Olivetti Lettera 22

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Lettera 22
prodotto di disegno industriale
Una Olivetti Lettera 22 esposta al MoMA di New York
Dati generali
Anno di progettazione1950
ProgettistaMarcello Nizzoli, con Giuseppe Beccio
Compasso d'oro nel1954
Profilo prodotto
Tipo di oggettomacchina per scrivere
Ideaottimizzare la struttura e la forma al fine di ottenere un corpo più compatto e leggero possibile
Concettileggerezza, trasportabilità, praticità, affidabilità.
ProduttoreOlivetti
Prodotto dal1950
al1965
Materialialluminio
Notesostituita da Lettera 32

La Lettera 22 è una popolare macchina per scrivere meccanica portatile realizzata dalla società Olivetti. Fu uno dei prodotti Olivetti di maggior successo negli anni cinquanta[1] e ricevette premi sia in Italia (Premio Compasso d'oro 1954)[2] sia all'estero (miglior prodotto di design del secolo secondo l'Illinois Institute of Technology nel 1959[2]). Il Triennale Design Museum custodisce ben 6 modelli di Lettera 22 in tre collezioni diverse compresa la collezione permanente[3], inoltre è esposta nella collezione permanente di design al Museum of Modern Art di New York[4]. Veniva prodotta nello stabilimento Olivetti di Agliè (Torino)[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu disegnata nel 1950 dall'architetto e designer Marcello Nizzoli, collaboratore dell'azienda di Ivrea dal 1938, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Beccio[6]. La Lettera 22 fu il secondo modello di macchina da scrivere portatile prodotto dalla Olivetti e sostituì il modello Olivetti MP1, uscito nel 1932 e progettato da Riccardo Levi, con design di Aldo Magnelli. La linea ideata da Nizzoli traeva spunto dal lavoro di ricerca a cui questi partecipò per la realizzazione della Olivetti Lexicon 80.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La tastiera è incorporata nella carrozzeria in alluminio[7]. Il rullo è incastrato senza sporgenze, ad eccezione della manopola, rispetto al piano orizzontale della macchina; la leva dell'interlinea è emergente ma più compatta nel corpo della macchina rispetto alla Lexikon, per rispondere alle esigenze di trasportabilità e di limitato ingombro. La macchina per scrivere misura 8,3 × 29,8 × 32,4 cm, risultando, nonostante il peso di circa 4 kg, estremamente funzionale al trasporto per i canoni dell'epoca.[8] L'unità della carrozzeria è ottenuta nonostante la divisione della scocca in due parti per consentire la pulizia dei martelletti, la sostituzione del nastro di scrittura e un più facile accesso agli altri dispositivi. Viene venduta accompagnata da una valigetta in cartone o similpelle con maniglia in modo da agevolarne il trasporto.

La Lettera 22 è una macchina per scrivere con leve di scrittura a pressione. Ogni volta che viene premuto un tasto, il martelletto corrispondente, tramite il cinematico, va a battere sul nastro con inchiostro rosso o nero dietro al quale si trova il foglio di carta, sul quale viene così impresso il simbolo corrispondente. Una piccola leva situata in alto a destra della tastiera può essere usata per controllare la posizione del nastro e selezionare se battere in colore nero, in colore rosso o senza inchiostro (in caso di copie con la carta carbone o per la preparazione di matrici a inchiostro per il ciclostile).

Il movimento del nastro, che si ha a ogni pressione, cambia direzione automaticamente quando il nastro è finito su entrambe le ruote. Due sensori meccanici, vicino a ogni ruota, si spostano quando il nastro si tende (ciò indica che sta finendo) e fissano la ruota giusta al meccanismo di trasporto del nastro staccando l'altra. La tastiera è del tipo QZERTY, impostazione tipica delle macchine per scrivere italiane (a differenza delle moderne tastiere per computer). Oltre ai tasti di scrittura la tastiera include una barra spaziatrice, due tasti delle maiuscole, un tasto fissamaiuscole, il tasto di ritorno e un tasto di tabulazione. Di questi solo il tasto di ritorno ha indicato un simbolo su di sé (una freccia rivolta a destra), mentre gli altri cinque citati vengono lasciati vuoti.

