Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue

Il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER; in inglese CEFR[N 1][1], in francese CECR[N 2][2]) è un sistema descrittivo impiegato per valutare le conoscenze e competenze conseguite da chi studia una lingua straniera europea (e potenzialmente qualunque altra lingua nel mondo), nonché allo scopo di indicare il livello di un insegnamento linguistico negli ambiti più disparati. La sua versione corrente è stata pubblicata nel febbraio 2018[3] ed è affiancata da una serie di descrittori supplementari e più precisi classificati per livello pubblicata anch'essa nel 2018.[4]
I sette livelli di competenza (pre-A1, A1, A2, B1, B2, C1, C2 più eventualmente il livello A0) e i quattro livelli intermedi (A1+, A2+, B1+, B2+) articolati nel QCER sono utilizzati in tutta Europa e in altri continenti come parametri per fornire agli insegnanti di lingua un modello di riferimento per la preparazione di materiali didattici e per la valutazione delle conoscenze linguistiche[5] e delle competenze linguistiche, dunque del loro grado di acquisizione linguistica.
Nascita del QCER
[modifica | modifica wikitesto]Il QCER è stato messo a punto dal Consiglio d'Europa come parte principale del progetto Language Learning for European Citizenship (apprendimento delle lingue per la cittadinanza europea). Il suo scopo principale è fornire un metodo per accertare e trasmettere le conoscenze e competenze che si applichi a tutte le lingue dell'Unione Europea; in realtà, il QCER è potenzialmente applicabile a qualunque lingua del mondo. Il QCER nella sua prima versione è stato pubblicato nel 2001 dopo un lungo processo di scrittura e consultazione.[3] Nel novembre 2001, una risoluzione del Consiglio d'Europa ha raccomandato di utilizzare il QCER per costruire sistemi di validazione dell'abilità linguistica. Il QCER è stato tradotto in 40 lingue ed è stato adottato dalla Commissione Europea come indicatore europeo della competenza linguistica (European Indicator of Language Competence) e come elemento nel progetto Europass.
Il QCER è affiancato da altri documenti e risorse in merito alle seconde lingue e, riprendendo la suddivisione di Sternfeld (1986),[6] al training in una lingua straniera e all'educazione alle lingue straniere, disponibili in gran parte in una piattaforma apposita e liberamente consultabile da chiunque detta "Platform of resources and references for plurilingual and intercultural education".[7] In particolare, le tre guide fondamentali sono:[8]
- Guide for the Development and Implementation of Curricula for Plurilingual and Intercultural Education
- A Handbook for Curriculum Development and Teacher Education Concerning the Language Dimension in All Subjects
- From Linguistic Diversity to Plurilingual Education: Guide for the Development of Language Education Policies in Europe
Altri ancora sono disponibili separatamente:
- Policy guidelines and resources for the linguistic integration of adult migrants (LIAM),[9] che è collegata a un sito apposito con risorse[10]
- Autobiography of Intercultural Encounters,[11] uno strumento collegato anche a un corso di formazione liberamente accessibile[12]
Gli enti certificatori delle varie lingue europee hanno ormai completato il passaggio alle nuove denominazioni dei livelli di conoscenza linguistica per le certificazioni che rilasciano – o in alternativa forniscono – tabelle di conversione tra le denominazione dei propri livelli e quelle standard del Quadro comune di riferimento europeo.[13] Inoltre, anche alcuni enti certificatori di paesi extraeuropei hanno già avviato progetti di armonizzazione dei propri livelli linguistici con quelli del QCER.[14]
Nome del QCER
[modifica | modifica wikitesto]Lingua | Nome | (Sigla) |
---|---|---|
Italiano | Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue | QCER |
Inglese | Common European Framework of Reference for Languages | CEFR |
Francese | Cadre européen commun de référence pour les langues[15] | CECR |
Portoghese | Quadro Europeu Comum de Referência para as Línguas | QECR |
Spagnolo | Marco Común Europeo de Referencia para las lenguas | MCER |
Romeno | Cadrul European Comun de Referință pentru Limbi | CECRL |
Tedesco | Gemeinsamer europäischer Referenzrahmen für Sprachen | GeR |
Greco | Κοινό Ευρωπαϊκό Πλαίσιο Αναφοράς για τις Γλώσσες
(Kinò Evropaikò Plèsio Anaforás ja tis Glòsses) |
ΚΕΠΑ |
Russo | Общеевропейские компетенции владения иностранным языком
(Obshcheyevropeyskiye kompetentsii vladeniya inostrannym yazykom) |
- - - |
Polacco | Europejski System Opisu Kształcenia Językowego | ESOKJ |
Turco | Avrupa Dilleri Ortak Çerçeve Programı | - - - |
Cinese | 欧洲语言共同参考架构
(pinyin: Ōuzhōu yǔyán gòngtóng cānkǎo jiàgòu) |
- - - |
Arabo | الإطار الأوروبي المرجعي العام للغات
(al-ʾiṭār al-ʾūrubbiyyu l-marǧiʿiyyu l-ʿāmu li-l-luġāti) |
- - - |
Livelli del QCER
[modifica | modifica wikitesto]Il Quadro comune di riferimento europeo distingue tre ampie fasce di competenza ("Base", "Autonomia" e "Padronanza"), ripartite a loro volta in due livelli ciascuna per un totale di sei livelli complessivi e descrive ciò che un individuo è in grado di fare in dettaglio a ciascun livello nei diversi ambiti di competenza: comprensione scritta (comprensione di elaborati scritti), comprensione orale (comprensione della lingua parlata), produzione scritta e produzione orale (abilità nella comunicazione orale).
I livelli vengono identificati con le lettere "A", "B" e "C" con qualità crescente (A=minimo, B=intermedio, C=massimo) suddivisi tramite numeri affiancati da "1" a "2", sempre a qualità crescente (1=minimo, 2=massimo), a cui si aggiunge lo zero e eventualmente il simbolo "+" per indicare un'approssimazione per eccesso. Il livello di conoscenza e/o competenza di una lingua straniera (L2) è A0. Il livello minimo di conoscenza e competenza è detto "pre-A1", per cui non è direttamente l'A1. Il livello massimo è detto "C2", per cui le competenze sono paragonabili e analoghe a quelle di un parlante nativo.
