Luigi Cosenza

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Luigi Cosenza (Napoli, 31 luglio 1905Napoli, 3 aprile 1984) è stato un ingegnere, architetto e urbanista italiano.

Biografia

File:Facoltà Ingegneria Federico II Napoli - Piazzale Tecchio.JPG
Facoltà d'Ingeneria

Laureatosi in Ingegneria, aderisce alla nascente corrente razionalista esaltandola nella costruzione del Mercato Ittico di Napoli, nel decennio successivo collabora con Domus e Casabella e inizia il sodalizio con l'austriaco Bernard Rudofsky (1905-1988), noto architetto europeo e naturalizzato statunitense, in questo periodo la coppia progetta le più importanti architetture private sulla collina di Posillipo che costituiscono un raro esempio di rapporto organico-razionalista tra l'ambiente costruito e il pendio naturale della collina; tra le ville più importanti si ricordano Villa Oro e Villa Savarese e Villa Ferri. Cosenza partecipa, senza alcun esito, ai concorsi nazionali per il Palazzo del Littorio e per l'auditorium.

Dopo la guerra si occupa dei piani di ricostruzione di Napoli con i noti piani particolareggiati per Fuorigrotta e Bagnoli, redasse il piano urbanistico per Via Marittima e della ricomposizione urbanistica di Torre Annunziata, durante questi anni partecipa agli interventi di realizzazione di aree ad ex novo per l'occupazione popolare promossa dallo IACP e dall'INA-Casa, i progetti erano redatti dallo stesso Cosenza con la collaborazione di Francesco Della Sala ed altri del panorama architettonico del dopoguerra a Napoli, Cosenza ha progettato il Complesso di Torre Ranieri (Case popolari) con l'utilizzo delle più innovative tecniche di prefabbricazione creando un rione sperimentale analogo alle costruzione milanesi di Piero Bottoni. Collabora nella progettazione del Palazzo del Circolo della Stampa con Marcello Canino e progetta la sede della Facoltà d'Ingegneria in Piazzale Tecchio a Fuorigrotta. Negli anni successivi progetta numerosi interventi urbanistici e progetta l'ampliamento per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma

Luigi Cosenza si spegne nella sua città nel 1984.

Nella sua carriera fonda il Cesun e partecipa ai congressi CIAM.

Opere

Controversie

Fu tra gli intellettuali che firmarono l'appello pubblicato sull' Espresso in cui si accusava il commissario Calabresi di essere un torturatore e di essere responsabile della fine dell'anarchico Pinelli.

Collegamenti esterni