Ospedale di Cuasso al Monte

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Ospedale di Cuasso al Monte
StatoITA
LocalitàCuasso al Monte
Indirizzovia Imborgnana, 7
Fondazione1915

L'Istituto climatico sanatoriale Emanuele Filiberto di Savoia, altrimenti conosciuto come Sanatorio Duca d'Aosta, o più semplicemente Ospedale di Cuasso al Monte, era una struttura sanitaria nel territorio comunale di Cuasso al Monte, in provincia di Varese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La sua costruzione risale al 1635, da parte dell'ordine monacale dei Carmelitani Scalzi, che scelsero l'area del Deserto come località per costruire un convento. Lo rimase fino al 1798.

Negli anni che seguono il 1910, venne acquisito dalla Croce Rossa di Milano, che lo convertì in istituto sanatoriale. Venne scelta questa posizione per la via della qualità salubre dell'aria.

Divenne un eccellente centro per ricerca e cura di malattie polmonari, specialmente per la tubercolosi.

Il 10 settembre 1918 i primi 10 malati, proveniente dall'ospedale militare di Viggiù, varcarono la soglia della struttura. Ne arrivarono altri il 21 settembre dello stesso anno, 4 provenienti da Milano e 26 da Gorgonzola, e 30 erano già in lista da quest'ultimo.

L'ospedale era adibito a ricovero per soli individui malati di sesso maschile.

Nel 1971 venne riconosciuto come ospedale a tutti gli effetti, e nel 1981 passò in gestione alla USSL 4 di Arcisate sotto la qualifica di centro sanitario riabilitativo.

Dal 1988 è gestito dall'Azienda Ospedaliera dell'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi.

Dopo un periodo di chiusura, venne riaperto parzialmente nei primi mesi del 2020, a causa dell'epidemia di COVID-19. Venne allestito come punto di degenza per pazienti affetti provenienti dall'intera provincia di Varese, una delle più colpite in Italia. Venne mantenuto aperto in caso di un'altra ondata forte di contagi, ma fu ultimamente chiuso pochi mesi dopo e abbandonato.

Da anni il Comitato per l'"Ospedale di Cuasso al Monte" si batte per chiedere la sua riapertura. I primi segni di interesse per il ritorno in funzione del nosocomio ci sono stati con il bando per l'acquisto della struttura, che, dopo la sua riuscita, venne data in gestione a ASST Sette Laghi. La Regione Lombardia ha stanziato 24 milioni di euro in fondi (provenienti dal PNNR) per la salvaguardia e riattivazione dell'ospedale, sotto la qualifica di Istituto Clinico Universitario di Ricerca per le Malattie Polmonari e di Pneumologia Riabilitativa, in collaborazione con l'Università degli Studi dell'Insubria per i corsi di medicina.

Edifici[modifica | modifica wikitesto]

La parte più antica dell'ospedale è costituita dal vecchio convento carmelitano, risalente al 1635. I monaci scelsero questa località, denominata Deserto per via della sua distanza dal centro paesano e la sua posizione in mezzo ai boschi, per costruire il loro convento. Rimase tale fino al 1798, quando venne soppresso e abbandonato.

Venne acquistato dalla famiglia Dandolo, che trasformò la proprietà in residenza privata.

Nel 1906 viene acquistato da Padre Gerardo Beccaro, che trasforma la proprietà in colonia agricola.

Il secondo padiglione dell'Ospedale di Cuasso al Monte, i cui lavori iniziarono nel 1918 e terminarono nel 1920.

Intorno al 1915 viene acquisito dalla Croce Rossa Italiana, che ne iniziò una ristrutturazione con lo scopo di rendere l'ex-convento un ospedale. Entro pochi anni viene completata. La sezione del monastero venne divisa in tre parti, e le infermerie vennero collocate nelle vecchie chiese del convento, demolite nel 1918.

Come precedentemente detto, i malati che giunsero nell'ospedale furono una quarantina in un solo mese, con un'altra trentina in lista di arrivo. Per questo motivo la Croce Rossa decise di creare nuovi posti letto, facendo costruire un'altra sezione, con una capacità prevista di 150 pazienti. Il 26 settembre 1918 venne posata la prima pietra per il nuovo padiglione.

Durante la costruzione, il padiglione ex-convento funziona a pieno vigore, ospitando 55 pazienti, maggiormente malati di tubercolosi, malattia molto diffusa e temuta all'epoca.

Nel settembre 1920 venne ultimato il secondo padiglione, ma subito venne dimostrata la necessità di un terzo a causa dell'affluenza continua di malati. Così nel 1964 iniziarono i lavori, che finirono due anni dopo. Tra i due nuovi padiglioni venne costruita una stecca di collegamento.

L'ospedale raggiunse un numero totale di posti letto superiore ai 400, e ospitava ambulatori e interi reparti volti alle pratiche di chirurgia, radiologia, farmacia, fisiopatologia, otorino e odontoiatria.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]