L'insieme dei tasti di scrittura ha alcune evidenti mancanze; ad esempio non è presente il tasto col numero 1, che si deve scrivere premendo la lettera l (elle) minuscola oppure la I (i) maiuscola. Allo stesso modo non è presente lo zero, che si ottiene con la O (o) maiuscola. Sebbene questo oggi possa sembrare strano, era invece piuttosto comune nelle vecchie macchine per scrivere. Mancano anche i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella scrittura della lingua italiana, e per accentare una vocale maiuscola si doveva battere dopo di essa un apostrofo.

Sono molti i personaggi famosi che hanno trovato nella Lettera 22 uno strumento di lavoro ideale: tra di essi i giornalisti Cesare Marchi, Enzo Biagi ed Indro Montanelli ed il giudice Carlo Biotti (che non se ne separarono mai).[9]

Disposizione caratteri[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di scrittura con la Lettera 22: "Wikipedia, l'enciclopedia libera"

Normale[modifica | modifica wikitesto]

é " ' ( _ è ^ ç à ) -
q z e r t y u i o p ì
a s d f g h j k l m ù
w x c v b n , ; : ò

Maiuscole[modifica | modifica wikitesto]

2 3 4 5 6 7 8 9 & ° +
Q Z E R T Y U I O P =
A S D F G H J K L M %
W X C V B N ? . / !

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

  • Lettera 22 è il titolo della canzone de I Cugini di Campagna presentata al Festival di Sanremo 2023 tanto che nel videoclip ufficiale della canzone si può proprio vedere la macchina da scrivere omonima.
  • Lettera 22 è il titolo di un cortometraggio opera prima del regista Rocco Triventi, vincitore del Premio della Critica e del Premio della Giuria Popolare nella sezione Corti del Territorio al VII Festival del Cinema indipendente di Foggia nel 2007. Il protagonista Concetto Virri (interpretato dall'attore Alfonso Errico) passa le sue giornate in solitudine scrivendo 22 messaggi con la sua vecchia macchina per scrivere, appunto, la Lettera 22.
  • Con tale nome, si indica anche una serie di piccoli sketch comici realizzati da Emilio Gatto presenti in alcuni programmi della Gialappa's Band.
  • Nel suo libro postumo Sulla finitezza, Günter Grass ribattezza la sua azzurrognola “Lettera 22”, l'inseparabile macchina da scrivere, «L'amante del nonno», in una poesia dedicata alla famosa Olivetti.[10]
  • Una squadra di pallacanestro di Ivrea è chiamata Lettera 22.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Olivetti, cuore di macchina, su archiviocaltari.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato il 4 ottobre 2011).
  2. ^ a b c scheda prodotto, su designindex.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2011).
  3. ^ lettera 22 al Triennale Design Museum [collegamento interrotto], su triennaledesignmuseum.it. URL consultato il 18 dicembre 2011.
  4. ^ MoMA collezione permanente, su moma.org. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato l'8 ottobre 2012).
  5. ^ storia della olivetti, su storiaolivetti.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2011).
  6. ^ Macchina per scrivere a martelletti portacaratteri, su lombardiabeniculturali.it.
  7. ^ schede macchine da scrivere Olivetti (5° dell'elenco), su espositoluigi.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato il 3 dicembre 2013).
  8. ^ il design dei prodotti olivetti, su storiaolivetti.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  9. ^ Lettera 22, su arredamentovintage.com. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato il 28 novembre 2013).
  10. ^ Günter Grass, nel libro postumo l'ultima provocazione dello scrittore tedesco, Espresso.it, 9 settembre 2015.
  11. ^ Lettera 22 - Il nome, su lettera-22.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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