Smilo von Lüttwitz
Smilo von Lüttwitz con i gradi di generalleutnant
NascitaStrasburgo, 23 dicembre 1895
MorteCoblenza, 19 maggio 1975
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Impero tedesco
Germania (bandiera) Repubblica di Weimar
Germania (bandiera) Germania nazista
Germania (bandiera) Germania Ovest
Forza armata Heer
Reichswehr
Wehrmacht
Bundeswehr
ArmaFanteria
Anni di servizio1914 - 1945
1957 - 1960
GradoGeneralleutnant
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
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Smilo Walther Hinko Oskar Costantin Wilhelm von Lüttwitz (Strasburgo, 23 dicembre 1895Coblenza, 19 maggio 1975) è stato un generale tedesco del Deutsches Heer prima e della Wehrmacht poi, decorato con la croce di cavaliere con Fronde di Quercia e Spade.

Figlio del generale Walther von Lüttwitz, Smilo apparteneva ad una famiglia aristocratica di antiche tradizioni militari degli junker, la nobiltà prussiana, e suo padre era a capo di un'ala della "vecchia" destra monarchica tedesca. Il giovane aristocratico fu educato in un'accademia militare, dalla quale uscì tenente di cavalleria. Mobilitato il 3 agosto 1914, fu destinato assieme al suo reggimento al fronte orientale, ove, sotto la supervisione di Hindenburg, si distinse a Tannenberg e a Duna e fu di stanza in Curlandia per qualche tempo operando con il generale Rüdiger von der Goltz alla permanenza monarchica nei Paesi Baltici e combatté contro i russi, venendo insignito di numerose decorazioni militari tedesche e promosso infine capitano e poi maggiore.

Nel 1916, suo fratello Wilfried fu ucciso in azione sul fronte occidentale, e Smilo fu incitato a prendere il suo posto come aiutante di campo del kronprinz (principe ereditario) Guglielmo di Prussia, figlio di Guglielmo II, entrando ben presto nelle grazie di questo. Fu poi aiutante di un generale tedesco in Ucraina contro i russi.

Tornato in Germania, occupò vari posti di ufficiale nel Reichswehr, e nonostante non avesse preso parte al Putsch di Kapp di estrema destra, fu condannato al carcere per due anni. Appoggiò poi il governo di Hindenburg, durante il quale fu promosso colonnello. Nonostante non avesse aderito al Partito Nazista, ricevette da Hitler vari ruoli molto importanti nella Wehrmacht, nella quale ebbe una rapidissima carriera, partendo da generalmajor nel 1942 per arrivare a generalleutnant nel 1944.

Partecipò con successo alle operazioni d'invasione in Polonia e della Francia, e fu poi nominato comandante delle truppe tedesche a nord della Linea Gotica in Italia, avendo un particolare merito in quanto comandante della 26. Panzer-Division (26ª Divisione corazzata) nell'impedire alle truppe britanniche di sbarcare di notte nel territorio italiano controllato dai tedeschi. Nonostante non avesse preso parte in nessun modo ai crimini dell'olocausto e avesse presentato spesso reclami contro la crudeltà dimostrata nei confronti dei prigionieri civili e militari nemici, catturato al termine della guerra dagli americani, fu condannato a dieci anni di carcere, che scontò tutti in un campo di prigionia americano presso Amburgo.

Rilasciato, fu reintegrato come generale della Bundeswehr nella Germania Ovest.

Onorificenze tedesche

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Croce di Ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Bertoldo I (Baden) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II classe dell'Ordine del Leone di Zähringen (Baden) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade dell'Ordine della Croce di Ferro - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo d'oro per feriti - nastrino per uniforme ordinaria
Decorazione d'onore generale (Assia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra di II classe (Brunswick) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Federico Augusto di I classe (Oldenburg) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce Tedesca d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito con placca dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo della fanteria d'assalto - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Legionario della Legion of Merit (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
  • Berger, Florian (2000). Mit Eichenlaub und Schwertern. Die höchstdekorierten Soldaten des Zweiten Weltkrieges (in German). Wien, Austria: Selbstverlag Florian Berger. ISBN 3-9501307-0-5.
  • Fellgiebel, Walther-Peer (2000). Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939-1945 (in German). Friedburg, Germany: Podzun-Pallas. ISBN 3-7909-0284-5.
  • Patzwall, Klaus D. and Scherzer, Veit (2001). Das Deutsche Kreuz 1941 - 1945 Geschichte und Inhaber Band II. Norderstedt, Germany: Verlag Klaus D. Patzwall. ISBN 3-931533-45-X.
  • Schaulen, Fritjof (2004). Eichenlaubträger 1940 - 1945 Zeitgeschichte in Farbe II Ihlefeld - Primozic (in German). Selent, Germany: Pour le Mérite. ISBN 3-932381-21-1.
  • Scherzer, Veit (2007). Die Ritterkreuzträger Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives (in German). Jena, Germany: Scherzers Militaer-Verlag. ISBN 978-3-938845-17-2.
  • Williamson, Gordon (2006). Knight's Cross, Oak-Leaves and Swords Recipients 1941-45. Osprey Publishing Ltd. ISBN 1-84176-643-7.
  • Die Wehrmachtberichte 1939-1945 Band 2, 1. Januar 1942 bis 31. Dezember 1943 (in German). München: Deutscher Taschenbuch Verlag GmbH & Co. KG, 1985. ISBN 3-423-05944-3.

Altri progetti

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Predecessore Comandante della 26. Panzer-Division Successore
Titolo inesistente 14 settembre 1942 – 22 gennaio 1944 Hans Hecker

Predecessore Comandante della 26. Panzer-Division Successore
Hans Hecker 20 febbraio – 11 aprile 1944 Hans Boelsen

Predecessore Comandante della 9. Armee Successore
Nikolaus von Vormann 1º settembre 1944 – 19 gennaio 1945 Theodor Busse
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