Jane Summerhays

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Jane Summerhays (Salt Lake City, 11 ottobre 1944) è un'attrice, cantante e ballerina statunitense, attiva in campo teatrale, televisivo e cinematografico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jane Summerhays ottenne il suo primo ruolo di rilievo nel 1976, quando fu scelta per interpretare Sheila nella tournée giapponese e statunitense del musical Premio Pulitzer A Chorus Line.[1] Nello stesso anno, fece il suo debutto sulle scene londinesi con A Chorus Line, per poi tornare a unirsi al tour mondiale e infine fare il suo debutto a Broadway nel ruolo di Sheila nel 1978.[2] Tra il 1979 e il 1982 recitò nel musical Sugar Babies a Broadway e in due tournée statunitensi, mentre nel 1986 ottenne il suo più grande successo con il musical Me and My Girl a Broadway: per la sua interpretazione nel ruolo di Lady Jacqueline Carstone vinse il Drama Desk Award e fu candidata al Tony Award alla migliore attrice non protagonista in un musical.

Nel 1997 recitò ancora a Broadway nel musical Dreams, mentre nel 1998 interpretò la protagonista Phyllis Rodgers Stone in Follies in scena a San Jose con le coreografie di Harvey Evans. Nel 2000 ha recitato con Eartha Kitt, Toni Collette e Tonya Pinkins nel musical The Wild Party, mentre nel 2003 recitò per l'ultima volta a Broadway nel musical Cabaret. Sempre attiva in campo regionale, nel 2005 fu l'antagonista principale nel musical Anyone Can Whistle a Filadelfia e Jacqueline in La cage aux folles a Oguinquit nel 2013.[3]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Myrna Katz Frommer e Harvey Frommer, It Happened on Broadway: An Oral History of the Great White Way, Rowman & Littlefield, 2 dicembre 2014, ISBN 9781589799172. URL consultato il 6 agosto 2019.
  2. ^ (EN) New York Media LLC, New York Magazine, New York Media, LLC, 5 febbraio 1990. URL consultato il 6 agosto 2019.
  3. ^ (EN) Steve Cosson August 2, 2018 at 7:34 Am, Ranking 50 Years of Philadelphia Theater, su phindie, 30 gennaio 2016. URL consultato il 6 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]