Mircea Chelaru

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mircea Chelaru

Membro della Camera dei deputati della Romania
In carica
Inizio mandato21 dicembre 2020
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
AUR
CircoscrizioneArgeș
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPUNR (2002-2006)
PC (2006-2007)
PNR (2019-2020)
AUR (dal 2020)
ProfessioneGenerale
Mircea Chelaru
NascitaIași, 3 luglio 1949
Dati militari
Paese servito Repubblica Socialista di Romania
Bandiera della Romania Romania
Forza armata Esercito popolare rumeno
Forțele Terestre Române
Anni di servizio1970 - 2001
GradoGenerale di corpo d'armata
Comandante diCapo dello Statul Major General
Studi militari
voci di militari presenti su Wikipedia

Mircea Chelaru (Iași, 3 luglio 1949) è un generale, politico, saggista e storico rumeno. È un generale dell'esercito rumeno che ha servito, dal 15 febbraio del 2000 al 31 ottobre del 2000, come Capo dello Statul Major General (Stato Maggiore Generale) delle Forze Armate Romene.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mircea Chelaru nacque il 3 luglio 1949 nel comune di Rediu, nel distretto di Iași. Nel 1964 si iscrisse al Liceo Teoretico "Vasile Alecsandri" di Iași. Nel 1965 si trasferì al Liceo Militare "Ștefan cel Mare" di Câmpulung Moldovenesc, dove si diplomò nel 1967 con il massimo di voti.

Dopo essersi diplomato alla Scuola per Ufficiali, iniziò la sua carriera militare servendo, dal 1970 al 1972, come comandant de pluton (Capoplotone) nel Regimentul 30 Gardă. Successivamente, dal 1972 al 1974, ricoprì il ruolo di aiutante del Colonnello generale Gheorghe Ion, Viceministro della Difesa Nazionale e Capo dello Statul Major General. Nel 1974 fu promosso al grado di Locotenent major (Primo tenente).

Dopo due anni di studi presso l'Università nazionale di difesa "Carlo I", venne nominato Comandant de batalion (Comandante di battaglione) del Regimentul 30 Gardă. Ricoprì questo ruolo dal 1976 al 1978. L'anno successivo, nel 1977, fu promosso eccezionalmente al grado di Căpitan (Capitano).

Successivamente, dal 1978 al 1981, ricoprì il ruolo di Ofițer de Stat Major (Ufficiale di Stato Maggiore). Dal 1981 al 1985 fu Capo di Stato Maggiore nel Regimentul 2 Mecanizat; dal 1985 al 1987 fu un Ufficiale presso la Diviziei 1 mecanizată. Nel 1983 fu promosso al grado di Maior (Maggiore), successivamente, nel 1989, al grado di Locotenent-colonel (Tenente colonnello) e nel 1990 venne promosso al grado di Colonel (Colonnello).

Nel marzo del 1990 Chelaru venne inviato dallo Statul Major General a Târgu-Mureș, dove organizzò e guidò l'intervento dell'esercito durante il conflitto interetnico tra le comunità rumene e ungheresi; durante questi eventi fu accusato di non essere intervenuto nella risoluzione del conflitto.[1]

Il 12 settembre 1997 Mircea Chelaru venne nominato Comandante del Corpului 10 Armată "Ștefan cel Mare" di Iași; ricoprì questo ruolo fino al 2000. Il 27 novembre 1997 fu promosso al grado di General de brigadă (Brigadier generale)[2] e, il 1º dicembre 1999, al grado di General de divizie (Generale di divisione)[3].

Poco dopo la sua nomina, il 17 dicembre 1997, rilasciò dichiarazioni bellicose nei confronti della 14ª armata dell'esercito russo in Transnistria[4] e fu chiamato a Bucarest per dare spiegazioni.

Nell'ottobre del 1999 Chelaru fu vittima di un grave incidente stradale a seguito del quale riportò lesioni cranio-cerebrali e toraciche.[5] Nel 1999 chiese al Consiglio Locale di Iași di consentire che i busti dei tre marescialli della Romania, Ion Antonescu, Constantin Prezan e Alexandru Averescu, fossero eretti di fronte alla guarnigione di Copou. A seguito delle proteste della comunità ebraica di Iași e di diversi intellettuali, invece del busto di Antonescu, apparve il busto del re Ferdinando I.[6]

Nel 2015 Mircea Chelaru fu condannato a 3 anni di carcere con sospensione della pena, a seguito dell'accusa di abuso d'ufficio mossa dalla DNA nel febbraio del 2014.[7]

