Arcidiocesi di Adana
Adana Sede arcivescovile titolare Archidioecesis Adanensis Patriarcato di Antiochia | |
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Mappa della diocesi civile di Oriente (V secolo) | |
Arcivescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVIII secolo |
Stato | Turchia |
Arcidiocesi soppressa di Adana | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
L'arcidiocesi di Adana (in latino Archidioecesis Adanensis) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Adana fu un'antica sede episcopale della provincia romana della Cilicia Prima nel patriarcato di Antiochia. Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Tarso, fu elevata al rango di arcidiocesi autocefala dopo il 680.[1]
Primo vescovo conosciuto è Paolino, tra i firmatari del primo concilio di Nicea. Il vescovo Pisone aderì inizialmente all'arianesimo e come tale prese parte al concilio di Sardica del 344 circa, per poi separarsene assieme agli altri vescovi ariani e partecipare al sinodo alternativo di Filippopoli; successivamente ritornò all'ortodossia e sottoscrisse la professione di fede nicena nel sinodo di Antiochia del 363. Ciriaco prese parte al primo concilio ecumenico di Costantinopoli nel 381. Il vescovo Anatolio è menzionato in una epistola di san Giovanni Crisostomo. Cirillo assistette al concilio di Efeso nel 431 e ad un sinodo celebrato a Tarso nel 434. Filippo intervenne al concilio di Calcedonia nel 451 e sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Cilicia all'imperatore Leone dopo la morte di Proterio di Alessandria. Un anonimo vescovo è documentato nel 538 circa. Giovanni partecipò al terzo concilio di Costantinopoli nel 680. Infine, la sigillografia ha restituito il nome del vescovo Abramo, il cui sigillo è datato alla metà dell'XI secolo.[2]
Dal XVIII secolo Adana è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 20 luglio 1981.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi e arcivescovi greci
[modifica | modifica wikitesto]- Paolino † (menzionato nel 325)
- Pisone † (prima del 344 - dopo il 363)
- Ciriaco † (menzionato nel 381)
- Anatolio † (menzionato nel 400 circa)
- Cirillo † (prima del 431 - dopo il 434)
- Filippo † (prima del 451 - dopo il 458)
- Anonimo † (menzionato nel 538)
- Giovanni † (menzionato nel 680)
- Abramo † (metà dell'XI secolo)
Arcivescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Felice Zondadari † (19 dicembre 1785 - 1º giugno 1795 nominato arcivescovo di Siena)
- Paul-Ambroise Frère de Villefrancon † (27 giugno 1821 - 2 maggio 1823 succeduto arcivescovo di Besançon)
- Domenico Ciluffo † (27 gennaio 1842 - 14 maggio 1873 deceduto)
- Ambrose Notyn Darauni † (28 maggio 1875 - 26 marzo 1878 deceduto)
- Edoardo Borromeo † (19 aprile 1878 - 30 novembre 1881 deceduto)
- Domenico Cavallini Spadoni † (28 febbraio 1879 - 18 febbraio 1885 deceduto)
- Corradino Cavriani † (27 marzo 1885 - 27 gennaio 1890 deceduto)
- Achille Ratti † (29 aprile 1921 - 13 giugno 1921 nominato cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, poi eletto papa con il nome di Pio XI)
- Ermenegildo Pellegrinetti † (24 maggio 1922 - 13 dicembre 1937 nominato cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna)
- Ercolano Marini † (3 ottobre 1945 - 16 novembre 1950 deceduto)
- Diego Venini † (12 gennaio 1951 - 20 luglio 1981 deceduto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanni è menzionato come semplice vescovo di Adana nel concilio ecumenico celebrato nel 680 (cfr. Le Quien). Appare tra le arcidiocesi autocefale in una Notitia Episcopatuum del X secolo.
- ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/2, Paris, 1965, nº 1556.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 435
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 64
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 881-882
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org