Karim Ahmad Khan
Karim Ahmad Khan | |
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Procuratore capo della Corte penale internazionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 16 giugno 2021 |
Predecessore | Fatou Bensouda |
Dati generali | |
Università | King's College London |
Professione | Avvocato |
Karim Ahmad Khan (Edimburgo, 30 marzo 1970) è un avvocato britannico, Procuratore capo della Corte penale internazionale dal 2021[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di padre pakistano[2] e madre inglese,[3] Karim Ahmad Khan ha conseguito la laurea in giurisprudenza ed ha ottenuto un dottorato a Oxford.[4] Specializzato in diritto internazionale penale e diritti umani, ha lavorato nei procedimenti avviati dai tribunali speciali istituiti per fare luce sui crimini commessi in Ruanda, Cambogia, nella ex Jugoslavia e in Sierra Leone. Nel 2018, il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, lo ha nominato a capo di una commissione investigativa con il compito di accertare eventuali violazioni dei diritti umani, commessi dall'ISIS, durante l'occupazione dell'Iraq.[5] Il 12 febbraio 2021 è stato eletto procuratore capo della Corte penale internazionale.[1]
Attività come procuratore presso la CPI
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2022, avvia un'indagine per verificare se siano stati commessi dei crimini che rientrino nella giurisdizione del tribunale, durante l'invasione russa dell'Ucraina, che porterà a spiccare un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin - oltre che alla commissaria russa per la tutela dei minori Maria Alekseyevna Lvova-Belova - per deportazione e trasferimento illegale di minorenni ucraini in Russia.[6] Per tale ragione, si reca personalmente nella città ucraina di Buča, teatro di una battaglia.[7] Nello stesso anno, ha avviato un'indagine nei confronti dei trafficanti di migranti in Libia.[8]
Il 20 maggio 2024 ha chiesto formalmente alla camera preliminare del tribunale di emettere mandati di arresto per entrambe le parti coinvolte nella guerra di Gaza, ossia esponenti del governo israeliano: il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant e tre capi di Hamas: Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Patrick Wintour, British barrister Karim Khan elected ICC's new chief prosecutor, in The Guardian, 12 febbraio 2021. URL consultato il 22 marzo 2022.
- ^ (EN) Saeed Ahmad Khan, in BMJ, vol. 314, n. 7076, 25 gennaio 1997, pp. 308, DOI:10.1136/bmj.314.7076.308. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ (EN) Ehsan Ahmad, British-Pakistani lawyer to lead UN investigation against ISIS, su Rabwah Times, 1º giugno 2018. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ Il grande accusatore dell'Aja indaga sui crimini di Putin, in L'espresso, 21 marzo 2022, p. 35.
- ^ (EN) British barrister to lead UN probe into ISIS crimes in Iraq, in Rudaw Media Network, 31 maggio 2018. URL consultato il 22 marzo 2022.
- ^ La Cpi emette un mandato di arresto contro Putin, su ansa.it, 17 marzo 2023. URL consultato il 25 maggio 2023.
- ^ Il procuratore della Corte Penale Internazionale visita Bucha: "L'Ucraina è una scena del crimine", su rainews.it, 13 aprile 2022. URL consultato il 24 ottobre 2022.
- ^ Libia. «Mandati d’arresto per crimini di guerra e contro i migranti», in Avvenire, 12 novembre 2022. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ ICC, che cosa è e quali poteri ha la Corte penale internazionale dove il procuratore Khan valuta l’arresto di Netanyahu e dei vertici di Hamas, su la Repubblica, 20 maggio 2024. URL consultato il 20 maggio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karim Ahmad Khan
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