Natalija Vorožbyt

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Natalija Anatoliïvna Vorožbyt (in ucraino Наталія Анатоліївна Ворожбит?; Kiev, 4 aprile 1975) è una drammaturga, regista e sceneggiatrice ucraina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Natalija Vorožbyt è nata il 4 aprile 1975 vicino a Velyki Soročynci, nel distretto di Myrhorod, il villaggio in cui è nato Nikolaj Vasil'evič Gogol' e che sarà per lei fonte di ispirazione per le sue creazioni artistiche.[1]

Ha studiato al Maxim Gorky Literature Institute di Mosca. Nel 2005 è stata selezionata per partecipare, come artista straniera, all'International Playwrights Program (International Residency) del Royal Court Theatre di Londra.[2][3] Come risultato del suo lavoro, nel 2007 è andata in scena al Royal Court la commedia in un atto The Khomenko Family Chronicles, con protagonisti una coppia della classe operaia e il loro bambino ricoverato in ospedale, malato di cancro, che raccontano episodi delle loro vite, attraversate dagli avvenimenti di Chernobyl e dell'11 settembre.[4]

Questa commedia ha segnato l'avvio di un rapporto di lavoro e di collaborazione con diverse e importanti istituzioni teatrali del Regno Unito, presso le quali ha presentato in anteprima alcune delle sue successive opereː Zernoskhovyshche (The Grain Store, 2009) alla Royal Shakespeare Company,[5] Shchodennyky Maidanu (Maidan Diaries, 2014) e Pohani dorohi (Bad Roads, 2017) al Royal Court, Zavtra (Tomorrow, 2015) al Traverse Theater di Edimburgo e Sasha, vynesy smittia (Take the Rubbish out, Sasha, 2015) al National Theatre of Scotland.[6]

Prima della rivoluzione di Maidan del 2014, Natalija Vorožbyt era principalmente conosciuta in Ucraina come autrice della serie televisiva Shkola (School, 2010) andata in onda per una stagione sui canali russi, e dopo questo evento e la guerra nel Donbas, grazie al suo lavoro pionieristico, sempre radicato nella cultura e nella storia ucraine, ha acquistato una notevole fama nel suo paese.[6]

Nel 2015 ha fondato in Ucraina con il regista e attore tedesco Georg Genoux il Theatre of Displaced People (Teatro degli sfollati), un progetto di "teatro documentario"[7] rivolto ai rifugiati interni dell'Ucraina orientale, in particolare agli adolescenti del Donbass (progetto Displaced Kids e Class Act), per prestare aiuto psicologico ed educare a "un dialogo interdisciplinare sul tema della democrazia", attraverso la scrittura e la rappresentazione delle storie delle loro esperienze di guerra.[8] La situazione della guerra in Ucraina è un tema ricorrente nel suo lavoro.[9]

Nel 2015 ha scritto il monologo Where is the East?, presentato per la prima volta in Ucraina e successivamente in Germania, Russia, Gran Bretagna, Polonia, Stati Uniti e Lettonia.[10][11] Alla prima di questa performance, svoltasi a Charkiv, artisti e pubblico sono stati divisi per città di provenienza (Sjevjerodonec'k, Charkiv e Leopoli) e costretti a guardarsi, a "prendere posizione" e a definire la loro identità, con l'intento di indurre le persone a rompere gli stereotipi divisivi.[12]

Nel 2017 ha presentato alla Royal Court lo spettacolo teatrale Pohani dorohi[13], poi adattato per il cinema come Bad Roads - Le strade del Donbass e presentato nel 2020 alla 35ª Settimana Internazionale della Critica di Venezia, dove ha vinto il premio Verona Film Club[14]. Il film esplora gli effetti brutali del conflitto in Donbass sulle relazioni personali, attraverso il racconto di quattro storie vere, mostrando in particolare come la guerra viene percepita dalle donne.[15][16]

Ha realizzato la sceneggiatura di The Wild Fields (in ucraino Дике поле), film di esordio del regista ucraino Yaroslav Lodygin uscito nelle sale nel 2018 come adattamento cinematografico di un libro di Serhiy Zhadan intitolato Voroshylovhrad (tradotto in italiano come La strada del Donbas[17]). Il film, una coproduzione tedesca e svizzera, racconta la storia di Herman che torna da Charkiv alla sua città natale nel Donbass, perché avvisato da un conoscente che il fratello ha abbandonato l'azienda di famiglia, una stazione di benzina, per andarsene ad Amsterdam o Berlino. Anziché restare solo un giorno, come credeva, per risolvere questa faccenda, Herman viene coinvolto in una serie di avventure, che hanno come sfondo la regione del nord del Donbass diversi anni prima del conflitto.[18] La maggior parte dei personaggi del film parla un misto di ucraino e russo (suržik).