Il livello C2 non indica comunque la conoscenza totale e l'onniscienza in una lingua da parte di parlanti nativi e stranieri perché le lingue sono in costante evoluzione (ossia slang, neologismi colloquiali, neologismi coniati a partire da prestiti, prestiti stranieri, neologismi derivanti dall'avanzamento scientifico).
A - Base
[modifica | modifica wikitesto]- A1 - Livello base
- Si comprendono e si usano espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Si sa presentare se stessi e gli altri e si è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove si abita, le persone che si conoscono e le cose che si possiedono. Si interagisce in modo semplice, purché l'altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.
- A2 - Livello elementare
- Comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita, dell'ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.
B - Autonomia
[modifica | modifica wikitesto]- B1 - Livello intermedio o "di soglia"
- Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese di cui parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di esprimere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e anche di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.
- B2 - Livello intermedio superiore
- Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, come pure le discussioni tecniche sul proprio campo di specializzazione. È in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un'interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l'interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti e riesce a spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.
C - Padronanza
[modifica | modifica wikitesto]- C1 - Livello avanzato o "di efficienza autonoma"
- Comprende un'ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un controllo sicuro della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione.
- C2 - Livello di padronanza della lingua in situazioni complesse
- Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le sfumature di significato più sottili in situazioni complesse.
Attività e abilità linguistiche secondo il QCER
[modifica | modifica wikitesto]Attività linguistiche
[modifica | modifica wikitesto]Le attività linguistiche del QCER sono suddivise in: ricezione, produzione, interazione e mediazione. Ognuna di esse è poi suddivisa e descritta per livelli crescenti a partire dal pre-A1 e a finire con il C2.
Le attività di ricezione sono suddivise in: comprensione orale (conversazione, ascolto come membro del pubblico di un relatore, ascolto di messaggi e annunci), comprensione scritta e comprensione audio-visiva.
Le attività di produzione sono suddivise in produzione orale (monologhi, dialoghi e annunci a un gruppo di persone) e produzione scritta (resoconti e riassunti, scrittura libera e creativa).
Le attività di interazione sono fondamentalmente suddivise in interazione orale (dialoghi informali e formali, interviste, essere intervistati, scambi di informazioni, comunicazione all'interno di un contesto di cooperazione, comunicazione orale mediata dalle ICT) e in interazione scritta (con o senza la mediazione delle ICT).
Le attività di mediazione sono suddivise in: mediazione di un testo (spiegazione oggettiva dei contenuti, traduzione orale, traduzione scritta, prendere appunti, analisi critica), di concetti e di comunicazione (ad esempio facilitare la comunicazione tra due o più persone).
Ogni attività linguistica è legata a strategie precise: per esempio, le attività di mediazione sono ancorabili al collegamento a conoscenze pregresse, alla semplificazione delle informazioni e all'adattamento della lingua.
Abilità linguistiche
[modifica | modifica wikitesto]Le abilità linguistiche sono suddivise in linguistiche da una parte e sociolinguistiche e pragmatiche dall'altra. Le prime si riferiscono all'accuratezza grammaticale alla conoscenza e uso corretto del lessico/vocabolario, all'accuratezza fonologica (cioè alla pronuncia e alle caratteristiche prosodiche come l'intonazione e cadenza/accento) e all'accuratezza dell'ortografia.
Quelle sociolinguistiche e pragmatiche riguardano l'abilità nell'uso dei registri in base ai contesti e tematiche come la presa del turno, la coerenza di un testo (per cui per esempio l'argomento non viene costantemente sviato) e la coesione delle varie frasi e parti di un testo (per esempio con l'uso dei connettivi e di strutture come "introduzione, corpo suddiviso in paragrafi, conclusione").
Capacità da sviluppare secondo il QCER
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Comprensione | Orale | Scrittura | ||
---|---|---|---|---|---|
Comprensione dell'ascolto | Comprensione di lettura | Interazione orale | Espressione orale | Espressione scritta | |
A0 | Nessuna competenza e/o conoscenza | Nessuna competenza e/o conoscenza | Nessuna competenza e/o conoscenza | Nessuna competenza e/o conoscenza | Nessuna competenza e/o conoscenza |
A1 | Riconosco parole ed espressioni di base che vengono usate regolarmente, relative a me stesso, alla mia famiglia e alle mie immediate vicinanze quando parlo lentamente e chiaramente. | Riesco a capire parole e nomi familiari e frasi molto semplici, ad esempio quelle su cartelli, poster e cataloghi. | Posso partecipare a una conversazione in modo semplice fintanto che l'altra persona è disposta a ripetere ciò che ha detto o a dirlo in altre parole e a una velocità più lenta e mi aiuta a formulare ciò che sto cercando di dire. Chiedo e rispondo a semplici domande su argomenti di necessità immediata o questioni molto comuni. | Uso espressioni e frasi semplici per descrivere dove vivo e le persone che conosco. | Riesco a scrivere cartoline brevi e semplici, ad esempio per inviare congratulazioni. Posso compilare moduli con dati personali, ad esempio il mio nome, la mia nazionalità e il mio indirizzo su un modulo di registrazione di un hotel. |
A2 | Comprendo frasi e il vocabolario più comune su argomenti di interesse personale (informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, luogo di residenza, lavoro). Riesco a trarre l'idea principale da messaggi e avvisi brevi, chiari e semplici. | Riesco a leggere testi molto brevi e semplici. Riesco a trovare informazioni specifiche e prevedibili in una scrittura semplice e quotidiana come pubblicità, opuscoli, menu e orari, e posso capire lettere personali brevi e semplici. | Riesco a comunicare in attività semplici e comuni che richiedono uno scambio semplice e diretto di informazioni sulle attività e gli affari quotidiani. Sono capace di scambi sociali molto brevi, anche se di solito non riesco a capire abbastanza per mantenere viva la conversazione. | Uso una serie di espressioni e frasi per descrivere in termini semplici la mia famiglia e le altre persone, le mie condizioni di vita, la mia formazione e il mio attuale o ultimo lavoro. | Riesco a scrivere note/messaggi brevi e semplici riguardanti i miei bisogni immediati. Riesco a scrivere lettere personali molto semplici, ad esempio ringraziando qualcuno per qualcosa. |
B1 | Comprendo le idee principali quando il discorso è chiaro e normale e vengono discusse le questioni quotidiane che si svolgono al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc.
