Saintpaulia

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Saintpaulia
Saintpaulia ionantha
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Ordine Lamiales
Famiglia Gesneriaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Scrophulariales
Famiglia Gesneriaceae
Genere Saintpaulia
H.Wendl. 1893
Specie

Vedi testo

Saintpaulia, anche chiamata violetta africana,[1] era un genere di piante della famiglia delle Gesneriaceae originarie dell'Africa, attualmente incluso nel genere Streptocarpus.[2]

Il nome deriva dal barone Walter Von Saint Paul-Illaire, il quale scoprì nel 1892 la specie più nota, la Saintpaulia ionantha, proveniente dalle montagne dell'Usambara della Tanzania. È stata chiamata violetta africana pur non avendo alcun rapporto di parentela con il genere Viola, semplicemente per la somiglianza della pianta e per la zona d'origine della specie.

Questa specie ha avuto un grande successo come pianta d'appartamento, poiché non ha particolari esigenze di coltivazione e produce abbondanti e durevoli fioriture, doti assai rare tra le piante d'appartamento. In commercio esistono innumerevoli ibridi con fiori di vari colori tra cui bianco, rosa, viola e blu. Il colore bianco dei fiori può cambiare in rosa durante la fioritura.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le Saintpaulia crescono orizzontalmente (sono piante praticamente acauli), formando una rosetta di foglie che continua a svilupparsi dal centro. Le foglie sono verde scuro nella pagina superiore e rosa nella pagina inferiore. Sono tondeggianti o leggermente frastagliate e sono sempre ricoperte da una fine peluria vellutata.
Le infiorescenze a cima bipara compaiono durante tutto l'anno dal centro della rosetta delle foglie. I piccoli fiori sono delicati ma la fioritura di un singolo stelo è molto duratura in quanto ai vecchi fiori si sostituiscono rapidamente i nuovi che sbocciano in successione.
Il fiore di Saintpaulia ha una forma semplice: è composto da cinque petali molto colorati in mezzo ai quali si notano le antere, di solito di colore sgargiante rispetto ai petali.

Metodi di coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Le Saintpaulia prediligono una buona illuminazione ma non sopportano i raggi solari diretti che possono rovinare gravemente le foglie.
Crescono meglio in un terreno relativamente asciutto, tra un'annaffiatura e l'altra è necessario quindi attendere che il substrato si asciughi moderatamente. Per questo motivo è molto importante, quando è possibile, innaffiare la piantina dal basso riempiendo il sottovaso con un dito d'acqua (meglio se povera di sali), aspettando circa una decina di minuti e in seguito eliminando l'acqua in eccesso. Evitare di bagnare foglie e fiori che possono macchiarsi e marcire. Per spolverarle è consigliabile usare un pennello morbido asciutto.

Talea radicata

Moltiplicazione[modifica | modifica wikitesto]

Ingrandimento di polline di Saintpaulia

Si possono riprodurre per talea fogliare. Si preleva una foglia sana, tagliandone il picciolo alla base e la si fa radicare in acqua o, preferibilmente, in terra. Se necessario, si potrà ridurre l'evaporazione eccessiva aiutandosi con un foglio o una busta di plastica trasparente. Dopo che la foglia avrà messo radici, produrrà un intero esemplare partendo dalla base del picciolo reciso. Dovrebbe arrivare alla fioritura nel giro di circa otto mesi.

Malattie e parassiti[modifica | modifica wikitesto]

In generale, le Saintpaulia sono piante abbastanza robuste e vengono raramente attaccate da insetti parassiti.
La minaccia più importante è invece data dagli attacchi fungini che in generale si presentano in casi di elevatissima umidità ambientale e del substrato, mancanza di ventilazione e di luminosità. È importante prevenire questi attacchi dosando molto bene le innaffiature e l'umidità ambientale.
In caso di attacco da marciume radicale (provocato da Fusarium, da Thielaviopsis basicola e Phytium) i primi sintomi sono macchie marroni sulle foglie che si espandono e portano al rapido deperimento della pianta. Le zone limitrofe al colletto e al picciolo potrebbero essere attaccate dal Botrytis cinerea causando la muffa grigia tipica di questo crittogame.
In caso di attacco crittogamico eliminare subito le parti colpite e trattare con prodotti anticrittogamici specifici contro l'agente patogeno.
Ricordarsi sempre che le foglie vellutate si macchiano se vengono bagnate, quindi la somministrazione dei fitofarmaci dovrebbe evitare la vaporizzazione di soluzioni sulla pianta.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Saintpaulia comprende le seguenti specie:[4]

Particolare ibrido di Saintpaulia; è da notare che non tutti gli ibridi acquistati in commercio mantengono lo stesso colore dei petali quando rifioriscono.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Violetta africana - Saintpaulia - Saintpaulia - Piante da interno - Violetta africana - Saintpaulia - Appartamento, su giardinaggio.it. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) The Great Merger – Current Taxonomic Status | Gesneriad Reference Web, su gesneriads.info. URL consultato l'11 marzo 2020.
  3. ^ Violetta Africana (Saintpaulia ionantha): Consigli, Coltivazione e Cura, in L'eden di Fiori e Piante, 26 agosto 2018. URL consultato il 3 settembre 2018.
  4. ^ Saintpaulia, su theplantlist.org.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 72035 · J9U (ENHE987007529856805171 · NDL (ENJA00570795