Monte Oronaye
Monte Oronaye | |
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Il monte Oronaye visto dalla rocca dei Tre Vescovi e, sulla destra, il Monviso | |
Stati | Italia Francia |
Regione | Piemonte Provenza-Alpi-Costa Azzurra |
Provincia | Cuneo Alpi dell'Alta Provenza |
Altezza | 3 104 m s.l.m. |
Prominenza | 577 m |
Isolamento | 11,7 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°26′28.96″N 6°56′01.79″E |
Altri nomi e significati | Tête de Moyse (FR) |
Data prima ascensione | agosto 1883 |
Autore/i prima ascensione | Giovanni Masini, Ettore Troya |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Monviso |
Supergruppo | Gruppo del Chambeyron in senso ampio |
Gruppo | Gruppo del Chambeyron propriamente detto |
Sottogruppo | Cresta del Monte Oronaye |
Codice | I/A-4.1-A.1.a |
Il monte Oronaye (Tête de Moïse in francese) è una montagna di 3.100 metri delle Alpi Cozie situata lungo la linea di confine tra l'Italia e la Francia. Si trova inoltre lungo lo spartiacque tra la valle Maira e la Valle dell'Ubayette, in territorio francese.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'Oronaye è il primo massiccio delle Alpi Cozie che si incontra percorrendole da sud, ovvero dal Colle della Maddalena.
Si trova sullo spartiacque alpino principale, sul confine tra la valle dell'Ubaye in Francia e la val Maira in Italia. Nella parte italiana appartiene, dal punto di vista amministrativo, alla provincia di Cuneo; nella parte francese appartiene al dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. Si presenta come una massiccia sporgenza calcarea sulla cresta principale, dai fianchi dirupati in tutte le direzioni.
Dal punto di vista geologico, la montagna è formata da un calcare dolomitico del Trias medio, che si appoggia su una base di marmi fratturati e flysch neri.[1] La roccia che la compone è notevolmente friabile; l'attività alpinistica richiede quindi preferenzialmente l'utilizzo del caschetto.
Ascensione alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]La via normale prevede la risalita dal sentiero che parte dal Colle della Maddalena, situato in cima alla valle Stura (CN). Il sentiero parte nei pressi di una fonte sul lato nord della strada sul lato francese del passo. Si segue il corso del torrente Oronaye e si prosegue lungo la vallata fino a raggiungere il Lago dell'Oronaye. Passato il lago si prosegue lungo il sentiero che costeggia a sinistra una cresta fino a raggiungere un canalone sotto il quale è posizionato un evidente masso a forma di rombo. Si risale il canalone che risulta molto faticoso a causa della pendenza e del terreno detritico molto instabile, superato il masso romboidale ci si tiene sempre a ridosso della parete rocciosa dove sono presenti tacche rosse. Arrivati finalmente alla bocchetta in cima al canalone, si prosegue a destra lungo una serie di canalini rocciosi ben appigliati (II e III grado) e infine si sbuca sulla cresta fino a raggiungere tramite sentiero la vetta e la grande croce metallica. Il percorso completo contempla un dislivello di circa 1100 m; il grado di difficoltà del percorso, di tipo alpinistico, è classificato F.[2]
Un'altra via di salita prevede la partenza dalla Valle Maira, in particolare dalla località Viviere (1.713 m) che si trova appena sopra a Pratorotondo (1.629 m), frazione di Acceglio. Da Viviere occorre percorrere il vallone Enchiausa fino ad arrivare al bivacco Enrico e Mario (2.650 m) ed al Colle Feuillas (2.749 m). Di qui si scende in territorio francese (valle Ubaye) e si sale lungo lo stesso canalone ghiaioso che si raggiunge partendo dal colle della Maddalena. In questo caso la risalita prevede un dislivello di oltre 1400 metri; il grado di difficoltà è valutata in F+.[3]
Accesso invernale
[modifica | modifica wikitesto]Per accedere d'inverno alla vetta si può effettuare l'avvicinamento con gli sci[4] o con le ciaspole,[5] con partenza dal colle della Maddalena, e risalire poi il canale terminale con piccozza e ramponi.
Via Ferrata degli Alpini
[modifica | modifica wikitesto]La Via Ferrata degli Alpini fu realizzata negli anni trenta dagli alpini del Battaglione Dronero[6] per scopi militari di osservazione. La Ferrata, restaurata negli anni 2010-2012, è accessibile dalla Valle Maira, dalla borgata Viviere di Acceglio, seguendo l'itinerario di accesso alla vetta fino al Bivacco Enrico e Mario (2.650 m). Svoltando a destra in direzione dell'Oronaye, su ripido pendio si segue l'evidente traccia che punta in salita per ghiaioni, verso la cresta nord-est (ancoraggi in loco). La Ferrata vera e propria è caratterizzata dalla presenza di due cavi paralleli, quello degli anni trenta con ogive di legno inglobate in esso per migliore presa delle mani e quello di sicurezza per l'assicurazione; l'ultimo tratto, che raggiunge la Cima Dronero (3.050 m), è costituito da una lunga scala in ferro.
La Ferrata non raggiunge la vetta vera e propria dell'Oronaye; dalla Cima Dronero il percorso è di tipo alpinistico con difficoltà fino al IV su roccia poco solida. Dalla fine della ferrata per arrivare sulla cima occorre proseguire alcuni metri con cavo e assicurazioni sul posto, fare una discesa in corda doppia di ca. 7-10 m, risalire una placca di roccia e proseguire per cresta fino alla punta. Il percorso è attrezzato con soste di ancoraggio. Le difficoltà non sono elevate, ma bisogna porre molta attenzione alle pietre instabili.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Atlas géologique des Alpes françaises: Le chaînon de la Tête de Moyse
- ^ gulliver.it - via normale al monte Oronaye
- ^ paolosnow.it - monte Oronaye dalla val Maira, su paolosnow.it. URL consultato il 5 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009).
- ^ gulliver.it - accesso con gli sci
- ^ gulliver.it - accesso con le ciaspole
- ^ Via Ferrata degli Alpini - MONTE ORONAYE
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Boncko.it - Anello Oronaye Chambeyron, su home.boncko.it. URL consultato l'8 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2010).
- Cartografia
- Cartografia ufficiale dell'Istituto Geografico Militare in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Sistema Informativo Territoriale della provincia di Cuneo, su base cartografica 1:10.000
- Istituto Geografico Centrale - Carta dei sentieri 1:50.000 n.7 "Valli Maira, Grana e Stura"
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Monte Oronaye
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Monte Oronaye, su Peakbagger.com.