Comprendo l'idea principale di molti programmi radiofonici o televisivi che trattano temi attuali o questioni di interesse personale o professionale, quando l'articolazione è relativamente lenta e chiara |
Riesco a capire testi scritti in una lingua di uso quotidiano o relativi al lavoro. Comprendo la descrizione di eventi, sentimenti e desideri nelle lettere personali. | So come gestire quasi tutte le situazioni che si presentano quando viaggio dove si parla quella lingua. Riesco a partecipare spontaneamente a una conversazione che tratta argomenti quotidiani di interesse personale o che sono rilevanti per la vita quotidiana (ad esempio, famiglia, hobby, lavoro, viaggi e attualità). | Riesco a collegare frasi in modo semplice per descrivere esperienze ed eventi, i miei sogni, speranze e ambizioni. Posso spiegare e giustificare brevemente le mie opinioni e i miei piani. Posso raccontare una storia, la trama di un libro o di un film e posso descrivere le mie reazioni. | Riesco a scrivere testi semplici e ben collegati su argomenti che mi sono familiari o di mio interesse. Riesco a scrivere lettere personali che descrivono esperienze e impressioni. |
B2 | Sono in grado di seguire discorsi e conferenze lunghi e seguo persino trame complesse purché l'argomento sia relativamente noto. Capisco quasi tutti i notiziari televisivi e i programmi di attualità. Capisco la maggior parte dei film che utilizzano un livello linguistico standard. | Riesco a leggere articoli e rapporti su temi contemporanei in cui gli autori prendono posizioni o punti di vista specifici. Capisco la prosa letteraria contemporanea. | Riesco a partecipare a una conversazione con una certa scioltezza e spontaneità, il che rende possibile la normale comunicazione con i madrelingua. Riesco a partecipare attivamente alle discussioni nelle situazioni quotidiane, spiegando anche i miei punti di vista. | Presento descrizioni chiare e dettagliate di una vasta gamma di argomenti relativi alle mie specialità. Posso affrontare un argomento individuandone i vantaggi e gli svantaggi. | Riesco a scrivere testi chiari e dettagliati su una vasta gamma di argomenti legati ai miei interessi. Riesco a scrivere saggi (testi argomentativi) o relazioni trasmettendo informazioni o proponendo ragioni che supportano o confutano un punto di vista specifico. Riesco a scrivere lettere che mettano in risalto l'importanza di determinati eventi ed esperienze. |
C1 | Capisco discorsi lunghi anche quando non sono chiaramente strutturati e quando le relazioni sono solo implicite e non esplicitamente dichiarate.
Riesco a capire facilmente programmi TV e film. |
Riesco a comprendere testi lunghi e complessi di natura letteraria o basata sui fatti, apprezzando le distinzioni di stile.
Comprendo articoli specializzati e lunghe istruzioni tecniche, anche se non si riferiscono alla mia specialità. |
Mi esprimo con scioltezza e spontaneità senza dover cercare continuamente le espressioni giuste. Uso la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali e professionali. Formulo idee e opinioni con precisione e collego abilmente i miei interventi a quelli di altri relatori. | Presento descrizioni chiare e dettagliate di argomenti complessi che includono altri argomenti. Sono in grado di sviluppare idee concrete e di arrivare a una conclusione appropriata. | Riesco ad esprimermi con testi chiari e ben strutturati, esponendo punti di vista con una certa ampiezza. Riesco a scrivere lettere, saggi o relazioni di argomenti complessi, evidenziando tutto quello che è importante. Prima di procedere con la scrittura, sono in grado di selezionare lo stile più adatto, in base ai destinatari. Potrei anche candidarmi per un lavoro. |
C2 | Non ho difficoltà a capire nessun tipo di conversazione, sia in quelle dal vivo che nei discorsi trasmessi, anche alla velocità di un madrelingua, purché abbia il tempo di familiarizzare con l'accento. | Riesco a leggere facilmente quasi tutte le forme di linguaggio scritto, inclusi testi astratti strutturalmente o linguisticamente complessi come manuali, articoli specializzati e opere letterarie. | Partecipo senza sforzo a qualsiasi conversazione o dibattito e conosco bene i modi di dire, frasi fisse, espressioni colloquiali e formali. Mi esprimo fluentemente e trasmetto sottili sfumature di significato con precisione. Se ho un problema, affronto la difficoltà in modo così discreto che gli altri a malapena se ne accorgono. | Presento descrizioni o argomenti in modo chiaro e scorrevole e in uno stile appropriato al contesto e con una struttura logica ed efficace che aiuta l'ascoltatore a notare e ricordare idee importanti. | Riesco a scrivere testi molto chiari utilizzando uno stile appropriato e buona padronanza grammaticale/lessicale. Riesco a scrivere lettere, relazioni o articoli complessi che presentano argomenti con una struttura logica ed efficace che aiuta l'ascoltatore a notare e ricordare idee importanti. Scrivo riassunti e recensioni di opere professionali o letterarie. |
Il numero di vocaboli
[modifica | modifica wikitesto]Una questione ancora aperta è quella del numero di parole da conoscere per il raggiungimento delle abilità previste per ciascuno dei livelli del quadro. Da un lato non vi è ancora accordo sul grado di competenza lessicale ai livelli inferiori; dall'altro lato, invece, gli studiosi convengono sulla necessità di apprendere 8000-9000 parole, organizzate per "famiglie lessicali"[16], per raggiungere un livello avanzato nella lettura e di conoscere 5000-7000 parole, organizzate per famiglie lessicali, per raggiungere un livello avanzato nella lingua orale.[17]
Programma per argomenti e competenze
[modifica | modifica wikitesto]Caratteristiche e uso
[modifica | modifica wikitesto]Ogni livello del quadro QCER è organizzato per competenze e argomenti; questi ultimi formano dunque un programma semantico e non un programma grammaticale, per cui il programma procede per competenze in contesto e non attraverso una rigida successione di argomenti grammaticali (cosa comunque impossibile siccome il QCER ha l'ambizione di essere universale. Secondo la 28ª edizione di Ethnologue, al 2025 esistono 7159 lingue nel mondo).[18] Il programma per argomenti e competenze è dunque flessibile e rispecchia inoltre i programmi che appartengono alla didattica acquisizionale e che dunque si orientano all'acquisizione delle lingue straniere invece del loro apprendimento fondato sulle spiegazioni verticali di grammatica e sugli esercizi che testano la mera conoscenza delle regole astratte; infatti, la didattica acquisizionale non si basa su un programma grammaticale e/o rigido e verticale. Gli argomenti per livello vengono indicati direttamente nella lista ufficiale di descrittori del QCER nella sua ultima versione e da una vasta opera detta Collated representative samples of descriptors for young learners (Ages 11-15) compilata da Tim Goodier e Tunde Szabo e pubblicata nel 2018; quest'ultima, detta anche Bank of supplementary descriptors, raccoglie ulteriori descrittori.[19][4] Il sottotitolo indica "Risorsa per docenti", ma in realtà può essere anche usata da discenti autodidatti per familiarizzarsi con il funzionamento di un programma semantico.
