Ludovico Nitoglia

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Ludovico Nitoglia
Nitoglia con la maglia del Benetton nel 2013
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 179 cm
Peso 84 kg
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti ala
Ritirato 2016
Carriera
Attività di club[1]
2001-04Lazio&Primavera
2004-09Calvisano36 (80)[1]
2009-10L'Aquila17 (30)
Attività in franchise
2010-16Benetton106 (95)
Attività da giocatore internazionale
2004-06Bandiera dell'Italia Italia17 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 1º luglio 2016

Ludovico Maria Nitoglia (Roma, 27 ottobre 1983) è un ex rugbista a 15 italiano, in carriera tre quarti ala professionista con Calvisano, L'Aquila e Benetton ed internazionale per l'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo del quartiere romano dei Parioli e cresciuto in una famiglia di rugbisti (anche suo fratello Michele è professionista),[2] Nitoglia si formò nella Lazio&Primavera, guadagnandosi per la sua velocità in campo il soprannome di «Freccia».[2] Con la società romana esordì in campionato e si mise in evidenza nelle varie selezioni giovanili italiane; passato al Calvisano nel 2004, esordì poco dopo in Nazionale, in un test match contro il Canada.

In azzurro vanta la partecipazione da titolare nei Sei Nazioni 2005 e 2006; preselezionato per la Coppa del Mondo di rugby 2007, a causa dei postumi di un infortunio l'allora C.T. Pierre Berbizier non lo incluse nella rosa dei convocati alla manifestazione.

Con il Calvisano vinse due titoli di Campione d'Italia, nel 2005 e nel 2008. Nel 2009, dopo la richiesta di declassamento del club lombardo, rimase nel Super 10, ingaggiato a L'Aquila, in cui rimase una stagione sola[3] prima di firmare un contratto per il Benetton[4] e giocare nel campionato internazionale di Celtic League, poi Pro12.

Dall'epoca della sua mancata selezione nel 2007, Nitoglia non rispose più a successive chiamate della Nazionale, sia sotto la gestione Mallett,[5] che con la nuova conduzione Brunel.[6]

Alla fine della stagione 2015-16 decise il ritiro dall'attività a 32 anni per trasferirsi insieme alla sua fidanzata in Brasile per svolgere attività di volontariato sociale a Paraisópolis, città nei dintorni di San Paolo[7] in cui allena ragazzi di favela per l'associazione Rugby para Todos.[8]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano (brevetto 27340)»
— 2005

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statistiche in riferimento a partire dalla stagione 2006-07
  2. ^ a b Valerio Vecchiarelli, Nitoglia, dai Parioli al match col Canada in maglia azzurra, in Corriere della Sera, 6 novembre 2004. URL consultato il 16 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2015).
  3. ^ Ferla L'Aquila, un ko indolore Nitoglia saluta i neroverdi, in il Centro, 9 maggio 2010. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2017).
  4. ^ Silvano Focarelli, Ecco Nitoglia, Burton e Maddock, in la Tribuna di Treviso, 12 luglio 2010. URL consultato il 5 luglio 2013.
  5. ^ Elvis Lucchese, «Ludo», il campione che ha rinunciato alla maglia azzurra, in Corriere della Sera, 27 ottobre 2010. URL consultato il 5 luglio 2013.
  6. ^ Sgarbi, che jella: è frattura. Nazionale-Nitoglia, giallo, in la Tribuna di Treviso, 19 febbraio 2013. URL consultato il 5 luglio 2013.
  7. ^ Nitoglia, la palla ovale e un sorriso, in Corriere del Veneto, 26 maggio 2017. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  8. ^ (PT) Ivan Clever, Conexão Treviso – Paraisópolis, su rugbyparatodos.org.br, Rugby para Todos, 24 maggio 2017. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2017).

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