Lorenzo Bolano

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Lorenzo Bolano

Lorenzo Bolano (Catania, 1540 circa – Catania, tra il 1613 e il 1633[1]) è stato un filosofo, medico e archeologo italiano.

Vita e opere[modifica | modifica wikitesto]

Assai scarse sono le notizie sulla vita di questo personaggio. Quel poco che sappiamo viene riassunto nell'opera del Mongitore[2]: insegnò a Catania medicina per più di 20 anni[3] a partire dal 1572, quindi nel periodo tra il 1578 e il 1590 intraprese l'insegnamento anche di filosofia alternando i due insegnamenti per tutta la carriera. Non si hanno più notizie certe su di lui dopo il 1593 anche se c'è la presenza del suo nome nei rotuli dell'Università di Catania fino al 1613[4], anno probabile della sua morte.

Nel XVI secolo fu uno dei più eminenti esponenti dell'ateneo catanese: chiamato dallo storico seicentesco concittadino Giovambattista De Grossi « medicinae, anatomes ac matheseos peritissimus »[5], acquisìo grande fama di professore e di medico. Dal 1603 per un breve periodo lo troviamo presso il Collegio dei gesuiti di Palermo come lettore di fisica e anatomia con il "favoloso stipendio di ottocento onze annue"[6]; nel 1607 torna ad insegnare a Catania.

Fu un seguace della tradizione aristotelica rinascimentale ed un tipico esempio di medico umanista, unendo all'interesse per le indagini mediche e naturali quello per gli studi letterari, filosofici e antiquari.

Nel 1596 stampava a Messina un Opus logicum[7], compendio di filosofia aristotelica e frutto del suo insegnamento logico, scrisse anche di retorica e fisica[8] ed abbiamo notizie di un'opera naturalistica sull'Etna, il Discorso di Mongibello[9] ma l'opera cui maggiormente è legato è un Chronicon urbis Catinae[10], andato perduto dopo il 1693, in cui ci lascia preziose notizie e descrizioni su Catania e le sue vestigia storiche prima della catastrofica eruzione dell'Etna del 1669[11] che profondamente ne cambiò paesaggio, fisionomia ed urbanistica.

Il Chronicon rappresenta un raro esempio cinquecentesco di indagine archeologica diretta su Catania[12] e rimarrà uno dei pochi lavori utili e seri sulle antichità della città etnea per tutto il Seicento. Riguarda, tra l'altro, l'anfiteatro romano, l'acquedotto romano, gli Archi, il tempio di Cerere, la Naumachia, l'Ippodromo. Per questi ultimi due edifici è una delle poche fonti a noi rimaste[13]. Pietro Carrera e Giovanni Battista Grossi attinsero direttamente dal manoscritto, traendone spunto per le loro opere[14][15] e pubblicando i pochi frammenti a noi rimasti[11][16].

