Rinaldo Bonanno
Rinaldo Bonanno (Raccuja, 1545 – Messina, 1600) è stato uno scultore e architetto italiano.
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Biografia
Fu un importante scultore della seconda metà del XVI in Sicilia. Allievo di Giovanni Agnolo e Martino da Messina e poi di Martino Montanini che fu successore di Giovanni Angelo Montorsoli al cantiere del duomo[1] nel 1577.[2] Nell'opera del Bonanno tuttavia, l'influenza della tradizione toscana e michelangiolesca, presente a Messina con numerosi artisti, fu accompagnata da elementi tardo gotici che si esprimono per esempio nei ricchi panneggi delle figure, ed influssi dei Gagini[3].
Divenne genero dello scultore toscano Andrea Calamech e collaborò nella sua affermata bottega messinese, lavorando, tra l'altro, ad alcune cappelle nel duomo di Messina. Nel 1580 lavorò anche a Massa per il principe Alberico Cibo e Carrara per l'avanzamento lavori per la realizzazione del "Canale delle Grondine".[4] Apprezzato artista, fu autore di numerose statue lignee e marmoree commissionate da chiese della Sicilia e Calabria meridionale.
Sulle orme del suocero fu anche architetto, autore, tra l'altro, della facciata della chiesa Madre di Alì Superiore (1584) e di allestimenti effimeri.
Nonostante i tratti "arcaicizzanti" è considerato da alcuni autori il maggior scultore attivo in Sicilia nella seconda metà del XVII secolo[5].
Opere
Provincia di Messina
- 1561, Europa, bassorilievo marmoreo documentato su fonte adiacente all'aggregato del monastero di Monte Vergine di Messina.[6]
- 1562, Fonte e statua, manufatti marmorei, opere documentate presso la primitiva piazzetta di San Sebastiano di Messina.[7][8]
- 1563, Fonte Valleverde, manufatto marmoreo, opera documentata presso la primitiva chiesa di Santa Caterina di Valverde di Messina.[8]
- 1569, Adorazione dei Pastori, altorilievo marmoreo, opera proveniente dalla Cappella Abbate della chiesa di Sant'Agostino, oggi custodita nel Museo regionale di Messina.[8]
- 1582, Sepolcro, manufatto marmoreo commissionato per Giovanni Retana, opera documentata presso l'Altare della Pietà della basilica cattedrale protometropolitana della Santa Vergine Maria Assunta di Messina.[9][8]
- 1591, Archi trionfali, architetture effimere, pubblicazione stampe riproducenti manufatti temporanei realizzati per l'Invenzione di San Placido Martire.[10]
- XVI secolo, Fonte battesimale, manufatto marmoreo, opera documentata nella chiesa di Montevergine di Messina.
- XVI secolo, Acquasantiera, manufatto marmoreo, attribuzione, opera custodita nella chiesa di Santa Maria della Scala nella frazione di Molino di Messina.
- XVI secolo, San Sebastiano, statua marmorea, opera custodita nel duomo di Santa Maria del Gesù di Raccuja.
- XVI secolo, San Sebastiano, statua marmorea, attribuzione, opera custodita nel duomo di Sant'Agata di Alì.
- XVI secolo, Monumento funebre, manufatto marmoreo commissionato per la famiglia Marchesi - Barresi, attribuzione, opera proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Gesù di Ritiro Inferiore e custodita nel Museo regionale di Messina.
- XVI secolo, Monumento funebre, manufatto marmoreo commissionato per la famiglia Marchesi - Staiti, attribuzione, opera proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Gesù di Ritiro Inferiore e custodita nel Museo regionale di Messina.
- XVI secolo, Madonna delle Grazie, statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Giorgio di Massa San Giorgio.
- XVI secolo, Annunciazione, altorilievo marmoreo, attribuzione, opera custodita nella chiesa della Annunziata di Salice
Provincia di Reggio Calabria
- 1584, Madonna con Bambino, busto marmoreo, opera custodita nella concattedrale di Santa Maria Isodia di Bova Superiore.
- XVI secolo, Madonna con Bambino, statua marmorea, attribuzione, manufatto con raffigurazione sullo scannello della Visitazione, Adorazione del Bambino e Madonna con Bambino e anime purganti (detta Madonna della Misericordia). Opera proveniente dalla chiesa di Santa Maria, per poi essere spostata nella chiesa dello Spirito Santo e da qui nella moderna chiesa di Santa Caterina di Bova Superiore.
- 1574, Fonte, manufatto marmoreo, opera custodita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie censita a Reggio Calabria.
- 1588, Madonna con Bambino, statua marmorea, opera custodita nella chiesa di Santa Maria del Bosco di Podàrgoni di Reggio Calabria.
- XVI secolo, Maddalena, statua marmorea, opera custodita nella basilica santuario della Madonna dei Poveri di Seminara.
- 1582, Madonna del Soccorso, statua marmorea, opera custodita nella chiesa dell'Immacolata di Taurianova.
- 1587, Madonna con Bambino, statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Nicola di Vito Inferiore.
- XVI secolo, Madonna con Bambino, statua marmorea, opera custodita nella chiesa della Madonna delle Grazie di Sambatello.
- XVI secolo, Madonna della Stella o Madonna della Scala, statua marmorea, recente attribuzione, opera custodita nell'eremo di Santa Maria della Stella di Pazzano.
Note
- ^ Domenico Ligresti Sicilia aperta (secoli XV-XVII). Mobilità di uomini e idee, 2006
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 803.
- ^ Francesco Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale,Volume 3, Donzelli Editore, 2001.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 585 e 803.
- ^ Francesco Abbate, Op. cit., 2001.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 777 e 804.
- ^ Pagina 33. Giuseppe La Farina, "Messina e i suoi monumenti". [1]
- ^ a b c d Gioacchino di Marzo, pp. 804.
- ^ Pagina 39, Giuseppe Fiumara, "Guida per la città di Messina" [2], Messina, 1841.
- ^ Gioacchino di Marzo, pp. 805.
Bibliografia
- (IT) Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Anna Maria Fallico, BONANNO, Rinaldo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 11, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.
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