Il programma delineato dal QCER non è prescrittivo, per cui è un grande strumento orientativo che propone un percorso tematico, graduale e flessibile ai discenti; questi ultimi possono anche inserire ulteriori argomenti e/o attività di lettura completamente volontaria in L2 su temi di proprio interesse o generi testuali e letterari ritenuti personalmente piacevoli e motivanti (per esempio politica internazionale, economia, romanzi di fantascienza, sport, moda, viaggi e videogiochi); le letture volontarie possono avvenire sia in ambiente scolastico che extrascolastico.
Il lessico principale offerto da ogni descrittore si può apprendere o acquisire direttamente usate in contesto, senza l'imposizione di creare delle liste di vocaboli decontestualizzate, per quanto alcuni esami di certificazione le offrano online; il programma, per quanto elenchi degli argomenti, non impone un sequenziamento degli argomenti nel percorso di apprendimento o acquisizione di L2 (per esempio, un breve testo a tema "Una persona va al supermercato in macchina con la lista della spesa in un giorno di sole e compra degli alimenti e dei vestiti di determinati colori spendendo cinquanta euro" mescola più argomenti insieme invece di separarli in modo rigido). La grammatica non è indicata nei descrittori del QCER e nei descrittori supplementari e non è necessario sequenziarla in modo rigido, per cui di ogni argomento si può offrire input comprensibile con una grammatica non sequenziata (cioè si usa qualunque struttura grammaticale necessaria per parlare del argomenti), per cui è sufficiente per esempio semplificare le frasi e usare una parlata simile al baby talk.
I descrittori indicati da Goodier e Szabo (2018) sono particolarmente ricchi di argomenti indicati in modo esplicito nei livelli pre-A1, A1, A1+, A2 e A2+. La selezione di gran parte dei punti chiave da questi livelli è la seguente:
Programma pre-A1
[modifica | modifica wikitesto]Il programma "A0" non ha senso perché il livello del QCER A0 indica un livello di competenza pari a zero assoluto in una L2 di cui dunque non si conosce assolutamente nulla anche solo in modo recettivo/passivo.
Il programma pre-A1 è invece il seguente:
- frasi familiari ed espressioni formulari come i convenevoli (queste espressioni possono anche essere lasciate inanalizzate, per cui non si analizzano e traducono parola per parola, ma si fanno usare come "blocchi lessicali inanalizzati" di cui si conosce solo il significato)
- istruzioni molto basilari del docente in classe (queste ultime permettono di formare già in partenza un'esperienza immersiva in L2)
- le istruzioni di un test (queste ultime permettono di formare già in partenza un'esperienza immersiva in L2)
- chiedere "Che cos'è questo?" e saper rispondere
- i numeri da 0 a 10 (con cui si possono indicare le prime quantità e i primissimi plurali)
- chiedere la data, il giorno e l'ora
- chiedere informazioni personali molto basilari e/o dire le proprie generalità: nome, numero di telefono, data di nascita, età, nazionalità
- i giorni della settimana, i nomi dei mesi e delle stagioni
- le festività
- i mezzi di trasporto
- i nomi di luogo (ad esempio negozi) a partire da quelli della città in cui vive il discente
- i vestiti
- i colori a partire da quelli che si indossano
- cibi e bevande
- la lista della spesa
- il meteo
- le persone che aiutano il discente nelle sue giornate tipiche
- gli Stati del mondo (siccome secondo l'ONU esistono 193 Stati riconosciuti, il pre-A1 si riferisce perlopiù a quelli più importanti)
- gli animali
- le piante
- le parti del corpo
- le parole fondamentali per viaggiare
- azioni base del computer (ossia copiare, incollare, salvare, cancellare, caricare, scaricare, login, logout, registrarsi, seguire, unfollow, like, commentare...)
- l'aritmetica basilare con calcoli semplici ("più, meno, per/moltiplicato")
- le parole che descrivono la forma di un oggetto
- le prime canzoni in lingua straniera in rima
Goodier e Szabo non citano già al livello pre-A1 dei descrittori che comprendano esplicitamente la conoscenza degli internazionalismi, cioè di prestiti molto diffusi in tutte le lingue (come taxi, banana, hotel, cioccolato, caffè...); tuttavia, gli internazionalismi permettono di costruire il vocabolario sfruttando un trasferimento positivo di conoscenza da L1 a L2. Secondo i due autori, il discente di livello pre-A1 può commettere errori di ortografia poiché quest'ultima non è stata ancora interamente acquisita attraverso le attività di lettura di testi in L2 affiancate marginalmente da spiegazioni esplicite in merito.