Eppure Bolano subì una grave umiliazione: nell'anno in cui si perdono le sue tracce, il 1613, presentatosi a chiedere l'incarico di filosofia nell'Università dove con onore insegnava da oltre quattro decenni, i filosofi ecclesiastici lo contrastarono preferendo il secolare Francesco Riccioli. Il venerando medico-archeologo riottenne l'insegnamento solo per « grazia » del viceré Pietro Giron de Osuna[17], una nomina, sottolinea Matteo Gaudioso, « peggiore di una sconfitta, forse la prima e ultima umiliazione del Bolano, scomparso successivamente dalla scena. Fu il suo ultimo anno di insegnamento e forse di vita »[18].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ È indicato come già deceduto in Ottavio D'Arcangelo, Istoria delle cose insigni e famose, vol. 2, 1633, ms. Catania, Archivio Storico Diocesano, 58, fol. 211r = ms. Catania, Biblioteche Riunite "Civica e A. Ursino Recupero", Civ. Mss. B 31, fol. 206r, come segnalato in S. Cammisuli, Il Catanense decachordum di Giovan Battista de Grossis, Catania 2018, p. 13, n. 25.
  2. ^ Antonino Mongitore, Bibliotheca sicula, sive de scriptoribus siculis, qui tum vetera, tum recentiora saecula illustrarunt, pag. 5, D. Bua, 1708
  3. ^ Storia della filosofia in Sicilia da'tempi antichi al sec. XIX, libri quattro, pag. 137, Vincenzo Di Giovanni, Lauriel, 1873
  4. ^ Archivio storico per la Sicilia orientale, pag. 293, La società, 1934
  5. ^ G.B. De Grossi, Catanense Decachordon..., Catanae, 1642, p. 150.
  6. ^ S. Correnti, La Sicilia del Cinquecento: il nazionalismo isolano, Roma, Mursia, 1980, p.172.
  7. ^ Storia della filosofia in Sicilia da' tempi antichi al sec. XIX, libri quattro, pag. 138
  8. ^ Rivista internazionale di filosofia del diritto, Volume 38, pag. 313, Giorgio Del Vecchio, Società anonima poligrafica italiana, 1961
  9. ^ Bibliotheca sicula, sive de scriptoribus siculis, qui tum vetera, tum recentiora saecula illustrarunt
  10. ^ Osservazioni sopra la storia di Catania cavate dalla storia generale di Sicilia, Volume 3, pag. 214, Vincenzo Cordaro Clarenza Riggio, 1833
  11. ^ a b Sopra uno rudere scoperto in Catania cenni critici dell'arch. Mario Musumeci, pag. XXX, Mario Musumeci, dalla tipografia della regia Università, 1819
  12. ^ Guido Libertini, L’indagine archeologica a Catania nel secolo XVI e l’opera di Lorenzo Bolano, in Archivio Storico per la Sicilia Orientale, XVIII, 1922, pp. pp. 105–138, ISSN non esistente.
  13. ^ Edilizia pubblica e privata nelle città romane, pag. 94, Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2008
  14. ^ P. Carrera, Delle Memorie historiche della città di Catania, I, Catania 1639, pp. 22, 37, 80, 112
  15. ^ G. B. De Grossi, Catanense Decachordon..., cit., I, pp. 7 s.
  16. ^ L'edizione di Libertini è stata superata da V. Ortoleva, I frammenti del cosiddetto Chronicon urbis Catinae di Lorenzo Bolano. Testo critico, traduzione e commento, in E. Tortorici (cur.), Catania antica. La carta archeologica, Roma 2016, 315-368.
  17. ^ Archivio di Stato di Palermo, Tribunale del R. Patrimonio, Memoriali, vol. 533, f. 283. Cit. in Corrado Dollo, Modelli scientifici e filosofici nella Sicilia spagnola, Napoli, Guida, 1984, p. 70.
  18. ^ Matteo Gaudioso, L'Università di Catania nel secolo XVII, in Aa.Vv., Storia della Università di Catania dalle origini ai nostri giorni, Catania, Zuccarello e Izzi, 1934, p. 182.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Carrera, Delle Memorie historiche della città di Catania, I, Catania, 1639.
  • Gian Battista De Grossi, Catanense Decachordon..., Catinae, 1642.
  • Antonino Mongitore, Bibliotheca sicula, sive de scriptoribus siculis, qui tum vetera, tum recentiora saecula illustrarunt, D. Bua, 1708.
  • Mario Musumeci, Sopra uno rudere scoperto in Catania cenni critici dell'arch. Mario Musumeci, dalla tipografia della regia Università, 1819.
  • Vincenzo Di Giovanni, Storia della filosofia in Sicilia da'tempi antichi al sec. XIX, libri quattro, pag. 137, Lauriel, 1873.
  • Guido Libertini, L'indagine archeologica a Catania nel secolo XVI e l'opera di Lorenzo Bolano in Archivio Storico per la Sicilia Orientale, n. XVIII, 1922.
  • Giorgio Stabile, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 11, 1969.
  • Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli, Edilizia pubblica e privata nelle città romane, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2008.
  • Vincenzo Ortoleva, I frammenti del cosiddetto Chronicon urbis Catinae di Lorenzo Bolano. Testo critico, traduzione e commento, in E. Tortorici (cur.), Catania antica. La carta archeologica, Roma 2016, 315-368.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]