Virginia Company of London
Virginia Company of London | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | 10 aprile 1606 a Westminster, Inghilterra |
Fondata da | Giacomo I d'Inghilterra |
Chiusura | 24 maggio 1624 revoca della carta reale e trasformazione della colonia in colonia reale |
Sede principale | Londra |
Gruppo | Virginia Company |
Persone chiave | Sir Thomas Smythe, Sir Edwin Sandys, Sir Thomas Gates, Sir George Somers, John Smith, John Rolfe |
Settore | Colonizzazione, commercio marittimo |
Prodotti | Tabacco, legname, colture da reddito |
La Virginia Company of London fu una compagnia per azioni inglese, fondata nel 1606 su concessione del re Giacomo I d'Inghilterra, con lo scopo di stabilire insediamenti permanenti nella regione nordamericana allora chiamata "Virginia"[1]. Operante in un periodo di crescente espansione coloniale europea, la compagnia fu tra i primi tentativi organizzati dell’Inghilterra di colonizzare il Nuovo Mondo, perseguendo obiettivi sia economici che religiosi[2]. Il suo insediamento più famoso fu Jamestown, fondato nel 1607, che divenne il primo insediamento inglese permanente nelle Americhe[3].
Fondazione e Obiettivi
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La compagnia fu istituita grazie a una patente reale concessa il 10 aprile 1606 da Giacomo I, che autorizzava un gruppo di mercanti e aristocratici londinesi a esplorare e colonizzare i territori tra il 34º e il 41º parallelo nord[1]. Tra i promotori principali vi erano personalità come Richard Hakluyt, Bartholomew Gosnold e Sir Thomas Smythe, i quali vedevano nella colonizzazione un'opportunità sia commerciale che spirituale[4]. Gli obiettivi includevano la diffusione del cristianesimo protestante, la ricerca di materie prime, e la possibilità di scoprire una via marittima per l’Asia attraverso il continente americano[2].
La Fondazione di Jamestown
[modifica | modifica wikitesto]Nel dicembre 1606, la compagnia organizzò la sua prima spedizione, composta da tre navi — la Susan Constant, la Godspeed e la Discovery — che salparono con circa 105 coloni, guidati dal capitano Christopher Newport[2]. Dopo un lungo viaggio, il gruppo fondò Jamestown il 14 maggio 1607, sulle rive del fiume James, chiamato in onore del sovrano[1]. I primi anni furono difficili: la colonia affrontò carestie, malattie, conflitti con le popolazioni native — in particolare con la confederazione Powhatan — e una costante mancanza di risorse[4]. Il capitano John Smith riuscì a mantenere un fragile equilibrio grazie a scambi commerciali con i nativi e regole disciplinari più severe[4]. Il salvataggio economico arrivò con l’introduzione della coltivazione del tabacco da parte di John Rolfe, che rese la colonia sostenibile finanziariamente[3].
Riorganizzazione e Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1609, la Virginia Company ricevette un secondo statuto reale, che le conferiva maggiori poteri, compreso il diritto di espandersi verso ovest fino all’oceano Pacifico[1]. Fu istituito un nuovo governo della colonia, con un consiglio a Londra e un governatore sul posto nominato dalla compagnia[4]. Nel 1619, la compagnia autorizzò la creazione della House of Burgesses, la prima assemblea rappresentativa delle colonie inglesi, che segnò l’inizio dell’autogoverno nella storia americana[2].
Crisi e Scioglimento
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante alcuni successi, la compagnia non ottenne i profitti sperati e fu segnata da difficoltà economiche persistenti[2]. Nel marzo 1622, un attacco dei nativi Powhatan uccise circa 347 coloni, evento noto come massacro del 1622[4]. L’opinione pubblica inglese reagì con indignazione e la Corona aprì un'inchiesta sulla gestione della compagnia[3]. Nel 1624, re Giacomo I revocò la carta della Virginia Company, trasformando la colonia in una colonia reale sotto il diretto controllo del governo inglese[1].
Eredità
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante il suo scioglimento, la Virginia Company lasciò un’impronta duratura nella storia americana[2]. L’introduzione della House of Burgesses, l’autogoverno locale, la proprietà privata della terra e l’insediamento di famiglie furono modelli seguiti nelle future colonie inglesi[4]. Jamestown, nonostante le difficoltà, aprì la strada alla colonizzazione permanente inglese e pose le basi per lo sviluppo di quella che sarebbe diventata la civiltà anglo-americana[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 158249955 · LCCN (EN) n50076548 · GND (DE) 16129675-0 · J9U (EN, HE) 987007603740505171 |
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