Programma A1 e A1+
[modifica | modifica wikitesto]- istruzioni basilari del docente in classe (gli esempi concreti indicati sono 'devi fare questo', 'togliti il cappotto', 'apri il libro!', 'vieni alla lavagna!', 'fermati!', 'corri!', 'alzati', 'siediti', 'entra', 'esci', 'dimmi...', 'ascolta', 'dammi il libro', 'prendilo', 'aspetta')
- semplice descrizione di un luogo (la propria casa, la propria camera da letto, la classe)
- descrizione di un semplice oggetto (taglia, colore, posizione, collocazione)
- internazionalismi, a cui si aggiungono le parole in comune con la propria L1 per motivi di parentela linguistica (come lingue indoeuropee, semitiche, sinotibetane, ugrofinniche, austronesiane, dravidiche, bantu...)
- i numeri da 0 a 20
- brevi indicazioni accompagnate da illustrazioni (l'esempio citato è 'dirigiti prima verso la chiesa, poi gira a sinistra alla fermata dell'autobus')
- messaggi molto brevi scritti dal docente o da un amico ('sono in biblioteca', 'torno fra un'ora')
- semplici moduli da compilare (ad esempio per iscriversi a un club)
- leggere una semplice striscia di vignette, dunque un fumetto molto breve
- parlare con frasi basiche e familiari di sé stessi, della propria famiglia e della propria scuola
- prendere parte a un semplice gioco di ruolo, per esempio in contesto di acquisti in un negozio; quest'ultimo esempio rimanda direttamente al contesto dei negozi, supermercati e bancarelle
- descrivere con frasi brevi e semplici uno Stato che il discente ha visitato ('in Australia fa caldo. Ci vivono i canguri')
- cose che piacciono e non piacciono al discente
- scrivere frasi semplici e brevi su attività stagionali ('in inverno pattino sul ghiaccio')
- scrivere una lista della spesa
- scrivere la data
- nomi di sport e gli attrezzi necessari
- comprendere brevi annunci formulari (ad esempio in una stazione ferroviaria o in un negozio) a patto che siano pronunciati lentamente e non ci sia rumore di fondo
A questi argomenti, Goodier e Szabo aggiungono alcune competenze:
- scrivere brevi dialoghi
- podurre frasi molto brevi oralmente in un gioco di ruolo altamente predittivo; l'elocuzione è lenta
- comprendere storie brevi corredate da illustrazioni che rendono la vicenda ancora più comprensibile
Al livello A1+, si aggiungono:
- i vocaboli fondamentali per parlare di storia e geografia
- i numeri da 0 a 100
- parlare di qualcosa che piace particolarmente (come il colore preferito)
Programma A2 e A2+
[modifica | modifica wikitesto]- parlare di cosa si è fatto ieri, lo scorso fine settimana e durante le vacanze
- parlare di cosa si è programmato di fare domani, il prossimo fine settimana o durante le vacanze
- leggere semplici istruzioni su come tenere un luogo pulito
- leggere brevi email, lettere e cartoline (ad esempio conferme di una prenotazione o di un acquisto online)
- leggere semplici istruzioni (che includono anche le informazioni su una futura gita scolastica)
- parlare agli amici di festività e feste
- usare espressioni cortesi quotidiane per salutare e rivolgersi a qualcuno
- chiedere un favore (o farsi prestare qualcosa) e fare un favore a qualcuno; rispondere a richieste di favori
- discutere sul da farsi (organizzare un incontro, dove andare, dove incontrarsi) e fare semplici piani con gli amici per il fine settimana
- fissare un appuntamento medico; descrivere i problemi di salute più semplici (raffreddore e influenza) a un medico professionista, anche usando i gesti e il linguaggio del corpo.
- dire che c'è qualcosa che non va, come 'il cibo è freddo', 'nella mia camera non c'è corrente/luce' Inoltre, entrambi gli esempi riportati riportano al contesto del ristorante e dell'hotel
- chiedere come raggiungere un posto e comprare un biglietto di uno o più mezzi di trasporto per raggiungerlo; contestualmente, chiedere come si usa un mezzo di trasporto
- avere a che fare con aspetti comuni della vita quotidiana (viaggiare, alloggiare, mangiare, fare la spesa, andare in un ufficio postale o in un ufficio turistico ecc.)
- gestire semplici telefonate (chiedere chi sta chiamando, chiedere di parlare con qualcuno in particolare, dare il proprio numero di telefono, ricevere un semplice messaggio o chiedere di richiamare più tardi)
- fare il resoconto in L2 dei punti chiave di notizie ascoltate in tv o alla radio; le notizie riguardano eventi, sport, incidenti ecc. e gli argomenti sono familiari, pronunciati lentamente e in modo chiaro. Il resoconto può contenere linguaggio formulare. Quest'abilità, come indicano anche gli autori esplicitamente, presuppone la capacità di cogliere parole chiave e prendere appunti a un livello elementare, anche con l'aiuto di chiarificazioni da parte del parlante
- fare un riassunto in L2 dei punti chiave di un argomento familiare. Anche quest'abilità, come indicano anche gli autori esplicitamente, presuppone la capacità di cogliere parole chiave e prendere appunti a un livello elementare, anche con l'aiuto di chiarificazioni da parte del parlante
- chiedere a qualcuno cosa ne pensa di una certa idea
- chiedere l'attenzione di qualcuno
- impiegare in modo coerente connettivi semplici come 'e, ma, perché'
Nel livello A2+, si aggiunge un'altra competenza:
- esprimersi in modo elementare usando "per esempio"
Al livello A2 e A2+, il discente sa costruire frasi su argomenti familiari e partecipa a brevi dialoghi, nonostante frequenti pause e false partenze, per cui il messaggio viene interrotto e riformulato completamente. Parla lentamente e articolando chiaramente, con delle ripetizioni. La pronuncia rende la parlata intelligibile, anche se non è perfetta, ragion per cui l'interlocutore potrebbe sporadicamente chiedere delle ripetizioni. Il parlante mostra un forte accento derivante dalla propria L1, dalle proprie L1 (se è per esempio bilingue) o da altre L2 note di cui ha già acquisito la cadenza; tuttavia, il forte accento straniero non impedisce la comprensione da parte dell'interlocutore.