Capo dello Statul Major General[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 febbraio 2000 Mircea Chelaru fu nominato capo dello Statul Major General delle Forze Armate Romene.[8] A partire dal 25 ottobre 2000, ricoprì il grado di general de corp de armată (Generale di corpo d'armata).[9]

Il 27 ottobre 2000 tenne una conferenza stampa in cui affermò che il Consiliul Suprem de Apărare a Țării (Consiglio Supremo della Difesa Nazionale) seguiva e tutelava l'attività dei gruppi mafiosi della Dobrugia e dell'Oltenia. Affermò, inoltre, che esisteva un'ipotetica minaccia interna alla sicurezza nazionale, a seguito del distacco della Dobrugia dalla Romania, che richiedeva una risposta militare. Nelle sue dichiarazioni, inoltre, disse:[1][6]

«La ristrutturazione dell'esercito per facilitare l'ingresso della Romania nella NATO è una forma di ricostituzione di un controllo autoritario in questo Paese.»

Il 31 ottobre 2000 Chelaru si dimise da Capo dello Statul Major General delle Forze Armate Romene.[10] Successivamente divenne direttore del Centrului de Studii Strategice de Securitate.

Il congedo[modifica | modifica wikitesto]

Il 1 giugno 2001 Chelaru partecipò alla commemorazione del 55º anniversario della morte del maresciallo Ion Antonescu, svoltasi nel cortile della chiesa "Sfinții Împărați Constantin și Elena", fondata da Ion e Maria Antonescu, dove venne scoperto un busto in bronzo e marmo del maresciallo in presenza del presidente del Partito Grande Romania, Corneliu Vadim Tudor.[1][11]

Dopo questo avvenimento Chelaru fu convocato davanti al Consiglio Giudiziario del Ministero della Difesa Nazionale (MApN) per aver violato il principio del non coinvolgimento politico dei militari. In un comunicato il Ministero della Difesa affermò:[12]

«Il Ministero della Difesa Nazionale si dissocia da opinioni che non sono in linea con l'opinione della comunità internazionale e non tollererà alcuna manifestazione contraria a questo processo militare. (...) È deplorevole che tali gesti individuali, che riguardano una persona le cui azioni sono state condannate dalla comunità internazionale, offuschino gli sforzi collettivi compiuti dall'intero esercito per realizzare l'entrata della Romania nella NATO e nell'Unione Europea.»

Chelaru si difese in una dichiarazione telefonica rilasciata al quotidiano Evenimentul Zilei, in cui affermava quanto segue:[13]

«Ho ricevuto un invito, come ogni cittadino e parrocchiano, dalla parrocchia del Parcul Călărașilor e dal parroco Dumitru Radu, buon amico e mio confessore. Sono un parrocchiano di questa comunità perché abito in Str. Traian e, ogni domenica, assisto alla funzione. Non sono rimasto nemmeno per la seconda parte della funzione, durante la quale si è scoperto il busto del maresciallo, nonché fondatore della chiesa, non perché non volessi ma perché dovevo partire urgentemente. Nel frattempo, all'arrivo del signor Corneliu Vadim Tudor e di Ilie Ilașcu, si sono create molte folle. Hanno parlato solo il sacerdote e il signor Constantin Drăgan, il quale non ha detto nulla se non che, purtroppo, la personalità del maresciallo non era abbastanza conosciuta. In quel momento me ne sono andato. Ritengo che sia stato effettuato un violento attacco alla mia immagine pubblica, fatto per il quale devo reagire in modo tempestivo e metterò a disposizione della stampa un comunicato con il quale darò spiegazioni sulla mia partecipazione come parrocchiano, in borghese, alla funzione domenicale.»

Il 7 giugno 2001 Mircea Chelaru, su sua richiesta, fu messo in riserva.[14]

Fu un membro fondatore della Fondazione "Pro Patria", della Fondazione del Collegio Nazionale per la Difesa, dell'Associazione Euro-Atlantica "Manfred Wörner" e dell'Associazione "Movimento Nazionale Rumeno". Dal 1996 al 1999 fu caporedattore della rivista "STRATEGII XXI". Inoltre, dal 2000, è membro fondatore e primo presidente onorario dell'Associazione "George C. Marshall - Romania".

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 Chelaru si unì al Partito dell'Unità della Nazione Romena. Il 16 marzo 2002 fu eletto presidente del Consiglio Nazionale del PUNR e l'11 maggio ne divenne presidente.

