Renzo Villa

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Renzo Villa

Renzo Villa, all'anagrafe Lorenzo Villa (Luino, 14 giugno 1941[1]Varese, 16 dicembre 2010[2]), è stato un editore, conduttore televisivo e autore televisivo italiano, pioniere della televisione commerciale italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di occuparsi di televisione, Villa è un impiegato dell'ufficio imposte presso il comune di Varese. Artisticamente partecipa alle attività delle filodrammatiche dei teatri degli oratori di provincia.

Nel 1975, al fianco di Enzo Tortora e del petroliere Giuseppe Mancini, inaugura l'emittente privata Telealtomilanese, la prima tv privata in Italia a trasmettere via etere. Ben presto la polizia sequestra il trasmettitore e le telecamere dell'emittente, ma la sentenza che ne segue dà ragione a Villa e ai suoi soci, e la tv può continuare a trasmettere.

Nel 1977 Villa fonda insieme all'amico Enzo Tortora una nuova emittente, Antennatre Lombardia, una tv all'avanguardia dal punto di vista della tecnologia e del linguaggio televisivo: lo Studio 1 è il più grande studio televisivo di Europa, le immagini sono a colori quando ancora la Rai trasmette in bianco e nero. Laboratorio di creatività e di sperimentazione, Antennatre manda in onda tutte le sere trasmissioni che riscuotono un grande successo di pubblico, come La bustarella condotta da Ettore Andenna, Il Pomofiore condotto prima da Enzo Tortora e poi da Lucio Flauto, Lo Squizzofrenico e Il Guazzabuglio, Il telegramma condotte da Jerry Bruno, Non lo sapessi ma lo so condotta da Teo Teocoli e Massimo Boldi, al debutto sulla scena televisiva.

Al contrario di altri editori televisivi che non apparivano quasi mai in video nelle loro emittenti, Villa raggiunge la notorietà conducendo la trasmissione Bingooo. Questa trasmissione, in onda dallo Studio 1 di Legnano per una decina di stagioni circa, prevede una serie di giochi legati alla variante anglosassone della tombola, e nel 1984 viene premiata dal Telegatto.

Villa incide anche dischi, rivolti a un pubblico di bambini: la sua canzone più nota è Caro Papà. Grande successo ha anche la canzone "Una fetta di sorriso", sigla finale della trasmissione Bingooo, cantata dallo stesso Villa.

In seguito al passaggio della proprietà di Antennatre al gruppo Giunco– Bernasconi, Villa rimane a collaborare con l'emittente, anche se non più come conduttore. Dal 1993 gestisce il servizio Teletext delle emittenti di proprietà del nuovo editore di Antennatre.

Da sinistra: Villa ed Enzo Tortora al quarto anniversario di Antenna 3 Lombardia (1981)

Un vanto della carriera imprenditoriale è certamente quello di aver scoperto e portato al successo molti talenti comici, reclutati nei cabaret milanesi e di aver contribuito alla crescita di numerose aziende locali, permettendo loro di accedere alla pubblicità televisiva.

Nel novembre del 2006 è stato intervistato dagli inviati del programma Matrix di Canale 5, in una delle quattro puntate dedicate alla storia delle TV libere.

Dopo alcuni mesi di malattia, è morto nella sua casa di Masnago, rione di Varese, il 16 dicembre 2010. Nell'ultimo periodo della sua vita, insieme alla figlia Roberta, ha scritto il libro autobiografico Ti ricordi quella sera? La storia delle prime televisioni private in Italia, raccontata da uno dei protagonisti e ha seguito la realizzazione di una tesi di laurea dedicata alla sua figura.[3]

In sua memoria la famiglia ha dato vita all'associazione Amici di Renzo Villa. Il Comune di Germignaga gli ha dedicato un anfiteatro in località Boschetto.[4]

il 16 dicembre 2020, nel decimo anniversario della sua morte, è stato messo online il sito www.viaperbusto15.it dove sono pubblicati, oltre al docufilm omonimo, vari spezzoni di filmati d'epoca organizzati per categoria, documenti, fotografie,testimonianze, ecc.

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2016 al 2022 sono state allestite diverse edizioni della Mostra "Ti ricordi quella sera?", che ripercorre la storia di Antenna 3 Lombardia. L'edizione di Milano si è svolta a Palazzo Pirelli (sede del Consiglio regionale della Lombardia) nel novembre 2017, in occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione di Antennatre.

La storia imprenditoriale e ed artistica di Renzo Villa è ricostruita nel docufilm "Via per Busto, 15 - La televisione commerciale è nata qui" del regista Marco Pugno, presentato per la prima volta a Palazzo Pirelli nel 2017 e visibile online gratuitamente sul sito www.viaperbusto15.it

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ti ricordi quella sera? La storia delle prime televisioni private in Italia, raccontata da uno dei protagonisti, edizione Televideo3 (2010) ISBN 978-88-905616-0-3 (autobiografia di Renzo Villa, scritta in collaborazione con la figlia Roberta). Il libro è disponibile sul sito www.viaperbusto15.it.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su comune.germignaga.va.it. URL consultato il 3 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2011)., Renzo Villa nacque nella frazione di Germignaga, annessa al comune di Luino dal 1928 alla fine del 1947, per poi tornare comune autonomo.
  2. ^ Redazione VareseNews, È morto Renzo Villa, su VareseNews, 16 dicembre 2010. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  3. ^ Elogio catodico del quotidiano - Wikisource, su it.wikisource.org. URL consultato il 13 ottobre 2023.
  4. ^ Comune di Germignaga

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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