Paul Goldsmith
Paul Goldsmith | ||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||
Automobilismo ![]() | ||||||||||||||||
Categoria | NASCAR, Champ Car, Formula 1 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
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Paul Edward Goldsmith (Parkersburg, 2 ottobre 1925) è un pilota motociclistico e pilota automobilistico statunitense, vincitore del campionato NASCAR nel 1961 e 1962.
Dopo la morte di Kenneth McAlpine, avvenuta l'8 aprile 2023, è diventato il decano dei piloti di Formula 1.[1]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
La sua carriera nello sport è iniziata con le corse motociclistiche nei tardi anni quaranta; ha corso in varie gare nazionali statunitensi con motociclette Harley-Davidson cogliendo una vittoria anche alla 200 Miglia di Daytona. È rimasto nel mondo delle due ruote sino al 1955 prima di passare al mondo dell'automobilismo, in particolare a quello delle competizioni NASCAR.
Per le sue attività motociclistiche è stato inserito nella Motorcycle Hall of Fame nel 1999[2].
Corse la 500 Miglia di Indianapolis sei volte tra il 1958 ed il 1963, ottenendo come miglior risultato il terzo posto nell'edizione 1960.
Tra il 1950 e il 1960 la 500 Miglia faceva parte del Campionato mondiale di Formula 1, per questo motivo Goldsmith ha all'attivo anche 3 Gran Premi ed un terzo posto in F1.
Risultati completi in F1[modifica | modifica wikitesto]
1958 | Scuderia | Vettura | ![]() |
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Punti | Pos. |
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City of Daytona | Kurtis Kraft 500G | Rit | 0 |
1959 | Scuderia | Vettura | ![]() |
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Punti | Pos. | ||
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Norman Demler | Epperly Indy Roadster | 5 | 2 | 17º |
1960 | Scuderia | Vettura | ![]() |
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Punti | Pos. | |
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Norman Demler | Epperly Indy Roadster | 3 | 4 | 15º |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Grands Prix The seniors, in statsf1.com. URL consultato il 15 giugno 2023.
- ^ (EN) scheda su motorcyclemuseum.org Archiviato il 13 giugno 2010 in Internet Archive.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Scheda su indy500.com, su indy500.com. URL consultato il 4 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
- Scheda su champcarstats.com, su champcarstats.com. URL consultato il 4 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).