Natalija Vorožbyt ha preso parte alle proteste di Euromaidan del 2013, durante le quali ha raccolto ispirazione per i suoi lavori.[19]

Nel febbraio 2022, mentre stava completando il suo secondo film Demons[20] nella città di Myrhorod, incentrato sulla relazione tra un russo e un ucraino come esempio delle relazioni "difficili" tra le nazioni, la città in cui si trovava è stata bombardata durante l'invasione russa.[21]

Opere[22][modifica | modifica wikitesto]

Premi[11][modifica | modifica wikitesto]

  • 2004. Premio letterario Eureka per l'opera teatrale Galka Motalko.
  • 2020. Film Circle Opening of the Year Award e Verona Film Club Award per il lungometraggio d'esordio Pohani Dorogi (Bad Roads)[14]
  • 2020. Women in Arts Award per il suo contributo all'industria cinematografica e teatrale.
  • 2021. Premio Oleksandr Dovzhenko dell'Ucraina per il suo eccezionale contributo allo sviluppo del cinema ucraino

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Birgit Beumers, Mark N. Lipoveckij, Performing Violence: Literary and Theatrical Experiments of New Russian Drama, Bristol, Intellect Limited, 2009, pp. 24-25, ISBN 9781841502694.
  2. ^ (EN) Natalya Vorozhbit, su iwp.uiowa.edu. URL consultato il 5 marzo 2022.
  3. ^ (EN) International Residencies, su royalcourttheatre.com. URL consultato il 5 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Lyn Gardner, The Good Family/The Khomenko Family Chronicles, su theguardian.com, 6 dicembre 2007. URL consultato il 6 marzo 2022.
  5. ^ Pohani Dorogy di Natalya Vorozhbyt, su indie-eye.it, 21 luglio 2020. URL consultato il 6 marzo 2022.
  6. ^ a b (EN) Maria M. Delgado, Bryce Lease, Dan Rebellato (a cura di), Contemporary European Playwrights, London, Routledge, 2020, OCLC 1267966577.
  7. ^ (UK) Anastasia Gaishenet, Рік незалежного театру: Найгучніші проекти, скандали та особистості, su life.pravda.com.ua, 22 dicembre 2016. URL consultato il 5 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Theatre of Displaced People, su democracydoc.com. URL consultato il 5 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Jordan Mintzer e Jordan Mintzer, “You Can Really Begin to Study Both the Origin of Evil and of Goodness”: ‘THR Presents’ Q&A With ‘Bad Roads’ Director Natalya Vorozhbyt, su The Hollywood Reporter, 22 novembre 2021. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  10. ^ (DE) Where is East? Monolog Nr.1, su democracydoc.com. URL consultato il 5 marzo 2022.
  11. ^ a b (DE) Natalia Vorozhbyt, su muenchner-kammerspiele.de. URL consultato il 5 marzo 2022.
  12. ^ Where is the East? Where is the West?, su democracydoc.com. URL consultato il 5 marzo 2022.
  13. ^ (EN) Sasha Dugdale, Sex under siege: Ukrainian drama uncovers how war affects intimacy, su theguardian.com, 6 novembre 2017. URL consultato il 5 marzo 2022.
  14. ^ a b Ghosts e Bad Roads premiati alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, su cineuropa.org. URL consultato il 5 marzo 2022.
  15. ^ Natalya Vorozhbit: «Bad Roads, l’Ucraina e gli effetti della guerra sulle persone», su hotcorn.com, 14 febbraio 2022. URL consultato il 5 marzo 2022.
  16. ^ Eleonora Degrassi, Venezia 77 – Bad Roads: recensione del film di Natalya Vorozhbit, su cinematographe.it, 6 settembre 2020. URL consultato il 5 marzo 2022.
  17. ^ Serhij Žadan, La strada del Donbas, Voland Edizioni, 2016, ISBN 9788862433457.
  18. ^ Vladan Petković, Recensione: The Wild Fields, su cineuropa.org, 30 novembre 2018. URL consultato il 5 marzo 2022.
  19. ^ (EN) Natalya Vorozhbit Writes Verbatim 'Maidan' Play, su The Theatre Times, 27 maggio 2014. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  20. ^ (EN) Demons, su kristifilms.com. URL consultato il 6 marzo 2022.
  21. ^ Luca Scarselli, Regista ucraina parla da un rifugio antiatomico a Kievː "Abbiamo bisogno del vostro sostegno", su movieplayer.it, 25 febbraio 2022. URL consultato il 5 marzo 2022.
  22. ^ (EN) Natal'ya Vorozhbit, su dramaonlinelibrary.com. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  23. ^ (EN) Natalia Vorozhbit, su Royal Court. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  24. ^ (EN) Natalʹi︠a︡ Vorozhbit, The Grain Store, Nick Hern Books, 2009, ISBN 978-1-84842-045-8.
  25. ^ (EN) Birgit Beumers e Mark Lipovetsky, Performing Violence: Literary and Theatrical Experiments of New Russian Drama, Intellect Books, 1º gennaio 2009, ISBN 978-1-84150-346-2.
  26. ^ (EN) Natalya Vorozhbit • Director of Bad Roads, su Cineuropa - the best of european cinema. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  27. ^ (EN) kuzn17, Can Theatre Help Restore Relationships in Wartime: Talk with Natalya Vorozhbyt and Samir Puri, su Ukraine’s Hidden Tragedy, 14 marzo 2017. URL consultato il 28 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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