Miascia

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Miascia
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principalipane raffermo o farina, latte, uova, mele, zucchero

La miascia (anche nota come meascia o turta di paisan) è un dolce tipico della cucina comasca.[1]

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Non esiste una ricetta univoca della miascia, giacché ogni zona ha la propria: mentre frutta (sia fresca che secca), zucchero e uova sono ingredienti fissi, alcune località del comasco e della Brianza usano il pane raffermo, altre lo sostituiscono con un misto di farina di frumento e farina di mais.[2][3]

Nel primo caso, in una terrina si mescola il pane – precedentemente ammollato nel latte – con uova, uvetta sultanina ammorbidita nell'acqua tiepida, pinoli, mele e pere sbucciate e tagliate a fettine, zucchero, amaretti sbriciolati e liquore amaretto. L'impasto così ottenuto viene versato in una teglia imburrata e infarinata, spolverizzato di zucchero e scaglie di cioccolato fondente, guarnito con fiocchi di burro e infine cotto in forno. Nel secondo caso, invece, si crea un impasto di farina di mais, farina di frumento, uova, latte e zucchero, a cui vengono poi unite le mele sbucciate a cubetti. Il tutto viene decorato con acini d'uva e cotto in forno in una teglia imburrata e spolverata di pangrattato.[2]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Simile alla miascia è la smaiasa bergamasca, che prevede un impasto di farina di frumento, uvetta sultanina, zucchero, uova, burro, latte, pere, mele, noci, scorza di limone e lievito per dolci, il tutto cotto in una tortiera imburrata e cosparsa di farina di mais.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La miascia condivide probabilmente la stessa origine di altre ricette antiche, come il migliaccio di Maestro Martino da Como, che costituivano un pasto vero e proprio grazie all'alto contenuto calorico della frutta e della frutta secca ivi contenute, il cui scopo era sostituire lo zucchero difficilmente reperibile per le classi meno abbienti. In epoca moderna è invece considerata un dolce da merenda o fine pasto.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Miascia, su buonalombardia.regione.lombardia.it, 22 dicembre 2017.
  2. ^ a b c Spaliviero, p. 13.
  3. ^ Laura Filios, Miascia, 4 posti dove mangiare la torta tipica sul Lago di Como, su La Cucina Italiana, 26 settembre 2018. URL consultato il 5 settembre 2023.
  4. ^ Spaliviero, pp. 14-15.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Paolo Spaliviero, Capitolo Terzo: Le ricette - Dolci, in Dolci, biscotti, pane e polenta con la farina di mais - Storie e ricette - Lombardia, 20 settembre 2016, pp. 13-15, ISBN 9788822846808.