Programma B1 e B1+
[modifica | modifica wikitesto]- riuscire a capire i punti focali di un testo letto con una velocità relativamente lenta su questioni familiari che si possono incontrare sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc.
- riuscire a seguire una semplice presentazione accompagnata da slide e handout su un topic attinente alle proprie competenze o su topic familiari (e.g., una mappa che indica le previsioni del tempo, un diagramma di flusso molto basico che descrive un processo, un diagramma a barre)
- riuscire a fare una presentazione su un topic attinente alle proprie competenze su cui si possono fare paragoni e dunque parlare di somiglianze e differenze tra più elementi (e.g., prodotti, Stati e regioni, piani d'azione)
- parlare in modo semplice ma fluente di un topic attinente ai propri campi di interesse, con una struttura testuale costituita da una serie di punti ordinati di cui si parla; in alternativa, l'attività è centrata su un topic familiare (e.g., una breve intervista scritta su una rivista, una brochure di viaggio o una breve conversazione).
- sapere annotare delle istruzioni fornite in un meeting su un argomento familiare quando vengono fornite con un linguaggio semplice e dando il tempo sufficiente di capire il contenuto e prendere appunti; in base a un descrittore del livello B2 per cui le istruzioni comprensibili nel livello B2 possono essere lunghe e complesse, le istruzioni fornite nel livello B1 non devono essere particolarmente lunghe e complesse
- sapere scrivere un saggio breve su un topic di proprio interesse
- sapere capire gran parte delle spiegazioni in argomenti scolastici di matematica, scienze, Storia e geografia e sapere descrivere un topic di interesse e/o con cui in generale si ha familiarità in questi campi (le materie scolastiche, se affrontate e discusse direttamente in lingua straniera, possono fare parte di un programma CLIL; questo specifico punto suggerisce un livello linguistico almeno pari a un B1 prima di affrontare un CLIL)
- riuscire a fare inferenze/deduzioni sul potenziale contenuto di un testo a partire da indizi e dall'applicazione di strategie di pre-lettura (e.g., osservazione del titolo)
- ascoltare una breve storia e predire cosa avverrà dopo
- comprendere l'uso dei connettivi (logici, temporali e numerici) in un testo
- sapere fare il riassunto di un libro o film, descrivere le proprie reazioni di fronte a esso e che cosa ne pensa
- sapere scrivere un testo su un argomento di proprio interesse di cui si descrivono i vantaggi e gli svantaggi e di cui si può esprimere un'opinione che va giustificata (pertanto, il testo ha una sezione argomentativa oltre che descrittiva)
- sapere fare il riassunto e dare un'opinione sul contenuti di una breve storia, articolo, discussione, intervista o documentario
- sapere dare le proprie opinioni e reazioni sulle soluzioni possibili per risolvere un problema o dare le proprie opinioni sul da farsi (dove andare, cosa fare, come organizzare un evento come una gita/escursione/scampagnata)
- saper descrivere sogni, speranze e ambizioni
- sapere descrivere eventi reali o anche immaginati
- sapere parlare della propria esperienza di un evento sportivo
- riuscire a descrivere un oggetto concreto di cui non si ricorda la traduzione; in alternativa, sa usare una perifrasi snella (e.g., "il camion per le persone" = l'autobus)
- sapere ribaltare una parola appartenente a L1 in lingua straniera e chiedere conferma sulla correttezza o meno del vocabolo (e.g., potrebbe essere un falso amico o un arcaismo). Questo punto presuppone una conoscenza minima dei pattern di mutazione dei vocaboli da L1 a L2 attraverso l'osservazione delle parole imparentate e/o dell'accomodamento dei prestiti
- sapere chiedere conferma se una forma grammaticale usata è corretta o sbagliata
- sapere gestire situazioni non routinarie in luoghi come i negozi, l'ufficio postale, la banca ecc. (e.g., restituire un acquisto)
- sapere invitare un'altra persona a partecipare in una discussione
- sapere discutere il proprio percorso di apprendimento o acquisizione della lingua straniera
- sapere usare la politeness, dunque le forme di cortesia e relative convenzioni
- sapere mantenere una corrispondenza regolare con un amico di penna straniero (oggi quest'attività può avvenire anche attraverso i social media o app che mettono in contatto gli studenti di lingua straniera con i nativi)
- sapere riconoscere i falsi amici nella lingua straniera usata
In generale, nel livello B1 il parlante può chiedere all'interlocutore (che parla in modo articolato e relativamente lento) di ripetere alcune specifiche frasi o parole. Non è più necessario chiedere di ripetere tutto, siccome il parlante riesce a seguire la conversazione. La punteggiatura e lo spelling sono abbastanza accurati da rendere il testo comprensibile per gran parte del tempo. Nella sua parlata, il parlante può ancora mostrare una forte intonazione straniera e può avere delle difficoltà lessicali e dei buchi di conoscenza del lessico per cui effettua ripetizioni, mostra qualche esitazione o talvolta entra in difficoltà.
Nel livello B1+, si aggiungono i seguenti punti:
- sapere seguire gran parte di quello che viene detto su topic generali se l'interlocutore evita l'uso di espressioni fortemente idiomatiche (dunque non sempre chiare a livello di significato/semantica) e articola chiaramente la propria parlata
- riuscire a trasformare un testo informativo o didattico in una presentazione per punti più semplice da capire
- riuscire a esprimere il proprio pensiero su topic astratti o culturali come musica e film
- sapere introdurre in un testo argomentativo una contro-argomentazione (e.g., con il connettivo "tuttavia")
- sapere riconoscere i falsi amici nella lingua straniera usata (questo descrittore viene nuovamente riportato dagli autori nel livello B1+)
In generale, la comunicazione al livello B1+ può ancora mostrare un'influenza notevole da parte della propria lingua madre, per cui il parlante può commettere errori che però non inficiano il contenuto dei suoi messaggi, cioè ciò che vuole esprimere. La parlata è generalmente intelligibile, nonostante errori di pronuncia regolari nei singoli suoni e nelle parole con cui il parlante ha meno familiarità. Si nota ancora l'accento straniero, influenzato dalla propria lingua madre o da un'altra L2.