A seguito della fusione tra il PUNR e il Partito Conservatore, avvenuta il 19 gennaio 2006, divenne vicepresidente del Partito Conservatore. Il 17 aprile 2007, secondo una decisione dell'ufficio politico del Partito Conservatore, approvata con la maggioranza dei voti, Mircea Chelaru venne espulso dal partito insieme a Codrin Ștefănescu, Vice Segretario generale del Partito, in quanto furono ritenuti colpevoli di destabilizzarlo.[15]

Rientrò in politica in qualità di primo vicepresidente del Partito Popolo Rumeno (Partidul Neamul Românesc, PNR), fondato dal nazionalista Ninel Peia. Presentato come candidato alla poltrona di sindaco di Bucarest alle elezioni locali del 2020, tuttavia, la sua iscrizione fu rigettata dall'ufficio elettorale[16][17][18].

In occasione delle elezioni parlamentari del 2020 fu eletto alla camera dei deputati nelle liste dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni[17][18].

Opere pubblicate[modifica | modifica wikitesto]

Mircea Chelaru ha pubblicato oltre 100 articoli, partecipando a diverse conferenze nazionali e internazionali. È autore di due lunghi lavori:

  • O posibilă soluție – Scurt tratat sistemic asupra unei strategii a dezvoltării și securității României, trattato.
  • Relația politică-strategie, saggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Observatorul Cultural, 12 iulie 2001 - Sacrificarea lui Antonescu pe altarul diplomației (I)
  2. ^ Decretul nr. 610 din 27 noiembrie 1997 privind acordarea gradului de general de brigadă, de general de flotilă aeriană și de contraamiral unor colonei și comandori din Ministerul Apărării Naționale
  3. ^ Decretul nr. 388 din 29 noiembrie 1999 privind acordarea gradului de general de divizie unor generali din Ministerul Apărării Naționale
  4. ^ http://www.ziaruldeiasi.ro/local/iasi/generalul-chelaru-ii-va-da-afara-pe-militarii-cu-o-mentalitate-quot-de-tip-feudal-quot~ni453/print
  5. ^ http://www.ziaruldeiasi.ro/local/iasi/generalul-chelaru-a-suferit-un-grav-accident-de-masina~ni122j
  6. ^ a b Ziarul de Iași, 1 noiembrie 2000 - Generalul Mircea Chelaru și-a prezentat demisia
  7. ^ http://www.mediafax.ro/social/generalul-mircea-chelaru-condamnat-la-trei-ani-de-inchisoare-cu-suspendare-14151540
  8. ^ Decretul nr. 26 din 15 februarie 2000 privind eliberarea din funcția, respectiv numirea în funcția de șef al Statului major general a unor generali din cadrul Ministerului Apărării Naționale
  9. ^ Decretul nr. 425 din 26 octombrie 2000 privind înaintarea în gradul următor a unor generali și contraamirali din Ministerul Apărării Naționale
  10. ^ Decretul nr. 430 din 31 octombrie 2000 privind eliberarea, respectiv numirea, din/în funcția de șef al Statului major general al Armatei României a unor generali din cadrul Ministerului Apărării Naționale
  11. ^ Adevărul, 15 decembrie 2001 - Generalul Mircea Chelaru, președinte al PUNR, su adevarul.ro. URL consultato il 12 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2008).
  12. ^ Comunicat de presă al Ministerului Apărării Naționale, citat în cotidianele "Evenimentul zilei" și "Cotidianul" din 4 iunie 2001
  13. ^ Evenimentul zilei, 4 iunie 2001
  14. ^ Decretul nr. 415 din 7 iunie 2001 privind trecerea în rezervă a unui general din Ministerul Apărării Naționale
  15. ^ Codrin Stefanescu si Generalul Mircea Chelaru – exclusi din Partidul Conservator
  16. ^ (RO) Cătălin Pena, Variantă militară pentru București. Un nou candidat are sloganul „Un primar cu adevărat GENERAL”, su evz.ro, Evenimentul zilei, 30 luglio 2020. URL consultato il 13 marzo 2021.
  17. ^ a b (RO) Adrian Ilie, Trecutul turbulent al lui Mircea Chelaru, deputat AUR. Este un adulator al mareşalului Antonescu şi un dacopat convins, su fanatik.ro, Fanatik, 3 febbraio 2021. URL consultato il 13 marzo 2021.
  18. ^ a b (RO) Denis Grigorescu, Fostul şef al Statului Major al Armatei Române, ales deputat pe listele AUR, su adevarul.ro, Adevărul, 8 dicembre 2020. URL consultato il 13 marzo 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]