Palácio Nacional da Pena
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Palácio Nacional da Pena | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Coordinate | 38°47′16″N 9°23′26″W / 38.787778°N 9.390556°W |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Stile | architettura neomanuelina, architettura eclettica, architettura neomoresca e manuelino |
Realizzazione | |
Architetto | Wilhelm Ludwig, Baron von Eschwege |
Proprietario | Ferdinando II del Portogallo |
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Palácio Nacional da Pena | |
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Tipo | Culturale |
Criterio | (ii), (iv), (v) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1995 |
Scheda UNESCO | (EN) Pena National Palace (FR) Scheda |
Il Palácio Nacional da Pena - o semplicemente Palácio da Pena o Castelo da Pena - è un palazzo/castello, situato sulle colline della città portoghese di Sintra, paese del centro, vicino a Lisbona.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fatto costruire dopo il 1840 da Maria II di Braganza (1819-1853), come regalo di nozze per il marito, re Ferdinando II del Portogallo (conosciuto anche come Ferdinando II di Sassonia-Coburgo-Gotha; 1819-1885), sulle rovine di un convento gerosolimitano del '400 e progettato dall'architetto e barone tedesco Ludwig von Eschwege,[1] il palazzo è sotto la tutela dell'UNESCO, da cui è stato inserito nel Patrimonio dell'umanità (come tutto il centro storico di Sintra) nel 1995, e il 7 luglio 2007 è stato eletto una delle 7 meraviglie del Portogallo.
Localizzazione[modifica | modifica wikitesto]
Il palazzo si trova nel Parque da Pena, nella Serra de Sintra.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Il palazzo è stato costruito sopra le macerie di un convento ed è una delle sette meraviglie del Portogallo. Nell'architettura del palazzo "convivono" vari stili: gotico, manuelino, arabo, rinascimentale, barocco, ecc.[2]
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
Ferdinando II del Portogallo ordinò la costruzione del palazzo nel 1836. La costruzione terminò nel 1885 (anno della morte del re) e il palazzo fu aperto al pubblico dopo la proclamazione della Repubblica nel 1910, ovvero una volta divenuto proprietà dello stato.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Lorenza Scalisi, Il Borgo delle Fiabe. Sintra, un Eden con vista sull'Oceano, in: Condé Nast Traveller: Lisbona e dintorni, Ed. Condé Nast, Milano, 2006, p. 197
- ^ cfr. p. es. Julia Pérez, È ancora un glorioso Eden. La costa da Saudade da Estoril ad Ericeira, e l'altra sponda del Tago, in: Condé Nast Traveller: Portogallo, Ed. Condé Nast, Milano, 2002, p. 153
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Parques de Sintra, su parquesdesintra.pt.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 168487002 · ISNI (EN) 0000 0001 2203 9705 · LCCN (EN) nr94002948 · GND (DE) 4271872-7 · BNF (FR) cb12187033x (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr94002948 |
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