Programma B2 e B2+
[modifica | modifica wikitesto]- Riuscire a leggere per piacere con un alto grado di indipendenza, adattando lo stile di lettura e la velocità ai diversi testi (e.g., riviste, romanzi più semplici, libri di Storia, biografie, diari di viaggio o "travelogues", guide, testi di canzoni, poesie). Il descrittore non li menziona, ma i romanzi e diari di viaggio potrebbero essere riadattati come graded reader di livello B2 siccome i graded reader semplificano i romanzi più complessi e sono utilizzabili per iniziare a fare lettura libera volontaria
- riuscire a capire discorsi su temi sia concreti e astratti in un discorso che contiene anche discussioni tecniche in un campo di specializzazione del parlante
- riuscire a capire gli idiomi più comuni e le espressioni slang più comuni; pertanto, riuscire a capire ciò che è detto in una email personale o in un post anche se è usato a tratti il linguaggio colloquiale
- riuscire a capire gran parte dei documentari trasmessi alla radio e in generale gran parte del materiale delle trasmissioni radiofoniche nel linguaggio standard; in base ai tratti soprasegmentali, l'ascoltatore riesce a capire l'umore e tono del parlante.
- riuscire a capire la maggior parte dei film, documentari, gran parte dei telegiornali, interviste live, talk show e recite teatrali nella forma standard della lingua (cioè ufficiale, non dialettale)
- sapere fare una lista dei propri errori linguistici preferiti e sapere monitorare la propria parlata per evitarli
- riuscire a risolvere gran parte dei problemi di comunicazione e/o lacune e gap nel vocabolario attraverso i giri di parole (perifrasi e circumlocuzioni) o attraverso strategie evitanti per cui le espressioni difficili sono sostituite con altre espressioni
- riuscire a capire istruzioni lunghe e complesse che riguardano un argomento del proprio campo; tali istruzioni contengono anche dettagli sulle condizioni e avvertenze e, per essere capite interamente, è necessario rileggere le sezioni più difficili per capirle
- riuscire a distinguere un testo informativo da un testo argomentativo, dunque capire se un testo vuole informare o persuadere (e.g., fare cambiare un'idea o visione, fare intraprendere un'azione)
- sapere sviluppare un'argomentazione in modo piuttosto approfondito anche aggiungendo esempi rilevanti/pertinenti
Il parlante può ancora non riuscire a capire un messaggio durante un discorso o un annuncio da parte di uno speaker a un altoparlante solo se c'è un rumore di sottofondo estremo o solo a causa di un linguaggio fortemente idiomatico, per cui gli idiomi usati sono numerosi e abbastanza rari/di frequenza di apparizione più bassa. Il parlante riesce a capire gran parte di quello che gli viene detto, ma potrebbe avere difficoltà a partecipare in conversazioni in cui gli interlocutori nativi o di livello molto alto non modificano la propria parlata per adattarla al parlante. In testi scritti come ad esempio le istruzioni, alcuni passaggi sono ancora difficili ma sono capiti se vengono riletti. Nella propria parlata, il parlante riesce spesso ad autocorreggere a posteriori/retrospettivamente i propri errori occasionali, cioè non sistematici, e difetti minori nella struttura della frase.
Nel livello B2+, si aggiungono in particolare due descrittori:
- riuscire a capire degli articoli specialistici al di fuori del proprio campo di expertise attraverso l'interpretazione della terminologia sconosciuta e l'uso occasionale di un dizionario per confermare le proprie interpretazioni
- riuscire a comunicare informazioni complesse e consigli su una vasta gamma di argomenti correlati al proprio ruolo occupazionale
Livello C1
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni dei descrittori estesi più notevoli del livello C1 indicano come il parlante conosca bene gli idiomi e lo slang nella L2 parlata, per cui il parlante riesce a individuarli e capirli ad esempio all'interno di film in cui il loro uso è pesante. Il parlante riesce anche a capire i documenti ufficiali. Sa anche gestire bene le interiezioni/esclamazioni. I parlanti di livello C1 hanno il limite di consultare solo sporadicamente delle espressioni in un testo che parla di un argomento al di fuori del loro campo di expertise. Inoltre, in caso di difficoltà, i parlanti sanno riformulare il messaggio senza interrompere completamente il flusso della propria parlata e dunque senza grossi problemi di fluenza; in particolare, solo i temi più difficili possono creare dei problemi. Gli errori sono perlopiù sviste minori e occasionali, ma il vocabolario non ha più errori sostanziosi; anche lo spelling nella produzione scritta ha perlopiù delle sviste minori. Il parlante sa adattare un tema specialistico per renderlo più comprensibile a un'audience di non-esperti e, all'interno di una conversazione o dibattito, sa usare espressioni formulaiche per prendere il turno, prendere tempo e continuare a tenere il turno mentre pensa cosa dire. Il parlante sa articolare tutti i suoni dell'inventario fonetico della L2; può ancora conservare l'accento nativo, ma quest'ultimo non diminuisce l'intelligibilità dei propri messaggi. Il parlante ha la piena padronanza dei segni di punteggiatura e conosce i pattern che permettono di organizzare un testo in sezioni e paragrafi.
Livello C2
[modifica | modifica wikitesto]Il livello C2, che non implica l'onniscienza dei parlanti nativi e stranieri (una lingua infatti è in costante evoluzione dall'interno e dall'esterno e non tutte le regole grammaticali verranno mai scoperte dalla linguistica), include la conoscenza dei regionalismi nella propria parlata, per esempio nelle presentazioni. Inoltre, il parlante sa esplorare le similitudini e differenze delle metafore tra la propria lingua nativa e la L2 e eventuali altre lingue straniere che conosce (e.g., ad esempio le similitudini e differenze tra gli idiomi in L1 e in L2).
