Lingue dell'Unione europea

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Targa multilingue all'ingresso del Parlamento europeo (Bruxelles).

Le lingue dell'Unione europea sono gli idiomi usati dagli abitanti degli Stati membri dell'UE. Attualmente le lingue ufficiali dell'Unione europea sono 24, di cui le più parlate sono il tedesco, il francese e l'italiano. Sulla pagina iniziale del sito dell'UE[1] si afferma: "Lingue: la ricchezza dell'Europa" titolando una sezione particolare[2] tutta dedicata a questo argomento.

L'UE incoraggia il multilinguismo, cioè incoraggia i propri cittadini a essere in grado di parlare altre lingue oltre la propria lingua madre. Un certo numero di programmi finanziati dall'Unione europea promuovono attivamente l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica (ad esempio la Giornata europea delle lingue), però l'UE non ha molta autorità in quest'area poiché il contenuto dei programmi di formazione rimane compito esclusivo dei singoli Stati membri.

Secondo il sito dell'UE,[3] il costo per mantenere la sua politica multilinguistica è di 1.123 milioni di euro, pari all'1% del bilancio generale annuo dell'Unione europea, o 2,28 € pro capite l'anno.

Lingue ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2013 le lingue ufficiali dell'Unione europea sono 24.[4] Accanto alla lingua sono indicati gli stati dove gode di ufficialità a livello nazionale o sub-nazionale:

  1. Bulgaro - Bulgaria Bulgaria (Locutori: 7,8 milioni)
  2. Ceco - Rep. Ceca Rep. Ceca, Slovacchia Slovacchia (Locutori: 12,5 milioni)
  3. Croato - Croazia Croazia, Italia Italia, Austria Austria (Locutori: 5,5 milioni)
  4. Danese - Danimarca Danimarca, Germania Germania (Locutori: 5,3 milioni)
  5. Estone - Estonia Estonia (Locutori: 1,5 milioni)
  6. Finlandese - Finlandia Finlandia (Locutori: 5 milioni)
  7. Francese - Francia Francia, Belgio Belgio, Lussemburgo Lussemburgo, Italia Italia (Locutori: 70 milioni)
  8. Greco - Grecia Grecia, Cipro Cipro (Locutori: 12 milioni)
  9. Inglese - Irlanda Irlanda, Malta Malta Cipro Cipro (Locutori: 5 milioni)
  10. Irlandese (gaelico) - Irlanda Irlanda (Locutori: 1,5 milioni)
  11. Italiano - Italia Italia, Slovenia Slovenia, Croazia Croazia, Malta Malta, Grecia Grecia, Francia Francia (Locutori: 65 milioni)
  12. Lettone - Lettonia Lettonia (Locutori: 2 milioni)
  13. Lituano - Lituania Lituania (Locutori: 3,5 milioni)
  14. Maltese - Malta Malta (Locutori: 0,5 milioni)
  15. Olandese - Paesi Bassi Paesi Bassi, Belgio Belgio (Locutori: 23 milioni)
  16. Polacco - Polonia Polonia (Locutori: 44 milioni)
  17. Portoghese - Portogallo Portogallo (Locutori: 10,5 milioni)
  18. Romeno - Romania Romania (Locutori: 22 milioni)
  19. Slovacco - Slovacchia Slovacchia, Rep. Ceca Rep. Ceca (Locutori: 5 milioni)
  20. Sloveno - Slovenia Slovenia, Austria Austria, Italia Italia, Ungheria Ungheria (Locutori: 2 milioni)
  21. Spagnolo - Spagna Spagna (Locutori: 47 milioni)
  22. Svedese - Svezia Svezia, Finlandia Finlandia (Locutori: 8,3 milioni)
  23. Tedesco - Germania Germania, Austria Austria, Lussemburgo Lussemburgo, Italia Italia, Belgio Belgio (Locutori: 90 milioni)
  24. Ungherese - Ungheria Ungheria, Austria Austria, Romania Romania, Slovenia Slovenia, Slovacchia Slovacchia (Locutori: 13,5 milioni)

Il trattato istitutivo dell'Unione europea stabilisce che ogni cittadino dell'Unione possa scrivere alle istituzioni europee in una delle lingue ufficiali e averne una risposta nella medesima lingua e che tutti i documenti ufficiali vengono redatti in tutte le lingue ufficiali dell'Unione, al fine di garantirne la comprensibilità. Le lingue ufficiali vengono definite dagli stati membri e non dalle autorità di Bruxelles. Attualmente il lussemburghese e il turco (che sono rispettivamente lingue ufficiali in Lussemburgo e Cipro) sono le uniche due lingue nazionali a non essere lingue ufficiali dell'Unione. Infatti ogni paese membro può dichiarare una sola lingua ufficiale dopo la ratifica del trattato di adesione. Il Lussemburgo, che è trilingue, non ne ha dichiarata nessuna, considerato che due di queste (francese e tedesco) erano state dichiarate ufficiali da altri stati membri. L'Irlanda ha dichiarato il gaelico successivamente alla sua adesione, essendo già presente l'altra sua lingua ufficiale, l'inglese. Non è ammesso cambiare la lingua ufficiale dichiarata.

Limitazioni al multilinguismo[modifica | modifica wikitesto]

A causa del notevole incremento delle lingue a seguito del processo di allargamento dell'Unione europea e della dispendiosità del sistema di traduzioni reciproche nelle istituzioni europee, la commissione europea ha deciso che le lingue di lavoro siano le tre lingue ufficiali più parlate quando fu presa questa decisione[5] (l'inglese, il francese e il tedesco) pubblicandone poi la traduzione nelle restanti lingue europee.

Lingue regionali e minoritarie[modifica | modifica wikitesto]

Allo scopo di tutelare il patrimonio culturale delle lingue regionali e minoritarie, l'Unione europea ha istituito una rete di raccolta, analisi e studio della documentazione relativa chiamata Mercator, le cui sedi si trovano in Catalogna, in Frisia e in Galles.

Nomi ufficiali dell'Unione europea[modifica | modifica wikitesto]

Nelle lingue degli Stati che chiedono l'adesione all'Unione, si dice

  • Albanese: Bashkimi Evropian
  • Macedone: Европската Унија (Evropskata Unija)
  • Serbo-montenegrino: Европска унија (Evropska unija)
  • Turco: Avrupa Birliği
  • Ucraino: Європейський Союз (Yevropeysʹkyy Soyuz)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michele Gazzola (2006) "La gestione del multilinguismo nell'Unione europea", in Carli, Augusto (a cura di), Le sfide della politica linguistica di oggi. Fra la valorizzazione del multilinguismo migratorio locale e le istanze del plurilinguismo europeo, (p. 17-117). Milano, Franco Angeli.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]