Orio Mastropiero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 23 feb 2008 alle 20:38 di Ginosbot (discussione | contributi) (Bot:come da richiesta, sostituisco il template:successioni con il template:box successione)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Orio Mastropiero (... – ...) è stato un doge veneziano.

Fu il quarantesimo doge della Repubblica di Venezia, eletto il 17 aprile 1178.

Biografia ed elezione

Prima del dogado era stato ambasciatore presso l'Impero Romano d'Oriente ed Avogadore di San Marco, ed aveva appoggiato la rivolta in cui era stato ucciso il trentottesimo doge Vital II Michele. Alla morte di questi era stato eletto doge, ma in quell'occasione aveva rifutato.

Fu il primo doge eletto da un'apposita assemblea elettorale espressa dal minor consiglio. I dogi fino a Vital II Michele erano stati eletti dall'assemblea popolare; il predecessore fu eletto dal minor consiglio, formato da undici persone; Orio Mastropiero fu eletto da un'assemble elettiva di quaranta membri nominati dal minor consiglio.

Il dogado

Uno dei primi editti del doge Malipiero fu denominato Promissione dal maleficio: fu un compendio delle leggi in vigore ed una revisione delle pene. Furono inoltre istituiti l'organo detto quarantìa che fungeva da corte d'appello per le cause civili, e la carica di avogadore de comun ovvero procuratore della repubblica.

Dapprima si alleò con i normanni dell'Italia meridionale contro l'imperatore d'oriente Andronico, poi strinse accordi commerciali e di alleanza militare con il successore Isacco Angelo, che lo nominò protosevasto.

In adriatico, Bela III re d'Ungheria riconquistò Zara e tutta la Dalmazia, che il doge non riuscì a riprendere.

Nel vicino oriente, il saladino aveva conquistato Siria ed Egitto, dove le repubbliche marinare avevano basi e privilegi commerciali. Nel 1188 papa Gregorio VIII proclamò la III crociata, cui presero parte Riccardo Cuor di Leone re d'Inghilterra e Filippo Augusto re di Francia; le tre repubbliche marinare si unirono ai crociati e presero Tiro, San Giovanni d'Acri e altre località costiere della Siria. Partì anche per via di terra Federico Barbarossa, ma morì annegato in Anatolia mentre guadava un fiume.

Nel 1192, per vecchiaia, abdicò. Non è nota la data della sua morte, ne' il luogo della sua sepoltura.

Predecessore Doge di Venezia Successore
Sebastiano Ziani 11781192 Enrico Dandolo