Rio di Sant'Aponal
Rio di Sant'Aponal | |
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Il rio in corrispondenza del Ponte Storto | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Venezia |
Comune | Venezia |
Coordinate | 45°26′16.76″N 12°19′52.95″E |
Dimensioni | |
Lunghezza | 0,098 km |
Larghezza | 0,0062 (media) km |
Rio di Sant'Aponal, anche rio de San Aponal, è un canale veneziano situato nel sestiere di San Polo. Collega il rio delle Beccarie con il rio de la Madoneta.[1][2]
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del rio viene dalla non lontana chiesa di Sant'Aponal con l'omonimo campo[3][4] che la tradizione della città di Venezia utilizza per indicare il luogo di culto dedicato a sant'Apollinare di Ravenna.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il rio mette in comunicazione il rio de le Becarie che porta sul Canal Grande a fianco dell'odierna Pescaria e il rio de la Madoneta, sempre nella parte interna del sestiere di San Polo.
Fino alla metà dell'Ottocento si prolungava leggermente a est della congiunzione col rio de le Becarie, oltre il palazzo natio di Bianca Cappello[5], per poi curvare più a sud , passando dietro l'abside di Sant'Aponal, e congiungersi col rio del Fontego che dava di nuovo sul Canal Grande interrompendo la riva del Vin. Questi tratti furono interrati tra il 1854 e il 1855 dando luogo alle strade lastricate del rio terà de Sant'Aponal e del rio terà de San Silvestro[6].
Il canale è attraversato da due ponti: il Ponte storto verso il rio de le Becarie, come dice il nome piuttosto contorto, e il ponte de la Furatola verso il rio de la Madoneta[7]. Il curioso nome di quest'ultimo deriva sicuramente da un'antica rivendita di pesce fritto, furatola in veneziano[8]. Il rio è anche costeggiato quasi totalmente da un lato nord da una breve fondamenta e dal lungo sotoportego del banco Salviati che verso metà diventa sotoportego del Tamossi, ambedue così nominati per via delle due famiglie di banchieri fiorentini che ivi risiedevano[9].
Il rio è attraversato da due ponti:
- Ponte storto, vicino al punto più orientale, secondo la mappa del de' Barbari del 1500 esisteva già una passerella in legno; quando nel 1778 ne fu decisa la ricostruzione si pensava di farlo partire da un lato a fianco del palazzo Bollani, i proprietari dell'edificio però si opposero r e per evitare lunghe liti giudiziarie si decise di spostarlo nell'attuale posizione aggiungendo un breve tratto di fondamenta; al centro dell'arcata sono ancora riconoscibili gli scudi dei provveditori de Comun Giacomo Marcello, Nicolò Morosini e Todaro Corner[10];
- Ponte de la Furatola, già detto anche questo Ponte storto de Fratola, risulta documentato più tardi, nella mappa di Alessandro Badoer del 1627, come una passerella in legno; nel 1792 si decise di ricostruirlo in pietra; nel 1878 subì un radicale restauro che comunque preservò gli scudi dei Provveditori[11].
Luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Molin Cappello, del primo rinascimento in testa all'antica biforcazione
- Palazzo Bollani, di origine gotica trasformato nel primo rinascimento, sul lato sud del rio
- Palazzo Bernardi, del primo rinascimento, sul lato sud del rio
- Palazzo Semitecolo, gotico, sul lato sud del rio a fare angolo col rio de la Madoneta
- Casa Salviati, basso edificio gotico, all'inizio del sottoportico
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Venezia Touring, pp. 384-385.
- ^ conoscerevenezia.
- ^ Campo S. Aponal, su touringclub.it. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Rio Terà S. Aponal, su conoscerevenezia.it. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Tassini, pp. 631-632.
- ^ Zucchetta 1995, pp. 288-291.
- ^ Città dei rii 1999, p. 390.
- ^ Tassini, p. 268.
- ^ Tassini, p. 640.
- ^ Zucchetta 1992, pp. 655-656.
- ^ Zucchetta 1992, p. 657.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Club Italiano, Venezia, collana Biblioteca di Repubblica, Italia, vol. 5, Milano - Roma, Touring club italiano - Gruppo editoriale L'Espresso, 2005, OCLC 799224309.
- Gianpietro Zucchetta, Venezia ponte per ponte… vita, morte e miracoli dei 443 manufatti che attraversano i canali della città, vol. II, Venezia, Stamperia di Venezia, 1998.
- (EN, IT) Gianpietro Zucchetta, Un'altra Venezia. Immagini e storia degli antichi canali scomparsi, Venezia, Erizzo-Unesco, 1995.
- Giovanni Caniato, Fabio Carrera, Vincenzo Giannoni e Philippe Paypaert (a cura di), Venezia la città dei rii, Venezia, Unesco-Insula-Cierre, 1999.
- Giuseppe Tassini, Curiosità veneziane, Venezia, Filippi, 1979.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Rio di Sant'Aponal
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Itinerari d'arte e cultura Sestiere di SanPolo (PDF), su veneziaunica.it. URL consultato il 18 aprile 2021.
- Rio de Sant'Aponal, su conoscerevenezia.it. URL consultato il 18 aprile 2021.