Marsha Hunt (cantante)

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Marsha Hunt
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRhythm and blues
Soul
Rock
Disco
Musical
Periodo di attività musicale1966 – 1980
EtichettaTrack Records, Polydor, Vertigo Records
Album pubblicati3
Studio3
Sito ufficiale

Marsha Hunt (Filadelfia, 15 aprile 1946) è una cantante, attrice, scrittrice ed ex modella statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi iscritta alla Università della California - Berkeley nel febbraio 1966 si trasferisce a Edimburgo[1], e intraprende le carriere di modella e di corista. Alla fine dello stesso anno conosce Mike Ratledge dei Soft Machine,[2] che sposa il 15 aprile del 1967 per separarsi dopo poco tempo; qualche mese dopo collabora con Alexis Korner nel gruppo Free at Last. Il debutto da solista avviene nel musical Hair, in cui interpreta Dionne: grazie alla sua foltissima capigliatura, viene scelta per la rappresentazione del poster pubblicitario dello spettacolo;[3] realizza quindi per la Track Records il suo primo singolo, Walk on Gilded Splinters, una cover di Dr. John, e forma un suo gruppo, i White Trash, con cui suona alla seconda edizione del Festival dell'Isola di Wight[4].

Collabora poi con i Rolling Stones e conosce Mick Jagger, con cui nel 1970 ha la figlia Karis Jagger; il cantante le dedicherà la canzone Brown Sugar. Nel 1970 collabora con Robert Wyatt nella realizzazione del suo primo album da solista, The End of an Ear ed ottiene un buon successo con Keep the Customer Satisfied, cover di una canzone di Simon & Garfunkel contenuta nell'album Bridge over Troubled Water, che ha anche un buon riscontro in Italia, dove la Hunt è ospite in alcune trasmissioni televisive tra cui Speciale per voi[5]. Nel 1971 realizza l'album Woman Child, pubblicato in Germania con il titolo Desdemona; dopo qualche anno di inattività pubblica nel 1977 il nuovo album di discomusic Marsha, realizzato ai Musicland Studios di Monaco di Baviera con la produzione di Pete Belotte.

Dopo qualche anno si ritira dal mondo musicale, dedicandosi alla carriera di attrice. Nel 1985 pubblica la sua autobiografia, Real Life: The Story of a Survivor, con molti particolari sulla sua carriera musicale; in seguito scrive libri per ragazzi. Nel 2005 racconta nel volume Undefeated la sua battaglia contro il cancro. Nel novembre 2012, a causa di alcuni problemi economici, vende all'asta le lettere d'amore inviatele nel 1969 da Mick Jagger[6].

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

33 giri[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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