Liberilibri

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Liberilibri
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1986 a Macerata
Fondata daAldo Canovari e Carlo Cingolani
Sede principaleMacerata
SettoreEditoria
Sito webwww.liberilibri.it

Liberilibri è una casa editrice italiana fondata da Aldo Canovari e Carlo Cingolani nel 1986 a Macerata. È conosciuta soprattutto per la sua produzione di testi libertari[1][2].

La Liberilibri[3] nasce a Macerata nel 1986 per volere di Aldo Canovari[4] e Carlo Cingolani.

Il primo testo pubblicato è un libro d’arte: Chiarevalli. Monodico di Magdalo Mussio, un’edizione originale in 555 copie stampate su carta Rusticus delle Cartiere Miliani Fabriano.[5]

Dopo una pausa di tre anni la casa editrice riprende a pubblicare regolarmente dal 1989.

I volumi pubblicati introducono per la prima volta in Italia alcuni classici del pensiero libertario[2]:

«Tutto è iniziato perché nel campo della filosofia politica ci era capitato ripetutamente di imbatterci in vuoti, buchi neri inspiegabili. Le faccio un esempio: intorno al 1986, compiendo uno studio sull’influsso e la diffusione nei vari Paesi d’Europa del pensiero libertino francese del ’600, constatammo con incredulità che un’opera fondamentale del grande deista inglese Anthony Collins non era mai stata tradotta in italiano. Si trattava del Discorso sul libero pensiero pubblicato per la prima volta nel 1713. A distanza di quasi tre secoli il mondo culturale italiano non aveva potuto disporre di quell’opera. Noi abbiamo cercato di porre rimedio»

Per i trent'anni della casa editrice è stato pubblicato dall’Istituto Bruno Leoni il volume Il carattere della libertà. Saggi in onore di Aldo Canovari, a cura di Serena Sileoni.

La Liberilibri «è, più ampiamente, un progetto culturale attraverso il libro […] un mezzo che [...] ha raggiunto un obiettivo: ampliare gli argomenti e le argomentazioni del dibattito sociale, politico, economico, filosofico e giuridico del nostro paese.»[6]

Dal 2019 vengono pubblicati nell’edizione inesauribili i titoli fondamentali del catalogo Liberilibri.

La marca tipografica della Liberilibri prende ispirazione dal personaggio del Buchernarr – il “pazzo per i libri” –, il primo della serie dei folli di Das Narrenschiff (Stultifera navis), opera satirica dell’umanista Sebastian Brant (1458-1521), che uscì nel 1494 accompagnata dalle xilografie appartenenti alla scuola di Dürer.

Collegamenti esterni

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