Maurizio Galbaio

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Maurizio Galbaio (... – 787) è stato un doge veneziano.

Fu il settimo Doge della Repubblica di Venezia secondo la tradizione, fu magister militum di Venezia.

Proveniva da una famiglia di umili contadini di Eraclea, città che in quel periodo era soprattutto a favore di Bisanzio mentre l'insediamento di Malamocco tendeva ad appoggiare i Franchi: è probabile che Maurizio contasse sull'appoggio di Bisanzio per resistere alle mire papali, tramontata ormai l'influenza dei Longobardi in Italia. Ottenne infatti dall'Imperatore d'Oriente la doppia nomina di magister militum e di Ipato, cosa che provocò la rappresaglia di Desiderio: questi, sconfessato l'impegno assunto con i Franchi (Carlo Magno era ormai tornato oltre le Alpi) di difensore della Chiesa, attaccò i territori della chiesa di Roma e l'Istria cercando di ricostituire un Regno d'Italia. Desiderio fece prigioniero il figlio del Doge Maurizio, Giovanni, e lo tenne come ostaggio. Tanto il Papa quanto il doge mandarono ambasciatori a Carlo Magno per convincerlo a tornare e ristabilire lo status quo, restituendo al Doge suo figlio.

Dopo aver sconfitto i Longobardi, però, Carlo non restituì le terre alla Chiesa ma le rivendicò per sé, rivelandosi per Venezia un vicino ancora più invadente di Desiderio. I timori di Maurizio riguardo ai Franchi furono confermati, e il doge strinse legami sempre più stretti con Bisanzio, mentre con l'assenso dell'Imperatore associò al dogado il figlio Giovanni come co-reggente. Intanto Carlo progettava la costituzione del Sacro Romano Impero, e nelle sue contese con il Papa i Venetici venivano sempre più danneggiati. Nel 785 tutti i mercanti venetici furono espulsi dalla Pentapoli con l'accusa (vera, ma di comodo) di commerciare schiavi ed eunuchi, e i loro beni confiscati. La politica filobizantina di Maurizio non servì a contrastare queste angherie e il suo prestigio ne risentì pesantemente: tuttavia riuscì ad evitare la triste sorte dei suoi predecessori e a morire di morte naturale, tramandando il dogado a suo figlio Giovanni.

Predecessore Doge di Venezia Successore
Domenico Monegario 764-787 Giovanni Galbaio