Sigillo segreto

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Sigillo segreto
Titolo originaleThis Is My Affair
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1937
Durata100 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generepoliziesco, drammatico, sentimentale
RegiaWilliam A. Seiter
SoggettoAllen Rivkin, Lamar Trotti
SceneggiaturaAllen Rivkin, Lamar Trotti
ProduttoreKenneth Macgowan
Produttore esecutivoDarryl F. Zanuck
Casa di produzioneTwentieth Century Fox
Distribuzione in italianoFox
FotografiaRobert H. Planck
MontaggioAllen McNeil
MusicheArthur Lange, Charles Maxwell
ScenografiaRudolph Sternad (art director)
Thomas Little (set decorator)
CostumiRoyer
Interpreti e personaggi

Sigillo segreto (This Is My Affair) è un film del 1937 diretto da William A. Seiter.

È un film poliziesco a sfondo drammatico statunitense con Robert Taylor, Barbara Stanwyck e Victor McLaglen.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Svariate rapine a banche vengono compiute nel 1901 nel Midwest americano, al punto che il presidente William McKinley – anche in seguito alle reiterate rimostranze del suo consulente per gli affari bancari[1] Henry Maxwell – decide di affidare ad una persona totalmente insospettabile le indagini sul fatto: il tenente della marina Richard L. Perry. Le rapine paiono essere state eseguite da una medesima banda di criminali, che si è dimostrata al corrente non solo della disposizione dei sistemi d'allarme nelle varie banche, ma addirittura delle combinazioni delle casseforti: è evidente quindi che qualche infiltrato, negli alti livelli, informa ed è complice dei malviventi. Perry deve agire, dice il presidente, completamente in incognito, e le uniche comunicazioni che il tenente potrà tenere con la Casa Bianca dovranno essere sotto forma di lettera indirizzata al presidente, e contrassegnata sulla busta con un segno di riconoscimento segreto.

Perry, sotto lo pseudonimo di Joe Patrick, si trova ad operare presso un café-concert/casinò di Saint Paul, nel Minnesota, gestito da tale Batiste Duryea, che si rivela essere il capo della banda di rapinatori. Quando fra Perry/Joe Patrick e Lil Duryea, la sorella di Batiste, si instaura una relazione amorosa, Perry/Patrick si ritrova ad essere soggetto della gelosia di Jock Ramsey, il braccio destro di Batiste, che si immagina (senza peraltro alcuna conferma) di essere il fidanzato di Lil.

A mezzo di alcuni astuti espedienti Joe Patrick si finge un malvivente ed accetta di entrare a far parte della banda di Batiste: insieme a quest'ultimo e a Jock egli prende parte ad una rapina alla banca nazionale di Baltimora, nel corso della quale, in seguito ad una sparatoria, Batiste ed un poliziotto rimangono uccisi. Joe Patrick e Jock Ramsey, dopo il processo, vengono condannati a morte. Durante la permanenza in prigione, Joe riesce a far confessare a Jock il nome del "pezzo grosso" che aveva fornito alla banda le indicazioni necessarie: è nientedimeno che Henry Maxwell. A John/Richard Perry non manca che indirizzare una lettera, munita del sigillo segreto, al presidente.

Il problema è che il presidente McKinley è stato assassinato: nessuno può ora provare che John/Richard è un agente investigativo, ed è quindi votato al patibolo. Solo Lil Duryea, alla quale, alla fine – durante una visita al carcere – egli aveva confessato tutto, riesce a raggiungere il nuovo presidente Theodore Roosevelt il quale, cercando fra le carte del suo predecessore, è alla fine in grado di avvalorare l'ipotesi offertagli dalla donna, e fa in tempo a bloccare l'esecuzione di Joe/Richard Perry (ma non quella di Jock Ramsey, avvenuta pochi minuti prima).

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, diretto da William A. Seiter su una sceneggiatura e un soggetto di Allen Rivkin e Lamar Trotti, fu prodotto da Kenneth Macgowan, come produttore associato,[2] per la Twentieth Century Fox[3] e girato nei 20th Century Fox Studios a Century City, Los Angeles, California,[4] dall'8 febbraio al 27 marzo 1937. Tra i titoli di lavorazione Living Dangerously e The McKinley Case.[5]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito con il titolo This Is My Affair negli Stati Uniti dal 28 maggio 1937[6] al cinema dalla Twentieth Century Fox.[3]

Altre distribuzioni:[6]

  • in Francia l'8 settembre 1937 (Sa dernière chance)
  • nei Paesi Bassi il 10 settembre 1937 (De man die een ander was)
  • in Finlandia il 12 settembre 1937 (Salainen tehtävä)
  • in Svezia il 4 ottobre 1937 (Mannen hon Älskade)
  • in Danimarca il 29 novembre 1937 (Under fire øjne)
  • in Germania nel 1938 (Unter vier Augen)
  • in Portogallo il 16 febbraio 1938 (Ordens Secretas)
  • negli Stati Uniti il 1º febbraio 1949 (redistribuzione)
  • in Austria (Unter vier Augen)
  • in Belgio (Sa dernière chance)
  • in Brasile (A Força do Coração)
  • in Spagna (La contraseña)
  • nel Regno Unito (His Affair)
  • in Grecia (Brosta sto ikrioma)
  • in Israele (Ze Ha-Sod Sheli)
  • in Italia (Sigillo segreto)
  • in Jugoslavia (Tajna lepog porucnika)

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Morandini è un "film Fox di routine, narrativamente ineccepibile e notevole" per la ricostruzione dell'ambientazione.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "US Bank Examiner" nell'originale.
  2. ^ (EN) IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  3. ^ a b (EN) IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  4. ^ (EN) IMDb - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  5. ^ (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  6. ^ a b (EN) IMDb - Distribuzioni, su imdb.com. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  7. ^ MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 7 gennaio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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