Marathon (film 1988)

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Marathon
Titolo originaleRun for Your Life
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Italia
Anno1988
Durata86 min
Generedrammatico, thriller
RegiaTerence Young
SoggettoTommy Iwering
SceneggiaturaRobert Brodie Booth
ProduttoreRoberta Cadringher, Tommy Iwering, Michael Stern, Stefano Rolla e Dennis G. Hall
Produttore esecutivoRoberta Cadringher e Michael Stern
Casa di produzioneFremantle, Rai 1
FotografiaFranco Di Giacomo
MontaggioCarlo Balestrieri e Michael Sheridan
MusicheBjörn J:son Lindh
ScenografiaPier Luigi Basile
CostumiNadia Vitali
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Marathon (Run for Your Life) è un film del 1988 diretto da Terence Young[1].

Ambientato a Roma, è l'ultimo film diretto da Terence Young[2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Roma. Il maggiore Charles Forsythe è un militare statunitense di stanza in Italia, il quale risiede a Roma con la moglie Sarah. Forsythe è un veterano della guerra del Vietnam, nel corso della quale è stato più volte decorato, è un brillante sportivo, vincitore per la seconda volta consecutiva della Maratona di Roma, ma ha un carattere violento e un comportamento spesso brutale verso i militari di grado inferiore e verso la propria moglie. Il rigore di Forsythe verso i suoi sottoposti non è apprezzato dai suoi superiori i quali gli negano la promozione alla quale egli aspira. Forsythe ritiene tuttavia responsabile della mancata promozione la moglie Sarah, la quale è anche incinta. In un impeto d'ira la picchia selvaggiamente, facendola abortire.

Uscita dall'ospedale Sarah, che in gioventù era stata una promettente fondista, decide di riprendere l'attività sportiva. Durante gli allenamenti conosce Alan Morani, un ex mezzofondista statunitense ora paraplegico a causa di un incidente automobilistico. Più tardi Morani accoglie la donna, fuggita da casa per sottrarsi alle nuove violenze del marito, e si offre di allenarla per la maratona: con una sua vittoria Sarah si vendicherebbe del marito. Allenata da Morani, Sarah vince la gara. Il marito, umiliato, scarica la propria ira con atti vandalici, danneggiando con un'accetta i mobili della propria abitazione; in seguito si perdono le sue tracce. Viene incaricato delle indagini un ufficiale dei carabinieri, il maggiore Salviati. Sarah è sospettata di aver ucciso il marito e averne occultato il corpo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Barbera, 2004, p. 253.
  2. ^ M. Gerosa, 2009,  p. 209.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Barbera (a cura di), Cavalcarono insieme: 50 anni di cinema e televisione in Italia, Milano, Electa, 2004, ISBN 88-370-3241-2.
  • Mario Gerosa, Il cinema di Terence Young, Piombino, Il foglio, 2009, ISBN 978-88-7606-230-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]