Melanitta americana

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Orchetto marino americano
Melanitta americana
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Anseriformes
Famiglia Anatidae
Sottofamiglia Anatinae
Tribù Mergini
Genere Melanitta
Sottogenere (Oidemia)
Specie M. americana
Nomenclatura binomiale
Melanitta americana
(Swainson, 1832)
Sinonimi

Melanitta nigra americana

L'orchetto marino americano (Melanitta americana (Swainson, 1832)) è una grande anatra marina, lunga da 43 a 49 centimetri. Insieme all'orchetto marino, M. nigra, forma il sottogenere Oidemia; le due specie vengono a volte considerate conspecifiche, e in tal caso ci si riferisce all'orchetto nero come a M. nigra americana. Il suo nome francese, usato in alcune parti del suo areale canadese, è macreuse noire[1] (che significa "orchetto nero").

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La femmina adulta pesa in media 980 grammi ed è lunga 45 cm, mentre il maschio adulto si aggira sui 1100 grammi e sui 49 cm di lunghezza. Questa specie è caratterizzata da un grande becco di forma tozza. Il maschio è tutto nero ed ha un becco molto bulboso che, per la maggior parte, è giallo. La femmina è un uccello bruno dalle guance pallide, molto simile alla femmina dell'orchetto comune. Questa è l'unica anatra nera che si possa trovare in America, nonostante la femmina possa essere anche un po' gialla intorno alle narici. Quando questo uccello è in volo, le sue parti inferiori assumono una tonalità argentea.[2]

Questa specie si può facilmente distinguere dagli altri orchetti, ad eccezione di quello comune, per la totale mancanza di bianco nel maschio e per le aree pallide più estese nella femmina.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

L'orchetto nero si riproduce nell'estremo nord del Nordamerica, dal Labrador e da Terranova alla baia di Hudson sudorientale e all'Alaska. Vive anche sul lato siberiano dello stretto di Bering, ad est del fiume Yana. Sverna un po' più a sud, nelle zone temperate, sulle coste degli USA settentrionali e del Canada, sulla costa pacifica a sud della regione della baia di San Francisco e sulle coste atlantiche e del golfo del Messico, e, in Asia, un po' più a sud, fino alla Cina.[3]

Alcuni uccelli possono trascorrere l'inverno sui Grandi Laghi. Questa specie, molto raramente, può vagabondare fino all'Europa occidentale; al di fuori del proprio areale solo i maschi possono essere identificati con sicurezza, mentre le femmine non vengono identificate.

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

Mentre sta migrando o nel periodo di svernamento sulle coste marine questa specie si immerge alla ricerca di crostacei e molluschi; invece, quando nidifica sulle acque dolci si nutre di insetti e delle loro larve, specialmente di tricotteri, di uova di pesce e, più raramente, di vegetali, come l'erba delle anatre. Nei quartieri invernali, in acque costiere particolarmente accoglienti, forma grandi stormi. I membri di questi raggruppamenti sono strettamente uniti e questi uccelli tendono a decollare tutti insieme; nella stagione della nidificazione sono meno socievoli. È stato ipotizzato che in acque costiere questa specie preferisca le insenature più riparate, e possibilmente acque che includono diversi livelli di profondità[4].

Il nido edificato viene costruito sul suolo, nei pressi del mare, di laghi o fiumi, nelle foreste o nella tundra. Vi vengono deposte 5-7 uova. Ogni uovo pesa 60-74 grammi, l'8% del peso corporeo della femmina. Il periodo di incubazione varia dai 27 ai 31 giorni. Le femmine allevano intensamente i loro piccoli per circa 3 settimane, dopo le quali, anche se non sono ancora capaci di volare, devono nutrirsi da soli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SDJV (2003)
  2. ^ Zim et al. (2001)
  3. ^ Littlejohn (1916), SDJV (2003)
  4. ^ Deghi et al. (1989)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) BirdLife International 2006, Melanitta americana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. Database entry includes justification for why this species is of least concern
  • Deghi, Gary et al. (1989): Environmental Impact Report for the Pillar Point East Harbor Master Plan. Earth Metrics Inc., San Mateo County Harbor District, February, 1989.
  • Littlejohn, Chase (1916): Some unusual records for San Mateo County, California. Abstract in: Cooper Club: Minutes of Cooper Club Meetings. Condor 18(1): 38-40. PDF fulltext DjVu fulltext
  • Sea Duck Joint Venture (SDJV) (2003): Black Scoter (Melanitta nigra). Sea Duck Information Series 2. Version of 2003-OCT-15. PDF fulltext
  • Zim, Herbert Spencer; Robbins, Chandler S.; Bruun, Bertel (2001): Birds of North America: A Guide to Field Identification. Golden Publishing.

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