I descrittori non citano l'uso di arcaismi nel vocabolario, grammatica e spelling (e.g., la grammatica abbastanza antiquata di Shakespeare e la grafia antiquata nella prima edizione del First Folio del 1623) probabilmente perché sono legati alle varietà arcaiche della lingua. Tuttavia, leggere testi antichi non riadattati come il First Folio nella sua prima edizione implica anche la conoscenza di arcaismi nel vocabolario, grammatica e spelling.
Esami di certificazione
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppi
[modifica | modifica wikitesto]Portfolio Europeo delle Lingue
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1991, le autorità federali svizzere hanno condotto un simposio intergovernativo a Rüschlikon, Svizzera, riguardante «la riconoscibilità e la coerenza nell'apprendimento delle lingue in Europa: obiettivi, valutazioni, certificazioni». Questo simposio ha messo in evidenza la necessità di predisporre un quadro comune europeo per le lingue, in modo da migliorare il riconoscimento delle competenze linguistiche e agevolare la cooperazione tra insegnanti e consentire così un miglioramento della stessa comunicazione e della cooperazione in Europa. Di conseguenza, la Fondazione Nazionale Svizzera per la Scienza ha messo a punto un progetto per individuare livelli di competenza e per pervenire alla creazione di un portfolio europeo delle Lingue, cioè di un complesso di certificazioni che attestino competenze linguistiche che siano utilizzabili in tutta Europa.
UNIcert
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1992 l'Associazione dei Centri Linguistici Universitari tedeschi ha sviluppato UNIcert, uno standard di conoscenza linguistica in ambito universitario basato sul Quadro comune di riferimento europeo, impiegato per una varietà di lingue proprie di paesi europei e non europei e già adottato nei centri linguistici universitari di alcuni paesi europei.
Unicert si articola su quattro livelli (B1, B2, C1 e C2) e individua quindi il B1 come livello base o "di soglia" per quanto riguarda la conoscenza della lingua in ambito universitario.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- Gruppo di note
- ^ (EN) Self-assessment Grids (CEFR), su Consiglio d'Europa. URL consultato il 4 settembre 2023.
- ^ (FR) Grille pour l’auto-évaluation du CECR, su Consiglio d'Europa. URL consultato il 4 settembre 2023.
- ^ a b (EN) Tim Goodier, Brian North e Enrica Piccardo, CEFR - Companion Volume with New Descriptors, Consiglio d'Europa, febbraio 2018.
- ^ a b (EN) Tim Goodier e Tunde Szabo, Collated representative samples of descriptors for young learners (Ages 11-15) - Resource for Educators, 2018.
- ^ Education and Languages, Language Policy
- ^ (EN) Steven R. Sternfeld, Learner Expectations and the Promotion of Language Acquisition in the FL Classroom, in Deseret Language and Linguistic Society Symposium, vol. 12, n. 1, febbraio 1986.
- ^ (EN) Platform of resources and references for plurilingual and intercultural education - Language policy - www.coe.int, su Language policy. URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ (EN) Three fundamental guides - Language policy - www.coe.int, su Language policy. URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ (EN) Linguistic Integration of Adult Migrants (LIAM) - Language policy - www.coe.int, su Language policy. URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ (EN) Officials texts and Guidelines - Linguistic Integration of Adult Migrants (LIAM) - www.coe.int, su Linguistic Integration of Adult Migrants (LIAM). URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ (EN) Autobiography of Intercultural Encounters - Autobiography of Intercultural Encounters - www.coe.int, su Autobiography of Intercultural Encounters. URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ (EN) Online self-study course for educators - Autobiography of Intercultural Encounters - www.coe.int, su Autobiography of Intercultural Encounters. URL consultato il 22 febbraio 2025.
- ^ Sul sito del CLA - Università di Bologna è presente una tabella di equiparazione dei livelli Archiviato il 18 gennaio 2015 in Internet Archive. dei principali enti certificatori con quelli del QCER.
- ^ Il "Sistema Statale di Certificazione del russo come lingua straniera" (ТРКИ-TORFL) ha come riferimento esplicito il Quadro comune di riferimento europeo. Cfr. Certificazione di lingua russa TRKI [collegamento interrotto], su unior.it, Università "L'Orientale" di Napoli. URL consultato il 13/02/2014..
- ^ (FR) Grille pour l’auto-évaluation du CECR, su Consiglio d'Europa. URL consultato il 4 settembre 2023.
- ^ In linguistica, «insiemi di parole con una comune base lessicale o radice» [Nuovo De Mauro: s.v. «famiglia lessicale»: per es. fiorire, fioraio, fiorista sono riconducibili a fiore
- ^ N. Schmitt, Instructed second language vocabulary learning, Language Teaching Research July 2008 12: 329-363.
- ^ (EN) Welcome to the 28th edition, in Ethnologue (Free All). URL consultato il 23 febbraio 2025.
- ^ (EN) Bank of supplementary descriptors - Common European Framework of Reference for Languages (CEFR) - www.coe.int, su Common European Framework of Reference for Languages (CEFR). URL consultato il 21 febbraio 2025.
- ^ Vecchio esame.
- ^ Information on the Centre for the Greek Language and the state Certificate of Attainment in Modern Greek
- ^ a b c Gli esami di certificazione TOEFL non sono basati sulle tabelle di competenza QCER. ETS fornisce alcune soglie di corrispondenza e invita le istituzioni a considerare le diverse sezioni del test non solo in un'ottica di competenza.
- ^ TestDaF
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Istituti di cultura nazionali dell'Unione europea
- Acquisizione delle lingue straniere
- Didattica acquisizionale
- Acquisizione del vocabolario
- CLIL
- Lingua straniera
- Unione Europea
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR, EN) Portail des Politiques linguistiques du Conseil de l'Europe, su Consiglio d'Europa. URL consultato il 2 marzo 2025.
- (FR, EN) Cadre européen commun de référence pour les langues, su Consiglio d'Europa. URL consultato il 2 marzo 2025.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 206871475 · GND (DE) 4755466-6 |
---|