Pian della Mussa

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Pian della Mussa (Balme)
Il Pian della Mussa, a fine inverno, con la Bessanese (al centro) e la Ciamarella (sulla destra)
Tipo di areaSIC
Codice WDPA555528071
Cod. Natura 2000IT1110029
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Torino
Superficie a terra4.121[1] ha
Provvedimenti istitutiviDPR 357/1997 e DPR 120/2003[1]
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°17′50″N 7°09′16″E / 45.297222°N 7.154444°E45.297222; 7.154444

Il Pian della Mussa è una località situata a 1.850 m al termine della val d'Ala nelle valli di Lanzo. Si tratta di un vasto pianoro lungo più di 2 km formatosi dal riempimento di un lago glaciale. Situato in provincia di Torino, nel comune di Balme, vi nasce il torrente Stura di Lanzo, affluente di sinistra del Po.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento al gen. Zaffiri
Statua della Madonna del Bersagliere

Il Pian della Mussa è il pianoro che si incontra scendendo dal colle d'Arnas che collega la parte francese della Savoia a quella italiana. Il pianoro è citato tra le possibili vie di passaggio della Santa Sindone, transitata in Val d'Ala nel 1535[2], e fu frequentato fin dai tempi remoti per lo sfruttamento estivo dei pascoli circostanti, utili alla produzione del formaggio toma di Balme.

Il Pian della Mussa, per la sua amenità, ispirò a Toni Ortelli nel 1927 il popolare canto La Montanara.
In virtù della vicinanza con la confinante Savoia, fu zona di scambi commerciali e contrabbando mentre durante l'ultimo conflitto divenne il collegamento per il transito dei perseguitati politici e razziali.

Durante la Resistenza il pianoro fu rifugio di formazioni partigiane e teatro, a più riprese, di scontri con i fascisti della Repubblica Sociale e con i tedeschi, episodi che porteranno alla distruzione del Rifugio Bartolomeo Gastaldi.

Il 9 maggio 1952 l'ingegnere torinese Aurelio Robotti vi effettuò il primo lancio di un razzo a combustibile liquido avvenuto con successo in Italia.[3]
Il 9 giugno 2012, per volontà di Franca Giusti, autrice della biografia Aurelio Robotti, omaggio ad un torinese, i Lions Clubs Ciriè d'Oria e Valli di Lanzo Torinese hanno posto una targa al ricordo di Robotti.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il Pian della Mussa a luglio
Stambecchi al Pian della Mussa

Dal Pian della Mussa inizia l'acquedotto omonimo che, almeno in tempi passati, era il maggior acquedotto a servizio della città di Torino. L'acquisto delle sorgenti avvenne nel 1896[4] quando sindaco di Torino era Felice Rignon. I lavori di realizzazione dell'opera, che comprendeva anche la costruzione della strada carrabile da Balme, cominciarono circa un decennio dopo, a causa delle numerose controversie insorte con gli abitanti delle valli circa la proprietà ed i diritti sulle acque. Dopo la sospensione nel periodo bellico, l'acquedotto raggiunse Torino e fu inaugurato il 24 giugno 1922.

L'acqua proveniente dalle sorgenti del Pian della Mussa fa parte dal 2008 delle forniture della Stazione spaziale internazionale.

Vi è un complesso di opere sacrarie e targhe commemorative sul pianoro, tra le quali la Madonna del Bersagliere volute da Biagio Augusto Zaffiri ed opera dello scultore Dante Ruffini di Cremona.

Vi si trova inoltre il Rifugio Città di Cirié ed altre case di colonie estive, oltre a numerosi ristoranti nei quali si possono gustare i prodotti tipici delle valli. La strada asfaltata di accesso viene chiusa al traffico durante l'inverno.[5]

Sci ed escursionismo[modifica | modifica wikitesto]

È il punto di partenza per le ascensioni al Rifugio Bartolomeo Gastaldi (2659 m) ed alle vette Uia di Ciamarella (3676 m) e Uia di Bessanese (3604 m) nonché per numerosissime altre escursioni.

Durante l'inverno viene regolarmente mantenuta una pista per lo sci di fondo.[6]

Protezione della natura[modifica | modifica wikitesto]

La zona compresa tra il Pian della Mussa e lo spartiacque che delimita la Val d'Ala è inclusa nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000 "Pian della Mussa" (codice IT1110029).[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sito ufficiale della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it Archiviato il 17 settembre 2019 in Internet Archive. (consultato nell'aprile 2014)
  2. ^ Il percorso della Sindone nelle Valli di Lanzo (PDF), Città di Torino - CAI, 2015. URL consultato il 16 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).
  3. ^ Il Pian della Mussa protagonista della storia spaziale, articolo sul sito web di SMAT www.smatorino.it Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. (consultato nel maggio 2011)
  4. ^ AA.VV., Il comune di Torino nel quinquennio 1909-1914, Tip. Lit. L. Checchini, 1914, p. 53. URL consultato l'11 agosto 2021.
  5. ^ Strade chiuse nel periodo invernale, su cittametropolitana.torino.it, Città metropolitana di Torino, 9 agosto 2021. URL consultato il 10 agosto 2021.
  6. ^ Attività, scheda sul sito web del Comune di Balme www.comune.balme.to.it Archiviato l'8 febbraio 2011 in Internet Archive. (consultato nel maggio 2011)
  7. ^ AA.VV., La rete Natura 2000 in Piemonte - I siti di importanza comunitaria, Savigliano, Regione Piemonte, 2009, pp. 118-121, ISBN 978-88-904283-0-2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianni Castagneri* "L'acqua contesa - Storia dell'acquedotto del Piano della Mussa* Il Risveglio Editore, 2013
  • Gianni Castagneri- Marco Sguayzer * Balme - Storia sociale di una comunità alpina 1308-2000* Uja Editrice, 2010
  • Gianni Castagneri * Lassù sotto la luna - Vita agro-pastorale nelle alte valli* Neos Edizioni, 2008

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